Tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda stasera ci sarà anche Roberto Donadoni, allenatore del Parma, società attualmente allultimo posto della serie A e alle prese con il fallimento. stato in passato giocatore di ottimo livello sia nelle formazioni di club che nella nazionale azzurra, con la quale ha partecipato anche ai mondiali. Per quanto riguarda la carriera di allenatore, dopo aver iniziato con il Lecco, ha allenato diversi club, e per un periodo, dopo le dimissioni di Lippi, anche la nazionale italiana. Originario di Cisano Bergamasco, dove è nato il 9 settembre 1963, ha iniziato a giocare nelle file dellAtalanta come centrocampista, impiegato soprattutto sulla fascia destra. Il suo esordio nella squadra maggiore dei bergamaschi, dopo la trafila nelle giovanili, avvenne nel campionato di serie B, nella stagione 1982-1983 nella quale mise insieme 18 presenze. Lanno successivo ancora in serie B con lAtalanta che grazie anche alle sue prestazioni, 26 presenze, condite da due reti, si guadagnò il passaggio alla massima serie.
Donadoni rimase a Bergamo altre due stagioni in serie A, con ottime prestazioni, tanto che lanno successivo passò nelle file del Milan, per una cifra allepoca molto importante, 10 miliardi di lire. La sua carriera con i rossoneri fu entusiasmante, ed insieme ai suoi compagni di squadra fu protagonista di un periodo nel quale il Milan mise insieme sei scudetti, tre successi nelle Coppe dei Campioni ed altrettanti nella Supercoppa Europa, due Intercontinentali, ed anche due Supercoppe italiane. Sia con Sacchi che con Capello, che occuparono la panchina rossonera in quel periodo, Donadoni è sempre stato titolare. Successivamente passò ad una squadra statunitense, i New York Metrostars, ma la sua stagione nel “soccer” fu interlocutoria e così Roberto Donadoni decise di tornare nel Milan, disputando ancora due stagioni con la maglia rossonera e mettendo insieme 24 presenze. Togliendosi anche la soddisfazione di vincere un altro scudetto sotto la guida di Zaccheroni.
Lultima stagione agonistica Donadoni ha giocato nellAl-Ittihad, formazione dellArabia Saudita, ed anche in quel Paese si aggiudicò il campionato, prima del ritiro avvenuto nel 2000. Negli anni migliori della sua carriera, Donadoni fece anche parte della nazionale azzurra allenata prima da Vicini e poi da Sacchi. Con la nazionale Donadoni partecipò sia a mondiali che ad europei, raggiungendo anche nel 1994, nelledizione disputata negli Stati Uniti, il secondo posto dietro al Brasile. La sua carriera nella nazionale è durata dal 1986, quando fece il suo esordio l8 ottobre al 1996, ultima gara disputata il 16 giugno, con 63 presenze con 5 reti allattivo. Dopo aver cessato la carriera di giocatore, Donadoni ha intrapreso quella di allenatore, esordendo con il Lecco nella stagione 2001-2002 in Serie C1, con la conquista del 10 posto. L’anno seguente approda in serie B al Livorno, ma Spinelli non lo confermò per la stagione successiva e Donadoni venne ingaggiato, sempre in serie B dal Genoa, con il quale però arrivò lesonero dopo aver subito tre sconfitte consecutive.
A gennaio 2005, Spinelli esonera Colomba e richiama il suo ex tecnico a guidare ancora una volta il Livorno, nel frattempo approdato in serie A e la stagione di Donadoni è entusiasmante, con il Livorno che arriva al 9 posto grazie soprattutto a Cristiano Lucarelli, alla sua migliore stagione in carriera, capocannoniere con 24 reti. Confermato questa volta da Spinelli per la stagione successiva a febbraio 2006 si dimette dallincarico, nonostante la sua formazione fosse al quinto posto in classifica. Lincarico successivo è di grandissimo prestigio, quello da CT della nazionale italiana, che gli viene affidato nel luglio 2006. Con gli azzurri Donadoni fa il suo esordio proprio a Livorno contro la Croazia. un esordio negativo, con sconfitta per 2-0, poi inizia un buon periodo con la qualificazione con un turno di anticipo agli europei del 2008. Qualificato ai quarti dopo un girone con un pareggio, una vittoria e una sconfitta, Donadoni viene poi fermato dalla Spagna ai calci di rigore e conclude il suo rapporto con la nazionale. Il suo bilancio finale con gli azzurri parla di 23 gare disputate con 5 pareggi e 5 sconfitte, a fronte di 13 vittorie.
Il ritorno su una panchina di club avviene con il Napoli, in sostituzione di Reja, e la stagione alla guida dei partenopei si chiude al 12esimo posto. L’anno dopo viene esonerato dopo le prime 7 gare nella quali ha racimolato 7 punti e sostituito da Mazzarri. Nel 2010 entra in corsa sulla panchina del Caglieri sostituendo Bisoli, e dopo essere stato confermato da Cellino anche per la stagione successiva, viene improvvisamente esonerato prima dell’inizio della stagione per alcune divergenze proprio con il presidente. A gennaio 2012 l’arrivo a Parma, dove sostituisce Colomba. Dopo il settimo posto di quella stagione la salvezza di quella successiva nella stagione scorsa ottiene la qualificazione all’Europa League, che viene revocata per problemi amministrativi.
Poi la stagione in corso nella quale i problemi aumentano con il Parma che rimane sommerso dai debiti, con Donadoni che continua comunque nella sua opera di gestione del gruppo, ottenendo anche dei risultati di prestigio come il successo contro la Juventus, pur con una squadra senza motivazioni, vista la situazione societaria. Ora si parla di lui come un possibile candidato per la prossima stagione ad alcune panchine, prima fra tutte quella dell’Udinese che non dovrebbe confermare Stramaccioni, per la quale è in corsa anche Maran. Ma la più prestigiosa sarebbe quella del suo ex club, il Milan, che pare molto interessato a lui e potrebbe decidere non appena effettuato il passaggio societario alla cordata thailandese che sembra prossimo a concludersi.