I concorrenti offrono la loro voce, la giuria crea il pathos, la scenografia fa il resto. X Factor si trasferisce su Sky e si conferma uno dei programmi più amati dellanno, puntando sul talento e sullintrattenimento di qualità. Il frutto ultimo delle selezioni è una squadra di cantanti veri, che sembrano già pronti a incidere un disco. Le giovanissime Nicole e Francesca (timide a una prima occhiata, ma sicure sul palcoscenico) rivelano una voce e una musicalità a prova di critica e non si atteggiano a star. Si fa notare laltrettanto giovane Jessica, molto Asia Argento style, che ha vinto le iniziali resistenze della Ventura (sei vestita da spiaggia, laveva apostrofata ai provini) diventando una delle favorite. E conquista il pubblico la più matura Antonella, dalla voce limpida e dagli occhi azzurri. Sì, in questa edizione a stupire sono soprattutto le donne, ma la bravura è condivisa anche dagli uomini e dai gruppi vocali.
E poi cè la giuria, larma segreta di X Factor. Simona Ventura e Morgan, che guidano rispettivamente la squadra delle ragazze e dei ragazzi under 25, commentano e intrattengono forti della loro esperienza, addolciti rispetto ai provini (Simona) e al passato (Morgan). Elio, che si trova a difendere i gruppi vocali, fa la parte del precisino, mentre Arisa, lultima arrivata, dimostra di essere combattiva e di sapere il fatto suo. Niente è lasciato al caso nel programma, che procede a ritmo serrato allontanando il pericolo di noia, trascinato dalla conduzione brillante di Alessandro Cattelan che non mostra mai un attimo di cedimento.
La scenografia fa la sua parte, con le atmosfere blu che ricordano Guerre Stellari e le coreografie essenziali, a volte provocatorie, che si divertono a trasformare i cantanti in sintonia con il brano eseguito. Sulla scelta delle canzoni si sollevano spesso le critiche reciproche dei giudici (se si sceglie un pezzo in sintonia con i gusti e le abitudini del concorrente si sbaglia, se se ne sceglie uno completamente diverso si sbaglia lo stesso), che difendono i loro protetti con le unghie e con i denti. E loro, i talenti, a volte appaiono a disagio su quel palcoscenico, come se esibirsi non creasse loro alcun problema, ma interagire con il giudizio altrui sì. Daltra parte è umano e di sicuro nessuno di loro ha larroganza di molti ragazzi di Amici.
Creare qualche polemica tra i giudici e intorno agli esclusi di ogni puntata è il prezzo da pagare per fare parlare di sé e per prolungare lo spettacolo nel nuovo Xtra Factor, che raccoglie i commenti subito dopo lo show. Il verdetto finale spetta ai giudici, che tuttavia (com’è successo nella seconda puntata) possono delegare al pubblico la decisione di far restare in gara uno dei due concorrenti finiti al ballottaggio. Il meccanismo contribuisce ad alzare il livello di tensione, incollando gli spettatori fino all’ultimo istante.
Più ancora che in passato, sembra che quest’anno la giuria si sia impegnata a selezionare i concorrenti anche in base alla personalità. Non a caso dopo la prima puntata era già facile ricordare i nomi dei cantanti in gara e adesso è impossibile confonderli, perché ciascuno ha la sua particolarità. È un “personaggio” con un talento che ha l’occasione di emergere.
X Factor crea illusioni? Di sicuro crea delusioni, quelle di chi è scartato o di chi è costretto a lasciare il programma. È la regola della competizione. Se può aiutare un giovane dotato e senza raccomandazione a uscire allo scoperto e ad avere una chance, però, lo spettacolo non fa male. Soprattutto, se sa intrattenere con della buona musica e senza troppe chiacchiere.