Roberto Benigni sarà protagonista di una serata unica sulla Rai Uno il prossimo 17 dicembre. Si tratta di una sola puntata evento che segna il ritorno in Rai dopo anni dell’attore e regista toscano. Il titolo, La più bella del mondo, fa riferimento alla costituzione italiana a cui sarà dedicata lo spettacolo televisivo. Lo ha annunciato ieri sera apparendo come ospite del telegiornale di Rai Uno dove si è prodotto in uno dei suoi caratteristici numeri, scherzando e irridendo il giornalista presente in studio, Attilio Romita, a cui ha spiegato che “La nostra Costituzione. La Costituzione della Repubblica italiana. Sono andata a leggerla. un libro straordinario. Una cosa impressionate. La Divina Commedia è il cielo di Dio. La Costituzione è il cielo degli uomini”. Dunque dopo Dante e la sua Divina commedia ha cui ha dedicato anni di spettacoli, adesso Benigni va a interpretare la nostra costituzione, spesso al centro del dibattito politico negli ultimi tempi. Scherzando col giornalista ieri sera Benigni ha detto di come alcuni politici non la conoscano: “come il cielo degli uomini, così come la Commedia è il cielo di Dio” ha detto. Ha colto impreparato il povero cornista quando gli ha chiesto se lui conoscesse l’articolo sei della costituzione: ha risposto di no. E’ l’articolo che stabilisce che lItalia tutela le minoranze linguistiche intese anche come minoranze etniche culturali. Il giornalista invece ha chiesto a Benigni cosa ne pensasse delle attuali primarie del centrosinistra e Benigni ha risposto che gli piacciono sia Renzi che Bersani aggiungendo se fossero dello stesso partito vincerebbero pure. Poi aggiunge: “Vogliono tutti fare pulizia, ed è giusto, via i corrotti dal parlamento, anzi, sarebbe stato bene non farli entrare nemmeno, ma meglio che niente”. Il prossimo 27 ottobre Benigni compirà 60 anni: quale regalo migliore che riportarlo di nuovo alla ribalta della televisione? Però Benigni al suo amato dante non vuole rinunciare: nell’estate del prossimo anno partirà la prima parte del suo notevole progetto, la sua intenzione è recitare l’intera Divina commedia in piazza a Firenze, Verona e Ravenna, le tre città dove visse il poeta che si concluderebbe nel 2021.