Oggi, venerdì 13 febbraio 2015, alle 8.45 su Canale 5 va l’ultimo appuntamento settimanale con Mattino 5, il talk condotto da Federica Panicucci e Federico Novella. In studio si torna a parlare di Anna Maria Franzoni. La Cassazione ha accolto il ricorso della Procura di Bologna contro la concessione della detenzione domiciliare della Franzoni, condannata nel 2008 a 16 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Samuele. Ora il tribunale di sorveglianza di Bologna dovrà riesaminare la sua decisione. Poi si parlerà di affittopoli.
Dopo l’ultima strage di migranti, Maurizio Belpietro, direttore di ‘Libero’, intervista Roberta Pinotti, Ministro della Difesa. Il giornalista le rivolge incalzanti domande sulla validità dell’operazione ‘Triton’ rispetto a ‘Mare Nostrum’, alcuni vorrebbero ripristinare la legge. Il Ministro ritiene inutile tornare indietro, ammette che in ‘Triton’ ci siano lacune e che sia necessario rinforzare la legge, ma in questo l’Europa dovrebbe fornire assistenza, perché il fenomeno è fortissimo e gli scenari di guerra sono aumentati. L’11 febbraio 2015 il Tribunale di Grosseto emette la sentenza di primo grado per Roberto Schettino, ex comandante della Costa Concordia, nave da crociera affondata di fronte all’Isola del Giglio qualche anno fa, condannandolo alla pena di 16 anni anziché i 26 anni richiesti dall’accusa, non dovrà fare il carcere e non si è presentato alla sentenza, colpito dall’influenza. I familiari delle vittime non si dicono soddisfatti della pena, considerata troppo lieve. Secondo la Corte di Cassazione, Salvatore Parolisi è l’assassino di Melania Rea ma non c’è l’aggravante della crudeltà, sentenza che riduce la pena del marito della donna di un terzo degli anni inflitti. In studio il giornalista Massimo Picozzi commenta spiegando che l’impeto implica la perdita di controllo mentre la crudeltà è legata alla premeditazione e freddezza, è una questione di rabbia. In collegamento da Somma Vesuviana l’inviata Monica Arcadio per gli ultimi aggiornamenti a caldo.
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha proposto la creazione di un quartiere a luci rosse nella capitale, si scatena la polemica sul ‘ghetto delle prostitute’ e i pareri sono molto discordanti tra di loro, il no del prefetto Giuseppe Pecoraro ha fatto discutere. Emanuela Gentilin, da Roma, evidenzia le difficoltà connesse al quartiere nel gestire l’attività notturna delle prostitute, motivi che avevano spinto Andrea Santoro, il Presidente IX Municipio Roma, a fare la proposta di vietare la prostituzione nella zona Eur e decentrarla, applicando se necessario multe ai trasgressori. Il programma prosegue con il servizio su Maricica Hahaianu, l’infermiera rumena uccisa a Roma da Alessio Burtone che è libero dopo soli 4 anni. Il Pubblico Ministero chiese 20 anni ma ne ha fatti 4, i parenti della donna sono delusi. L’avvocato di Burtone nega l’esistenza di un tirapugni, in studio l’atmosfera si fa rovente quando sopraggiunge la telefonata di Luisa Gherghe, cognata della vittima, secondo la donna Burtone avrebbe reiterato il crimine.
Nuovi elementi d’indagine per la morte di Elena Ceste, in studio Fabio Lombardi e Massimo Picozzi. L’inviata Ilaria Dalle Palle è con Sandro Caruso, amico di Michele Buoninconti, in carcere per l’omicidio della moglie, Caruso ha ottenuto dal gip la possibilità di fare visita a Buoninconti, l’uomo non comprende le ragioni che hanno spinto gli inquirenti a trarre in arresto Michele. Intervista a Don Roberto, il prete dichiara che i bambini di Elena sono in buone mani con i genitori, brave persone.