Questa sera, lunedì 8 luglio, va in onda su Rai Tre la quarta e ultima puntata di Il Viaggio, il programma con Pippo Baudo. L’ultimo appuntamento sarà dedicato a Roma e riunirà il pastore Antonio Adamo per la Chiesa Evangelica Valdese, Abdellah Redouane per i musulmani, il rabbino capo Riccardo Di Segni e monsignor Gino Battaglia. Ospiti della puntata saranno anche Maurizio Mattioli, Simone Cristicchi, lo storico dellarte Claudio Strinati, Amii Stewart, Andrea Bocelli e Noa. In una recentissima intervista con TvBlog, Baudo ha raccontato l’esperienza vissuta con Il Viaggio e dei progetti per il futuro. Ho avuto loccasione di essere andato a trovare il pubblico porta a porta. Abituato allo studio televisivo e al teatro, così esci e vai a testare anche la tua popolarità e il tuo gradimento. Devo dire che i risultati e non per vantarsi sono eccezionali e la cosa strana sono i bambini ed i ragazzini, che mi stringono e mi abbracciano: Pippo, Pippo, Pippo. Io non sono della loro generazione, né che fa cose per loro, quindi la cosa mi meraviglia e mi fa felice e sono la vera grande sorpresa di questo mio giro per il nostro paese, ha detto il presentatore parlando della sua ultima avventura.
Pippo Baudo ha commentato anche la scelta della tv di riproporre sempre gli stessi programmi, secondo il conduttore la televiosne è pigra, ha paura di rischiare e di ottenere risultati di ascolto bassi. Ma per lo storico presentatore la tv deve sperimentare: una cosa che deve fare soprattutto la Rai. Che la televisione commerciale non lo faccia, lo capisco benissimo, perché ha un obbligo di risultato per accontentare gli sponsor, ma un servizio pubblico deve sempre e comunque sperimentare, anche quando i numeri dellauditel non sono alti. Baudo ha ricordato quando aveva creato una scuola per gli autori a Mediaset e di quanto rifiutò la proposta di Letizia Moratti di direttore di Rai Uno: Non potevo concepirmi direttore di rete e conduttore di un programma sullo stesso canale. Ho preferito allora fare il direttore artistico e continuare ad andare in video. Accettare oggi? Onestamente lidea di creare, di sperimentarmi in un altro lavoro e di creare un nuovo palinsesto, di farlo anche abbastanza innovativo, non mi dispiace. Se Baudo fosse il direttore di Rai Uno userebbe La vita in diretta come termometro della situazione degli italiani, a Unomattina punterebbe sull’informazione, e per quanto riguarda La Prova del cuoco vorrebbe direi basta alla cucina in televisione.
Ma quali sono i progetti per il futuro di Pippo Baudo: Se devo essere sincero ho tante altre idee nella testa, anche di prime time interessanti, tutte alla bontà dei nostri dirigenti. Ho in mente un varietà che non è un varietà, cerco formule nuove, mai viste. Ripresentandomi non è che posso fare sempre Sette Voci, devo fare altre cose. Per quel che riguarda Il Viaggio, non ha esaurito la sua funzione, perché abbiamo tante altre città da visitare e da far vedere agli italiani ed io ho ancora tanta voglia di macinare chilometri di strada.