Questa sera, martedì 19 novembre, alle 20.30 nuovo appuntamento con Quinta colonna Il quotidiano. Concorsi truccati e scandalo raccomandazioni: questi sono stati i temi principali della puntata di lunedì. Ospiti nello studio di Paolo Del Debbio le deputate Laura Ravetto del Pdl, e Alessia Morani del Pd. Collegamenti esterni con Alessandro Cecchi Paone e con l’inviato Roberto Poletti da Campolongo Maggiore, in provincia di Venezia. La puntata, dal titolo “Scandalo raccomandazioni, così fan tutti?”, comincia con il servizio di Valerio Minelli da Roma: è in corso in piazza Santi Apostoli la “protesta delle buste”, contro il possibile annullamento del maxi concorso del comune di Roma indetto nel 2010. All’epoca furono presentate oltre 300 mila domande per poco meno di 2000 posti di lavoro, ma qualche giorno fa il sindaco della Capitale Ignazio Marino ha avviato un’indagine interna a causa di presunte irregolarità, ventilando addirittura la possibilità di annullamento delle procedure di assunzione. Decisa la protesta di coloro che hanno partecipato al cosiddetto “concorsone”, che al microfono di Minelli esprimono tutto il loro disappunto; c’è chi garantisce sulla propria “trasparenza” e chi invece, quasi già rassegnato, afferma di non poter affrontare un nuovo concorso in caso di annullamento. Dopo un incontro in Campidoglio del sindaco con l’avvocatura del Comune arriva una risposta, anche se non definitiva: la magistratura indaga, per il momento il concorso non è annullato.Al ritorno in studio, Cecchi Paone è il più convinto: “Il concorso è da annullare, anche perché in Italia ce ne sono tanti concorsi truccati. Si spreca un sacco di denaro“. Ironico l’intervento del conduttore Del Debbio che strappa un sorriso a tutti gli ospiti: “Si potrebbe fare come le liste bloccate dei partiti, indicando da subito i nomi…“. Alessia Morani si schiera contro le affermazioni di Cecchi Paone, aggiungendo che Marino “paga la pesante eredità di Alemanno“. Il giornalista però la incalza: “La responsabilità di tutto ciò è vostra, della classe dirigente. La pubblica amministrazione in Italia fa schifo!“. La deputata Ravetto punta il dito sull’eccessiva macchinosità della burocrazia, con concorsi che “durano due anni”, sottolineando anche l’indecisione del sindaco, che prima ha parlato di concorso da annullare e poi è ritornato sui suoi passi. “Non c’è da stupirsi” – ha poi aggiunto – “se la gente finisce per affidarsi alle raccomandazioni“.
Secondo servizio di Simone Savoia dedicato alle statistiche riguardanti le raccomandazioni: ben 1 italiano su 3 ha fatto ricorso almeno una volta nella vita alla “spintarella”. E i dati regionali vedono, al contrario dei tanti luoghi comuni, una maggiore diffusione della raccomandazione al Nord rispetto al Sud. Accenno finale alle parentele all’interno delle università, poi da Campolongo Maggiore parla una studentessa in Scienze politiche, Francesca, che dichiara apertamente di conoscere dei colleghi raccomandati. Duro Del Debbio: “Certi professori sono dei delinquenti!“. La tensione è stemperata dal siparietto successivo: parla anche il fidanzato di Francesca e il conduttore invita entrambi in studio per convolare a nozze. Suscita stupore la denuncia di uno studente di giurisprudenza all’Università di Padova, che porta Cecchi Paone a parlare di assurdità: “Incredibile: per avvocati, giudici e notai l’illegalità comincia già nel percorso di studi!“. Scambio di battute serrato: la Morani invita la ragazza a non rassegnarsi e denunciare ciò che sa, Francesca teme ripercussioni e a quel punto interviene Del Debbio in modo perentorio: “Se lei sta zitta adesso, starà zitta anche quando le ricapiterà in futuro. Venga qui in studio, la difendo io. Facciamo questa battaglia insieme. Quei professori sono conigli!“. Chiude la prima parte della puntata l’intervento della Ravetto, che suggerisce la creazione di uffici segnalazioni anonimi, come avviene nelle aziende degli Stati Uniti, per denunciare tutto ciò che di scorretto avviene negli atenei.
Il servizio di Nausica Della Valle sulla chiusura del mercato di piazzale Ponte Milvio a Roma apre la seconda parte della trasmissione. “Troppe tasse” dichiarano i commercianti, e una donna addirittura minaccia: “Ci impicchiamo“. Il giro d’affari è crollato del 70-80% secondo le loro stime, a causa della crisi ma non solo, pure la burocrazia strozza il mercato. Da qui l’idea della singolare protesta: regalare frutta e verdura ai passanti per sensibilizzare sulla situazione. La trovata è piaciuta alla deputata Morani, che l’ha definita una “nuova resistenza”, ammettendo poi che la responsabilità delle troppe tasse è tutta della politica, e quindi anche sua. Ridurre la burocrazia e sfoltire le leggi sono le sue proposte, a cui Laura Ravetto accosta un fermo no verso nuovi aumenti.
Servizio conclusivo dedicato alle gaffe di politici e non solo; sesto posto per Mario Monti, che afferma “dobbiamo andare a fondo“, salvo poi correggersi con “in fondo” ma ormai il lapsus, per le risate dei presenti, è fatto. Al quinto posto il discorso sgrammaticato del leghista Isidori in Parlamento, che precede l’imitazione che il vice-presidente della Camera Simone Baldelli fa del presidente Boldrini. Sul gradino più basso del podio il giornalista che storpia, in una versione decisamente più volgare, il cognome del senatore Razzi, suscitando il suo incredulo stupore. Al secondo posto la memorabile performance della leghista Rosy Mauro, che durante una seduta in Senato approvò una raffica di emendamenti, superata però dal vincitore Gianni Pittella, ora candidato alla segreteria del Pd, che la emulò approvandone in rapida successione ben 16 in Parlamento Europeo, augurando poi “Buon appetito!” ai colleghi in chiusura di seduta.