La puntata di lunedì 4 marzo 2013 della trasmissione di approfondimento politico, Quinta Colonna, in onda sul Rete 4 con la conduzione di Paolo Del Debbio, è ancora incentrata sulla situazione politica che si è venuta a creare dopo i risultati della consultazione elettorale avvenuta il 24 e il 25 febbraio scorso. A discutere delle varie tematiche proposte ci sono in studio lonorevole Emanuele Fiano del Partito Democratico, Laura Puppato del Partito Democratico e che ha partecipato alle Primarie del Centrosinistra, lonorevole Laura Ravetto del Popolo della Libertà, Vladimir Luxuria ex deputata di Rifondazione Comunista, il presidente dellassociazione Federcosumatori Rosario Trefiletti e in collegamento ci sono lonorevole Renata Polverini ex Governatrice della Regione Lazio e la consigliera comunale di Bologna Federica Salsi ex del Movimento 5 Stelle. Come consuetudine, la trasmissione offre la possibilità ai cittadini di potersi confrontare con gli ospiti e con le varie discussioni intervenendo in diretta con le varie piazze collegate e in particolare in questa puntata sono in diretta le piazze di Livorno, Catania e Vicenza.
Il primo servizio e quindi la prima discussione riguarda come sia cambiato lo scenario dopo il voto. Nel servizio mandato in onda praticamente quasi tutti i cittadini sono concordi nel ritenere che la situazione se possibile sia peggiorata in maniera sostanziale, pocihé non cè una maggioranza che possa Governare il Paese e senza dubbio attendere sei mesi senza nessuna guida aspettando un nuovo voto è qualcosa che evidentemente lItalia non può assolutamente permettersi. Insomma, questa incertezza fa crescere nei cittadini la paura che si possa finire come la Grecia. Gli esponenti del Partito Democratico ripresentano quale sia lo scenario più probabile che si possa verificare nei prossimi quindici giorni: il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, una volta che si sarà insediato il nuovo parlamento, darà il via delle consultazioni con i vari gruppi politici. Fatto questo giro di confronti, anche in ragione delle intenzioni di ogni singolo partito e in funzione del risultato elettorale che comunque vede una maggioranza forte del centrosinistra alla Camera una maggioranza relativa con 123 seggi al Senato, dovrebbe realisticamente dare al candidato Premier Pier Luigi Bersani lincarico di formare il Governo. In Parlamento e in particolare al Senato, Bersani e quindi il Pd si presenterà con un programma di 8 punti molto ben definito – una nuova legge elettorale, una legge anticorruzione, significativi tagli ai costi della politica, legge sui conflitti dinteresse e via dicendo – chiedendo la fiducia: se ciò non dovesse accadere allora si rimetterà il mandato nelle mani del presidente Napolitano che dovrà decidere il da farsi. Inoltre, sottolineano come il Partito Democratico sia assolutamente contrario a un governissimo con il Popolo della Libertà, in quanto evidentemente ciò andrebbe in contrasto con quanto espresso dagli elettori e soprattutto sarebbe molto difficile riuscire a trovare dei punti di sintonia tra i due programmi visto che ad esempio il Pdl non ha nessuna intenzione di inserire il falso in bilancio tra i reati oppure di votare sul conflitto dinteresse e sulla legge anti-corruzione.
Ovviamente gli esponenti del Popolo della Libertà presenti in studio si dicono non daccordo con questa visione e facendo leva sul senso di responsabilità spingono affinché si possa nuovamente fare un governissimo. Durante la discussione cè unaccesa diatriba tra un signore di Livorno e Renata Polverini con luomo che chiede come sia stato possibile che lei si sia nuovamente candidata nonostante tutto quello che è successo nella Regione Lazio con i tantissimi scandali emersi.
Poi si passa a parlare della posizione di Beppe Grillo e degli eletti del Movimento 5 Stelle che in queste ore si stanno incontrando a Roma in una sorta conclave inaccessibile alla stampa e con i vari deputati che per espresso volere del duo Casaleggio-Grillo non possono rilasciare dichiarazioni altrimenti verrebbero immediatamente buttati fuori dal Movimento stesso, come ad esempio accaduto a Giovanni Favia e Federica Salsi che per l’appunto racconta quello che è accaduto a lei, che per aver partecipato a una puntata di “Ballarò” è stata cacciata dal Movimento con tanto di frasi piuttosto pesanti inneggianti al punto G. Luxuria sottolinea alcuni aspetti inquietanti del modo di fare di Grillo, come ad esempio il fatto che venga fissato un massimo di due legislature a ogni rappresentante mentre lui invece può continuare a tracciare la linea da seguire fino quando vorrà. Resta comunque il fatto che da quanto si apprende la posizione odierna del Movimento sarebbe quella di non dare la fiducia al Governo dei partiti ma di darla a un Governo Tecnico. In studio sottolineano come per tutta la campagna elettorale abbia sempre demonizzato il Governo fatto da tecnici in quanto troppo lontani dall’economia reale e dalle sue problematiche.
La gente intervistata dice di aver votato Movimento 5 Stelle e sembra essere per la maggior parte a favore di un Governo Bersani con sostegno di Grillo, mentre dal leader segnali in tale direzione ancora non ne sono arrivati. Vengono quindi mostrati altri servizi in cui si ripetono le scene al mercato dove la gente aspetta la fine per raccattare dall’immondizia qualcosa di commestibile e infine c’è un servizio effettuato proprio in serata nel quale si tenta di far rispondere ai vari deputati del Movimento 5 Stelle su temi concreti: ad esempio, dove trovare i circa 80 miliardi di euro che servirebbero per approvare le varie proposte presenti nel programma senza ovviamente ricevere risposte concrete in merito anche per il divieto di parlare con la stampa. Infine, di Grillo viene messo in risalto di come vada contro l’articolo 67 della Costituzione secondo cui un parlamentare ha tutta la libertà di decidere sulle varie questioni, mentre invece il regolamento del Movimento lo vieta.