“La priorità è ricominciare a vincere in Formula 1. Entro quando? Nel minor tempo possibile. Ho preso l’impegno di far tornare la Ferrari ai vertici. Capisco la delusione dei tifosi per le cattive perfomance. Da italiano e ferrarista vedere certe cose in pista mi ha dato fastidio”. Sono le parole che Sergio Marchionne ha pronunciato a metà settembre, quando ha sostituito Luca Cordero di Montezemolo alla guida della Ferrari (come azienda, non come monoposto). Ma cos’ha dato maggiormente fastidio a Marchionne? Forse i capelli di Montezemolo, mai spettinati o scompigliati, nemmeno a piazzare il nostro a bordo pista con i bolidi rossi sfreccianti sul rettilineo. Per Marchionne l’impeccabile pettinatura ha sempre rappresentato un segno evidente della snobistica distanza di LCdM dai problemi veri della scuderia di Maranello. Un distacco poco gradito al manager italo-canadese della Fiat, il cui comportamento è di segno opposto. “Sono stato molto vicino alla Ferrari, soprattutto in quest’ultimo anno – ha infatti detto Marchionne -: mi sono recato spesso sulla pista di Fiorano, dove con la mia Panda 1.2 Pop ho affiancato più volte Alonso e Raikkonen, impegnati nei test di velocità: ho potuto così verificare di persona quali fossero i problemi della F14T. E ho capito, osservando lo sguardo stupito con cui i due piloti mi scrutavano mentre procedevo alla loro stessa andatura (talvolta bruciandoli sul rettilineo), che le difficoltà da superare sono davvero notevoli. Così, sorpasso dopo sorpasso (il mio Pandino in terza non lascia scampo a nessuno…), mi sono rimboccato le maniche per porre rimedio a una situazione per molti versi imbarazzante”.
Così, nel giro di soli due mesi, Marchionne ha cambiato il primo pilota (Alonso è stato sostituito da Vettel) e il team principal della scuderia (Marco Mattiacci ha lasciato l’incarico a Maurizio Arrivabene). Ma non è finita qui. Entro Natale Marchionne vuol fare un gradito regalo ai tifosi della Rossa. Partendo dal presupposto che per vincere bisogna curare con la massima attenzione ogni dettaglio, ha stilato una lista di nomi nuovi per accelerare deciso sul rilancio della gestione sportiva del Cavallino rampante. E in esclusiva per ilsussidiario.net siamo in grado di anticiparvi la lista e i ruoli dei nuovi arrivi.
Diego Kibencomincha. Progettista di origini argentine, dotato di grande intuito e inventiva, ha un curriculum di tutto rispetto. Abilissimo e rapidissimo nell’avviare nuovi progetti, una vita a lavorare in coppia con la sua metà professionalmente parlando: Hugo Metadelloperas, suo project assistant junior.
Vittorio Bulloni di Rivetta. Gli amici, per la sua erre moscia, lo chiamano Vibì Vivetta. È il mago dei cerchioni. Discendente di una nobile famiglia di origini metal lurgiche e metal meccaniche, dal carattere scapigliato e ribelle, ha iniziato fin dai tempi del liceo (eravamo intorno al ‘68) a disegnare immensi cerchi sui muri delle fabbriche, da lui immediatamente ribattezzati cerchioni. Una vera fissazione. Quando, durante un viaggio in Gran Bretagna, scoprì le proprietà fissative delle chiavi inglesi, abbandonò per sempre le bombolette spray e i muri degli stabilimenti per fissare le proprie competenze su mozzi, coprinippel e pneumatici.
Andrea Pininfarina Delsuosacco. Figlio di un vetturino, si è sempre applicato in ogni attività con grande diligenza. Si racconta che giovanissimo sia riuscito a trasformare una zucca in una carrozzeria. Il mondo della F1 è sempre stato il suo pane. Mago assoluto del design, ha letteralmente le mani in pasta nell’aerodinamica. Marchionne lo ha scelto per dare la… scocca a tutto l’ambiente.
Maria Grazia Panperfocaccia. Moglie di Pininfarina Delsuosacco, è il nome scelto come nuova addetta stampa. Una professionista certamente abituata a non mandarle a dire, anzi, a rispondere per le rime alle domande dei giornalisti. Inizio di carriera assai importante (si è fatta le ossa lavorando presso la casa editrice Il Mulino), proseguito con successo alla Barilla (ha seguito a suo tempo il lancio del marchio “Mulino Bianco”), con un’esperienza manageriale all’estero fuori dal comune, ma dentro il cuore di Parigi (è stata capo ufficio stampa del Moulin Rouge). Quest’ultimo incarico le tornerà molto utile in casa Ferrari, visto che dovrà occuparsi non solo di motori e telai, ma anche di anabbaglianti e… luci rosse.
Pierclodoaldo Maifacilecca. Laureato in Scienze motorie d’avviamento, è stato avviato dal padre, fin dalla più tenera età, verso il mondo dei motori, segnatamente dei motorini. Ha cominciato alla guida di un cinquantino e oggi è considerato il massimo esperto di motorini d’avviamento. “Un innesto fondamentale”, così lo definisce Marchionne, che lo ha voluto fortemente nella squadra.
Victoria Cantar. Meglio conosciuta come Cantar Victoria, questa giovane spagnola (nata però a Samo, in provincia di Reggio Calabria, da mamma Soprano e papà Vittorio), è considerata un’impareggiabile psicologa motivatrice. Ha iniziato la sua carriera nella Dacia (che non è una regione della Grecia, ma una casa automobilistica rumena), ottenendo successi clamorosi, a tal punto da essere soprannominata la “Nike di SamoDacia”. Il compito che gli verrà affidato a Maranello è ben preciso: insegnare a Vettel e Raikkonen la romanza “Nessun dorma” della Turandot di Puccini, cantata nelle loro rispettive lingue madri (tedesco e finlandese) insistendo in modo particolare sul finale (“All’alba vinceroooò!”).
Sebàstian Contrario. Ancora in fasce, ha dato subito sentore di preferire il vino paterno al più classico latte materno. Una vita sempre, comunque e volutamente controcorrente: appassionato di salmoni (per ovvi motivi!), di teatro (ha seguito però più corsi di contraddizione che di dizione) e di pallavolo (nel ruolo di opposto), dopo la laurea (più che una tesi ha scritto un’antitesi), si è buttato a capofitto nel mondo dei motori, specializzandosi in Guida sicura, procedendo costantemente in corsia opposta, un lavoro anticonformista. Per averlo in squadra Marchionne ha costretto l’intero Consiglio d’amministrazione a votare contro la sua assunzione. Così che, comunicandogli l’esito del Cda, Sebàstian Contrario ha accettato, senza fiatare, il nuovo incarico. Perché un tale esperto in un team di F1? Il sogno di Marchionne è vincere un Gran Premio contromano, così da far sentire ogni scuderia avversaria… Rossa di vergogna.