Oggi, martedì 19 novembre, su MTV dalle 16.00 alle 16.50 va in onda un nuovo appuntamento con la terza stagione di Ginnaste Vite parallele in cui vedremo gli allenamenti di Carlotta Ferlito e quelli di Betta a Brescia, con un direttore tecnico tutt’altro che soddisfatto. I ragazzi continuano a studiare in vista degli esami e si interrogano per testare le rispettive preparazioni. Prima della puntata di oggi, rivediamo quanto successo ieri. Gli atleti dell’Accademia Nazionale di Ginnastica Artistica di Milano, reduci dai trionfali campionati assoluti italiani, riprendono gli allenamenti in vista dei prossimi impegni agonistici. Elisa Meneghini e Alessia Praz si allenano col resto degli atleti nonostante piccoli infortuni (problema al collaterale del ginocchio per Elisa, frattura da stress al piede per Alessia). Nicola Bartolini si allena al cavallo con le maniglie, spronato dallinsoddisfatto allenatore Serguei e sotto la supervisione di Alberto Busnari, campione nazionale per 15 volte. Nicola, colpito nellorgoglio, promette di eseguire un Busnari (complicato esercizio inventato dal ginnasta di Melzo) nella prossima finale. Dopo una lunga assenza dovuta a un infortunio, Sara Barri riprende ad allenarsi. Latleta di Chiavenna è in forte difficoltà e non riesce a eseguire alla perfezione nessun esercizio, provocando l’irritazione dell’allenatrice Claudia. Durante lo svolgimento di un esercizio alla trave la ginnasta si accascia piangendo: il ginocchio appena guarito ha ceduto di nuovo. La radiografia a cui si sottoporrà indicherà la rottura del legamento del ginocchio, ponendo una serie di interrogativi sul futuro da atleta. Le compagne di squadra Alessia, Elisa ed Elisabetta Preziosa la raggiungono a casa per cena, cercando di rincuorarla e offrendole il migliore dei rimedi, un dolce sorriso.
Marco Sarrugerio, Nicola Bartolini e Filippo Landini sono in partenza per Firenze, dove daranno una dimostrazione pratica agli studenti della facoltà di Scienze Motorie. Raggiunta la città toscana in treno, in compagnia della professoressa di italiano Valentina, saranno protagonisti dei soliti scherzi. Nicola in particolare, probabile futuro campione di ginnastica artistica, si dimostra campione già affermato in goliardia. Nicola, Marco e Filippo daranno una dimostrazione delle loro doti atletiche davanti agli studenti della facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Firenze. Definiti, rispettivamente, esempi di longilineo ectomorfo, brevilineo mesomorfo e brevilineo brachimorfo (definizioni che hanno suscitato la loro ilarità) si esibiscono in alcuni esercizi basilari come verticale, salti all’indietro e in avanti. Un gruppo di studenti, seguendo le orme dei maestri, cerca di imitarne le gesta, con ottimi risultati.
Betta si allena nuovamente a Brescia con Enrico Casella, direttore tecnico della nazionale di ginnastica artistica, in vista degli imminenti Giochi del Mediterraneo. L’infiammazione al tendine rotuleo non da tregua all’atleta di Tradate che non riesce a esprimersi al massimo, provocando l’irritazione del direttore tecnico. Per Betta i Giochi del Mediterraneo rappresentano un traguardo importante, una competizione che assomiglia alle Olimpiadi e a cui vuole partecipare a tutti i costi. Il dolore la preoccupa fino alle lacrime, poiché teme di infortunarsi gravemente. Casella capisce lo stato d’animo dell’atleta e le fa eseguire esercizi meno impegnativi. L’allenamento si conclude con una caduta rovinosa di Betta alle parallele asimmetriche (senza alcuna conseguenza) e con il direttore tecnico che reagisce minacciando di andare in pensione, strappando un sorriso all’atleta lombarda.Oltre all’impegno agonistico gli atleti sono alle prese con gli impegni scolastici. Filippo torna al liceo per cominciare la lunga serie di giornate dedicate agli esami: il primo giorno è stato positivo, con risultati soddisfacenti. Le atlete della squadra femminile sono sottoposte a un massacrante allenamento fisico, senza l’utilizzo di attrezzi, e seguiranno lo stesso programma di allenamento dei partecipanti ai Giochi del Mediterraneo. La puntata si conclude con Marco e Filippo che cercano vanamente di studiare ma non riescono a concentrarsi.