Donne gratificate dalla gelosia degli uomini, scambiata per interesse, per amore, ma che spesso si trasforma in rabbia e in dolore. Donne controllate e soffocate da uomini che le considerano una loro proprietà a tal punto da arrivare a uccidere pur di trattenerle e di non permettere che siano mai di qualcun altro. Nella seconda puntata di Amore Criminale, andata in onda ieri sera, venerdì 10 maggio, su Rai Tre, si continuano a denunciare la violenza e i soprusi a carico di donne indifese e purtroppo innamorate. Il primo caso raccontato è quello di Pina Caruso, uccisa a Carpi dal marito, Dario Solomita, vittima di una insana gelosia. A introdurre la triste storia insieme alla neoconduttrice Barbara De Rossi, cè ospite in trasmissione Giulio Scarpati, che legge con grande enfasi la confessione delluomo, fatta ai carabinieri subito dopo lomicidio, e il suo delirio in preda alla gelosia che lo ha portato fino a quel punto. Viene quindi riproposta una precisa e accurata ricostruzione della vita dei personaggi di questa storia, fino allomicidio verificatosi il 23 marzo 2011. La ricostruzione è stata girata proprio nei luoghi in cui Pina e Dario vivevano e viene commentata dagli anziani genitori della donna e dalle amiche, ancora tutti arrabbiati e increduli per come si è svolta e si è conclusa la vicenda.
La storia di Pina comincia nel 1997. Dopo uninfanzia in Germania si era trasferita con la sua famiglia a Carpi dove conduceva una vita semplice e tranquilla. Aveva ottenuto un lavoro stabile al comune e spesso aiutava il fratello a una bancarella di oggetti usati in un mercatino della zona. E fu proprio lì che conobbe Dario, che viveva con i piccoli guadagni ricavati dalla bancarella. Si frequentarono per un anno e poi si sposarono, ma data la precarietà delluomo non era possibile economicamente andare a vivere da soli, quindi si stabilirono temporaneamente a casa dei genitori di Pina. Genitori che piano piano cominciarono a conoscerlo e a non apprezzarne il carattere e il comportamento. Dario infatti si alzava a mezzogiorno, non voleva cercarsi un lavoro, stava sempre in camera al computer, chiedeva soldi a tutti e inoltre ostentava una certa spavalderia e arroganza. Le cose cambiarono quando gli fu offerto da un conoscente un lavoro come operaio in una ditta di termoidraulica e insieme a Pina decisero di andare a vivere per conto proprio in una casa in affitto. Contestualmente, grazie alla situazione economica più tranquilla, ebbero una bella bambina a cui Pina si dedicava anima e corpo, mentre Dario continuava a stare davanti al computer o in garage con i suoi oggetti.
Levento scatenante che lo mandò in paranoia e che condizionò i mesi successivi della vita della coppia fu lincontro con un ex fidanzato di Pina, che insieme al fratello era andato a vedere alcuni oggetti nel garage di Dario. Questultimo vide nel loro modo di salutarsi il tradimento della moglie. Da allora cominciò unassurda escalation in cui nella mente delluomo si fortificò la certezza che Pina lo tradiva e questo tarlo continuo lo spingeva a controllarla, a seguirla, a presentarsi allimprovviso sul suo posto di lavoro, nonché a tormentarla con i suoi deliri che gli facevano vedere in ogni uomo un possibile amante: il vicino di tavolo al ristorante piuttosto che il collega di lavoro oppure il famoso ex fidanzato. Ma Pina non aveva nessuno, amava il marito e trascorreva tutte le sue giornate dedicandosi completamente alla figlia.
Dario allora cominciò a non andare più a lavoro e ad avere come unico scopo quello di scoprire la moglie. Disseminò una serie di webcam per casa in modo da poter vedere cosa facesse, convinto che lamante entrasse in casa di nascosto. Quando Pina se ne accorse la situazione era diventata già insostenibile e la donna andò dai genitori a confidare disperata come lui la costringesse ogni giorno ad avere rapporti sessuali e come la sua vita fosse diventata impossibile a causa dellossessione di Dario. Il giorno prima dellomicidio i due si recarono dal medico curante. La dottoressa in trasmissione racconta come vide Dario completamente cambiato, confuso, irrequieto e gli prescrisse un antidepressivo. Ma la tragedia era ormai vicina.
Pina quella notte dormì nel lettone con la bambina, mentre il marito insonne rimase sul divano. Prima però posizionò una webcam davanti alla porta della camera da letto convinto che l’amante sarebbe entrato. Si alzò alle 5 e controllando la registrazione trovò un buco di due ore. Quella per lui era la prova del tradimento della moglie. Quando anche Pina si svegliò dopo una breve discussione le diede cinque coltellate mortali. Poi tranquillamente si fumò una sigaretta. Fu lui stesso a chiamare la polizia e fu lui stesso ad avvisare il padre di Pina di aver ucciso la figlia. I nonni accorsero subito a prendere la bambina che ancora dormiva. Una storia tristissima che rende l’idea di come il tarlo della gelosia riesca a offuscare la ragione. In studio a commentare con Barbara, l’avvocato Gerardina Pagano, che spiega come comportarsi nei casi di avvisaglie simili in una coppia.
La seconda storia raccontata è quella di Micaela, di Giovanni e di un tentato omicidio. Micaela è una donna rumena venuta in Italia per lavoro, ma che si innamora di Giovanni con cui va a vivere. Micaela non sa che l’uomo è sposato con figli e quando viene a scoprirlo lo lascia. Ma Giovanni non si rassegna e dopo mesi di tormento una mattina la aspetta sotto casa con un coltello. Le riesce a dare una coltellata all’addome e una al collo, ma grazie all’intervento dei vicini non riesce a scappare e Micaela si salva.