Nella puntata di lunedì 19 gennaio 2015 di Piazzapulita condotta da Corrado Formigli, sono presenti come ospiti di serata Simona Bonafè del Partito Democratico, Corrado Passera ex ministro dello sviluppo economico e attuale leader di Italia Unica, Paolo Mieli presidente della RCS Libri, Antonio Padellaro direttore de Il Fatto Quotidiano, Domenico Quirico de La Stampa, lo scrittore Massimo Fini, Carlo Panella de Il Foglio, leconomista Alberto Bagnai e la blogger Amina Tyler. La copertina della puntata è dedicata al caso di Vanessa e Greta, le due ragazze che dopo quattro mesi sono state liberate tra mille polemiche con il Ministro degli Esteri, Gentiloni, che in una recente intervista ha sottolineato come il Governo Italiano non abbia pagato alcun riscatto. La Bonafè sottoscrive le parole di Gentiloni ricordando come anche la procura di Roma abbia ribadito che nessun riscatto sia stato pagato. La Bonafè sottolinea come uno Stato abbia il dovere di riportare in salvo i propri cittadini. Fini fa presente come sia in atto una guerra con il mondo islamico che peraltro è stata iniziata dallOccidente mentre Quirico fa presente come una vittima debba essere in qualsiasi caso aiutata. Mieli nel proprio intervento seppure sottolinea come la vita sia un qualcosa di assolutamente sacro, ricorda come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna abbia una linea in questo genere di situazione molto più decisa ossia nessun pagamento di riscatti mentre invece lEuropa tende a pagare seppure cerchi di tenere nascosta la cosa. Panella è invece molto duro nella propria disamina e dopo aver evidenziato come in Siria ormai da quasi quattro anni ci sia in corso una guerra allinterno della religione islamica, sottolinea come lui non possa tollerare queste forme di dilettantismo come quello messo in atto da Greta e Vanessa.
In collegamento interviene anche Lutwak il quale sottolinea come di tutti gli italiani che in questo momento si trovino in situazioni difficili allestero, lunico che può essere considerato in pericolo di vita è il turista italiano presente nelle terre turche. Fini ci tiene ribadire come sia del tutto normale che lislam attacchi loccidente che fa lo stesso con il loro mondo. Intanto, viene mandato in onda un servizio nel quale vengono raccolte le interviste di diversi islamisti presenti in Olanda e in particolare di jihadisti che professano la propria sicurezza nel ritenere che prima o poi riusciranno a mettere le mani su Roma. Quirico fa presente come ci sia un problema di integrazione visto che tutti i personaggi coinvolti nellattentato di Parigi fossero in realtà dei cittadini francesi peraltro nati in Francia. Secondo Mieli, la caduta di diverse dittature in Paesi Islamici hanno fatto in modo che si manifestassero questi fenomeni che prima in un certo qual modo venivano tenuti sotto controllo. Per Panella lattentato presso la redazione di Charlie Hebdo non abbia nessuna correlazione con il terrorismo mentre la Bonafè parla di una lotta allinterno dellislam ma allo stesso tempo rimarca come sia innegabile che vi sia un attentato contro lOccidente e tutto quello che esso rappresenta. Quirico e Mieli parlano della nascita dello stato islamico dellIsis mentre per Fini è innegabile che vi sia in atto una guerra per cui prendere le dovute contromisure ed in particolare fare in modo che alcune questione come quelle del trattato di Schengen vengano messe per un periodo di tempo da parte. Per Panella cè senza dubbio una guerra ma non bisogna intervenire con le armi fino a che questo non si renda assolutamente necessario e non si trovi nellislam possibili alleati.
Viene mandato in onda un servizio in cui si parla di alcune storie relative alla moschea presente a Centocelle a Roma con lImam che rimarca come nel Corano non vi sia assolutamente evidenziato che si possa uccidere per motivi collegabili alla religione. Mentre la Bonafè sottolinea come la diversità sia una grande fonte di ricchezza, Mieli ricorda come nellattentato di Charlie Hebdo, gli attentatori abbiano ucciso anche due credenti islamici.
Nell’ultima parte della puntata si parla della crisi economica che sembra essere molto pesante in diverse zone d’Europa oltre che in Italia. Passera sottolinea come il vero problema dell’Italia non sia il pesante debito pubblico bensì il fatto che continui ad esserci una mancanza della crescita. In studio c’è anche Bagnai che sottolinea che per come è strutturata in questo momento l’Eurozona non ci sia alcuna cosa che i vari Governi possano fare per allontanare la crisi. Padellaro parla di come sia convinto che nel corso delle prossime elezioni per il presidente della Repubblica, con il voto segreto emergeranno tutti i dissensi nel Partito Democratico nei confronti di Matteo Renzi. La Bonafè risponde a quanti attaccano l’operato del Governo e in particolare alle accuse di quanto affermano che il Governo non abbia fatto nulla ricordando ad esempio i mille posti di lavoro in più a Melfi grazie al Jobs Act. Mieli rimarca come il problema della Grecia non sia l’Euro e che in Italia il Presidente della Repubblica sarà un uomo di grande responsabilità. Passera parla dell’impossibilità di uscire dall’Euro e come il Presidente debba essere una figura molto forte con la Bonafè che rassicura con il fatto che il Patto del Nazareno non avrà nessun impatto con l’elezione del Presidente della Repubblica. Si chiude con Mieli che si dice certo che il prossimo presidente piacerà tantissimo anche al Fatto Quotidiano.
È possibile rivedere la puntata di Piazzapulita sul sito di La7e nella sezione “RivediLa7”: clicca qui per la puntata