La puntata di ieri, martedì 5 marzo, della trasmissione di approfondimento politico Ballarò condotta da Giovanni Floris e in onda su Rai Tre, ha posto particolare interesse ai risvolti che si stanno palesando in questi giorni che anticipano linsediamento del nuovo Parlamento e quindi della possibilità o meno che ci possa essere un governo capace di dare stabilità allItalia. In studio sono presenti in qualità di ospiti la senatrice del Partito Democratico Laura Puppato, lonorevole Maurizio Lupi del Popolo della Libertà, il fondatore del Movimento per la decrescita felice Maurizio Pallante, la docente di Economia allUniversità Bocconi di Milano Alessandra Fogli, il presidente dellagenzia giornalista Ansa Giulio Anselmi, la giornalista del quotidiano La Repubblica Concita De Gregorio, mentre in collegamento c’è il presidente della Regione Sicilia Rosario Crosetta eletto nella coalizione del Centrosinistra. Nella parte finale della trasmissione è entrato in studio il sindaco di Firenze Matteo Renzi che si è concesso a una lunga intervista (in ultima pagina il video della stessa). Come consuetudine, la puntata si apre con la copertina curata da Maurizio Crozza che questa volta è interamente dedicata al Movimento 5 Stelle e al cosiddetto conclave che sta avendo luogo in un famoso hotel di Roma, dove sotto la guida di Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio si stanno gettando le basi per una comune linea da portare avanti. Crozza mette in risalto in maniera ironica alcune prime contraddizioni emerse dal Movimento, come ad esempio le dichiarazioni del neo eletto capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Crimi, che soltanto 24 ore dopo le elezioni aveva annunciato un possibile sostegno a un Governo Tecnico salvo poi ritrattare. Poi Crozza prende in giro la deputa del Movimento 5 Stelle, Lombardi, che ha detto e pubblicato sul blog delle frasi quanto mai infelici sul fascismo. Infine, propone con ironia il momento in cui i vari deputati eletti con il Movimento 5 Stelle si sono presentati evidenziando quali sarebbero gli ambiti in cui si dicono intenzionati a dare il loro supporto, come il sommelier che vuole occuparsi di agricoltura. Dopo un servizio che mostra la calca di giornalisti assiepati davanti allhotel dove si sono incontrati i Grillini, incomincia il dibattito vero e proprio.
Anselmi evidenzia come il grave disagio economico e sociale in cui si trova lItalia ha contribuito e non poco al successo elettorale del Movimento 5 Stelle, avvertendo che però se Grillo pensa che acuendo questa situazione possa accrescere il proprio consenso elettorale commetterà un grave errore. La De Gregorio sottolinea invece che il grave errore commesso dal Centrosinistra è stato quello di non farsi portavoce di quello che la gente chiedeva e per cui si lamentava lasciando questo compito a Grillo che ne ha tratto enorme vantaggi. La De Gregorio sottolinea che probabilmente questo possa essere stato un errore che i partiti stanno commettendo anche in vista delle prossime elezioni amministrative. Sulla possibilità di un governo di responsabilità sorretto dallalleanza tra il Partito Democratico e il Popolo della Libertà proposto in trasmissione da Lupi, rimarca come sia assolutamente impensabile, non fosse altro che per le incompatibilità di vedute su molti argomenti e come questo sia un tentativo di abbraccio mortale in quanto sarebbe teso a portare la fine del Partito Democratico stesso. Viene quindi mandato in onda un servizio con il quale si evidenzia come in Germania lo Stato sostiene tutti quei cittadini che si trovano in difficoltà.
Una volta tornati in studio si analizzano tutte le proposte avanzate dal Movimento 5 Stelle in campagna elettorale e per le quali non si è fatta presente alcuna copertura economica mettendo enormi interrogativi su come possano essere realizzati. La Puppato parla poi di alcune aspetti che sono in comune tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, come ad esempio la legge anti-corruzione e parlando poi su come ci sia lintenzione di abolire lIrap in maniera tale che si favorisca chi dà lavoro ai cittadini. Si passa quindi a parlare del cosiddetto modello Sicilia, ossia di un Governo di Centrosinistra sostenuto dal Movimento 5 Stelle che vota su singoli punti essenziali. La differenza è che il presidente Crocetta inizialmente non partiva con la maggioranza, ma in ragione del passaggio di 7 deputati dal Centrodestra al Centrosinistra, avvenuto perché un partito come il Grande Sud si è alleato con la Lega Nord segnando di fatto un enorme contraddizione, adesso ha una maggioranza autosufficiente che di volta in volta viene rafforzata dai grillini. Crocetta in un diverbio piuttosto teso con Lupi fa presente come la sua giunta abbia fatto tagli per oltre 1 miliardo di euro e proprio in giornata ha abolito le province.
In studio poi si innesca la polemica sulle parole della De Gregorio che ribadisce come Berlusconi abbia comprato i voti in Parlamento facendo cadere il governo Prodi. Viene quindi proposto il risultato di un sondaggio dal quale si evince che il 57% degli elettori del Movimento 5 Stelle auspica un accordo con Bersani mentre il 39% si dice contrario. Anche alla domanda che governo si preferisca gli italiani evidenziano Pd-M5S con una percentuale del 33% seguito a ruota dal 21% che auspica nuove elezioni al più presto. Infine, l’ultimo sondaggio con il quale si chiede chi voterebbe oggi si nota un avanzamento del M5S al 29% con il PD che passerebbe al 26,7% e il PDL al 22,2%.
L’ultima parte del programma è dedicata all’intervista a Matteo Renzi nel corso della quale il sindaco di Firenze offre il pieno appoggio alla linea portata avanti da Bersani escludendo categoricamente di poter essere il prossimo Presidente del Consiglio. Inoltre, sull’incontro avuto in giornata con Monti, rimarca come abbia fatto presente il problema del patto di stabilità che non consente agli enti di pagare le aziende seppure i soldi ci sono in banca. Alla pagina successiva il video dell’intervista a Renzi.