E andato in onda ieri sera, lunedì 8 giugno 2015, su Rai Uno La voce del violino, episodio de Il commissario Montalbano tratto dai romanzi di Andrea Camilleri. Montalbano si sta recando a un funerale accompagnato da un attendente. All’improvviso sulla strada compare una gallina, la vettura sbanda e va a tamponare una macchina parcheggiata davanti al cancello di una villa. Dopo aver ricevuto le cure in ospedale, tornano sul luogo del tamponamento, cercano di rintracciare il proprietario dellauto, ma al citofono della villa non risponde nessuno. Il commissario Montalbano incarica Fazio di trovare il proprietario della vettura tamponata tramite la targa. Intanto Livia è in ansia per i documenti che devono arrivare per l’adozione di Francois, ma anche per il matrimonio che Montalbano continua a rimandare. Per evitare di rispondere alle domanda di Livia infatti finge che sia caduta la linea.
A tarda notte Montalbano torna sul luogo dell’incidente ed entra nella villa, torcia alla mano. Entra in una grande sala e all’estremità di un lungo tavolo trova il cadavere prono di una donna nuda. Per evitare di far sapere che è entrato nella villa senza un mandato prega un’anziana signora di fare una telefonata anonima al questore e raccontare che in una vecchia villa è stato commesso un delitto. La stessa signora riferisce che ogni venerdì assiste a un concerto privato di violino eseguito dal maestro che abita al piano di sopra. Intanto Fazio ha saputo che la macchina appartiene a una certa signora Licalzi, moglie di un facoltoso medico di Vigata vista in paese nei giorni precedenti. Alla fine Montalbano si fa affidare l’indagine e si reca con Fazio e altri due poliziotti nella villa. Copre il corpo nudo della ragazza con accappatoio mentre arriva il medico legale e la scientifica, che però è della questura di Fela, competente per territorio.
La questura di Montelusa raccomanda a Montalbano di “collaborare” con la polizia di Fela ma subito entrano in rotta di collisione per modi “di agire” differenti. Il medico legale stabilisce che la donna è stata strangolata. Il commissario quindi comincia a indagare sulla vita di questa donna cosi bella e il portiere dell’albergo dove aveva preso una camera, riferisce del suo contegno. Una donna che non si concedeva nonostante gli ammiccamenti. Nella stanza dell’hotel Montalbano trova un’agendina dove sono riportati tutti gli appuntamenti della Licalzi. Al commissariato intanto arriva l’amica di Michela Licalzi, Anna, che dopo alcuni scambi di informazioni di rito quasi finisce per litigare con Montalbano. Anche lei suggerisce le stesse parole del portiere. La sera della sua morte le due amiche si videro. Michela teneva tutti i suoi gioielli nella borsa. Alla fine l’amica riferisce dell’unico amante di Michela, un certo Guido Serravalle. Augello intanto è impegnato con un problema riguardante un cementificio. Fazio indagando ha scoperto che un certo ingegnere Di Blasi, amico del marito della Licalzi, ha un figlio, un tipo disturbato e solitario, che era innamorato della donna e che è sparito dopo la sua morte. Intanto Montalbano contatta il Serravalle a Bologna che si mette e disposizione delle indagini presentandosi come un amico “intimo” di Michela. Anche il marito di Michela sapeva di questa relazione e acconsentiva perché era rimasto impotente. Nella villa si trova un violino che il marito gli spiega essere un lascito di suo nonno, e Montalbano gli fa notare che il giorno del ritrovamento la custodia era aperta.
Si reca a trovare Anna che gli ha nascosto l’altro pretendente di Michela, Maurizio Di Blasi, che si aggira, non visto, in paese e si trova proprio vicino alla macchina del commissario mentre loro stanno discorrendo. Vista la “scomparsa” del ragazzo, il commissario va a trovare la sua famiglia, accolto malamente dalla madre comunque disperata. Al commissariato si presenta un ragazzo che dice di aver visto camminare nei pressi della villa un un uomo e una donna che sembravano in confidenza. L’uomo portava una valigia che sembrava mezza vuota. Montalbano viene convocato dal questore di Montelusa che gli toglie l’indagine. Augello si trova in ospedale per un incidente al cementificio ed è qui che il commissario gli dice di essere stato sollevato dall’incarico sull’omicidio della Licalzi. Come gli aveva promesso va a trovare la sorella di Augello a cui hanno affidato Fraincois. Appena il bambino lo vede corre via invece di abbracciarlo. Quando rimangono soli, alla fine del pranzo, si avvicina al bambino che gli confida di aver paura che lo porterà via da lì e dai suoi “fratelli” ai quali si è affezionato. Tra Montalbano e l’amica di Michela si stabilisce una certa simpatia e per evitare conseguenze, va via all’improvviso con una scusa. Al rientro a casa il commissario telefona a Livia per dirle di quanto gli ha detto il bambino, ma lei reagisce male pensando che sia una scusa per evitare di sposarsi. Il giorno dopo viene ritrovato Maurizio che è stato ucciso in una conflitto a fuoco con la squadra mobile che pensava fosse armato di una bomba, ma la verità è che aveva in mano solo la sua scarpa.
Come nello stile del commissario per stuzzicare le varie reazioni consegna al giornalista Nicolò Zito la foto da viva di Michela per mandarla in onda. Dopo la morte di Maurizio il commissario si sente in colpa perché sa che se fosse stato lui a condurre l’indagine il ragazzo non avrebbe perso la vita. Convoca perciò tutti i collaboratori per comunicargli che vuole riprendersi l’indagine ma sotto traccia, senza che ne sappia nulla la questura di Montelusa e di Fela. Montalbano vuole andare in fondo alla storia della bomba e si reca al deposito della polizia dove gli viene mostrata una bomba del ’40 sulla quale ci sono solo le impronte digitali di due dita di Maurizio. Augello viene a sapere anche che il ragazzo avevo un piede gonfio al punto da non poter indossare una scarpa. Montalbano capisce che la bomba arriva dal deposito della questura e lo prova anche un filmato girato da persone vicine all’avvocato Vuttadauro. E’ il capo della mobile il responsabile di questo imbroglio che davanti a Montalbano si arrende all’evidenza. Al rientro a casa il commissario incontra Anna che si è ricordata dell’amico misterioso di Michela che era un musicista. Montalbano lo ricollega al vicino di casa violinista dell’anziana signora. L’indagine viene ufficialmente riassegnata a Montalbano che va a parlare con il giudice per chiarirgli quale sia la realtà dei fatti. La foto mandata in onda al TG sortisce i suoi effetti. Un benzinaio riferisce infatti di aver visto Michela il mercoledì. Sulla base delle novità chiede nuovamente ad Anna di dargli ulteriori informazioni sui movimenti di Michela, ma la serata finisce con un bacio tra i due che lascia senza parole Salvo, che dopo aver studiato le carte del caso capisce che Michela gonfiava le spese per farsi dare più soldi dal marito. Improvvisamente arriva Livia che è andata a trovare Francois e racconta a Salvo che è stata felice di vederlo, ma ha finito col litigare con la sorella di Augello accusandola di volergli portare via il bambino. Alla fine il bambino stesso le ha confidato di non voler andare via da quella famiglia.
Livia è distrutta e vuole ripartire subito, accompagnata da Augello. Montalbano viene a sapere che il musicista dopo aver saputo della morte di Michela si è sentito male. Finalmente riescono a incontrarsi e a parlare. Il maestro soffre di epilessia che gli ha impedito di continuare a fare concerti e gli riferisce che il violino che suona appartiene a Michela ed è costosissimo. Lo stesso violino gli fu regalato da Michela dopo averlo sentito suonare e in cambio lui le diede quello che è stato ritrovato alla villa. Dopo averglielo mostrato conferma a Montalbano che non è il suo e che si tratta di uno strumento dozzinale. Al funerale Anna presenta a Salvo l’ingegnere Serravalle. In definitiva il sospetto è quello che Michela sia stata uccisa per soldi. Montalbano quindi va a trovare Serravalle nell’hotel e gli racconta la sua “storia” sul delitto. In realtà l’ha usata solo per ottenere i suoi soldi e in particolare per rubarle il violino, un autentico Guarnieri del valore di diversi milioni di euro, che lui scambia con uno di produzione in serie. La sera in cui Michela è stata uccisa hanno avuto un rapporto sessuale durante il quale lui l’ha soffocata e tutta la scena è stata vista da Maurizio, che è comunque stato eliminato dalla polizia. In hotel l’ingegnere riceve la notizia che il violino non vale nulla, perché Michela lo aveva sostituito non fidandosi di lui. L’ingegnere quindi scoppia in una risata isterica e si convince a seguire Montalbano. Lo prega di attendere mentre prepara una borsa ma si spara un colpo alla tempia.
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