Barbararossa, fiction Rai, anticipazioni seconda e ultima puntata Barbarossa, la fiction in onda su Rai Uno che racconta la storia di Alberto da Giussano e la fondazione della Lega Lombarda, si chiude questa sera con la seconda e ultima puntata. Prima di lasciarvi alle anticipazioni dell’episodio conclusivo, ecco la sintesi dell’avvincente prima puntata. Un risultato positivo per quanto riguarda gli ascolti tv: 3.559.000 spettatori, con share del 13.54%, anche se la miniserie resta indietro rispetto al Grande Fratello 12 e a Report. La trama del film è ambientata nei territori dellItalia del Nord, soggetti al dominio dellImperatore tedesco Federico II, detto anche Barbarossa. Nel cast come protagonisti: Rutger Hauer (Federico Barbarossa), Raz Degan (Alberto Da Giussano), Kasia Smutniak (Eleonora). Campagne sparse nei dintorni di Milano. E’ lanno 1158: un cavaliere, viene fortunosamente salvato dall’attacco di un cinghiale da un giovanissimo ragazzo milanese, che gli dice di essere Alberto Da Giussano, il figlio di un fabbro. L’uomo gli rivela di essere Federico I di Hohenstaufen, detto Barbarossa e offre in dono al ragazzino un pugnale. Questo si rivela essere solamente il primo degli incontri tra il ragazzo e l’Imperatore tedesco: due personaggi che, a causa di enormi differenze di origini e di condizione sociale, non avrebbero mai potuto incontrarsi se non per fatalità. Per Alberto la vita continua in maniera semplice e tranquilla con la propria famiglia, cresce e si innamora di Eleonora, una ragazza che sa vedere nel futuro. Essa è sopravvissuta ad un fulmine e per questo viene considerata una strega. Intanto più grande desiderio Barbarossa è quello di formare un impero universale, cercando di ottenere il controllo politico non solo sui Comuni italiani delle terre del Nord, ma anche sul Regno di Sicilia. L’Imperatore tedesco vuole infatti ricostruire il Sacro Romano Impero di Carlo Magno. Il sogno di poter realizzare questa enorme impresa si è trasformato quasi un tormento e consigliato dal fedele Rainaldo di Dassel, Federico chiede il parere di una veggente per sapere se è veramente lui luomo che Dio ha voluto scegliere per compiere un’impresa così immensa e gloriosa. La donna lo mette in guardia: egli dovrà fare attenzione alla falce e all’acqua, quest’ultima potrà infatti essere essere portatrice di morte. Intanto Barbarossa si unisce in matrimonio con la giovanissima Beatrice di Borgogna, una giovinetta di appena 12 anni e che diventerà giorno dopo giorno, una convinta sostenitrice delle imprese dell’Imperatore. Federico porta avanti il suo piano e ordina all’esercito imperiale di compiere pesanti e violente spedizioni punitive nei confronti di diverse città che si sono alleate con Milano e tutti hanno paura ma Alberto non ha intenzione di accettare la resa. Eleonora, durante una delle sue strane visioni, viene improvvisamente spinta a cercare qualcosa nel terreno e diverse persone si mettono a scavare. Viene scoperto un cunicolo che porta ad una tomba: dentro vi riposano le reliquie dei Re Magi e il Vescovo lo considera un importante segno. Alberto, nonostante Eleonora sia contraria, decide di formare una società: la ‘Compagnia della Morte’, con 900 cavalieri pronti a combattere duramente per annientare l’oppressore. Sceglie di diventarne il condottiero e quindi protagonista della lotta nei confronti del grande tiranno che tutti i liberi comuni lombardi, uniti nella Lega Lombarda, vogliono annientare. Le truppe dell’Imperatore, per via del vile tradimento del corrotto Siniscalco Barozzi, marciano verso Milano Barbarossa, all’alba del 10 Marzo del 1162, con un enorme truppa, assedia la città. La compagnia di combattenti schierata dietro le mura della città, sostiene una dura battaglia lottando duramente per alcuni giorni, ma stremati da fame e fatica hanno la peggio e Milano viene resa al suolo. Nel corso degli scontri, vengono uccisi i due fratelli di Alberto, uno dei quali, Otto, muore purtroppo per mano dello stesso Alberto in un suo drammatico tentativo di proteggere le mura della città. Il ragazzo, reso cieco dalla disperazione e stravolto dalla rabbia per la morte dei due fratelli, decide di vendicarli. Riesce a raggiungere l’Imperatore Barbarossa tentando di ucciderlo. Ma l’impresa non gli riesce e Federico lo sorprende; vedendo il pugnale, riconosce in lui il giovanissimo ‘figlio del fabbro’ di molti anni prima e in un primo momento intende ucciderlo ma poi decide di risparmiargli la vita. Lo esorta ad andarsene, ma allo stesso tempo gli assicura che non scamperà al suo destino: entro pochi giorni la sua sorte sarà ugualmente quella di morire! Alberto se ne va e durante l’incontro con il vigliacco Siniscalco Barozzi, con il quale i rapporti sono sempre stati difficili e molto tesi, vengono scambiate frasi dure e minacciose…
In questa ambientazione storica, il regista Renzo Martinelli, in Barbarossa, girato in Romania, ha ripercorso e ricostruito una vicenda medievale, ovviamente romanzata, con un film costato quattro anni di lavoro; sono stati girati 100 km di pellicola, che per il film sono diventati 3 e mezzo. Per il film è stato realizzato uno storyboard che ha superato mille inquadrature, per le quali si è reso necessario un intervento digitale. Questo ha contribuito a dare epicità senso alle varie inquadrature, rendendo credibili sia il paesaggio sia l’architettura. Il regista spiega inoltre che l’impiego con lutilizzo della moderna tecnologia, ha permesso di far uso, per la prima volta in Italia, di un sistema di “crowd replication”, che consiste nel moltiplicare la folla; è un metodo in grado di offrire un realismo davvero impressionante durante le scene di massa.
Anticipazioni seconda puntata: Alberto, deciso a riprendere la sua terra, forma un piccolo esercito di ragazzi esiliati che condividono il suo sogno di libertà: la Compagnia della Morte. Lo spirito di fratellanza e l’unione tra i comuni porteranno attraverso il giuramento di Pontida alla nascita della Lega Lombarda. Sulla pianura di Legnano il Barbarossa (Rutger Hauer) e Alberto da Giussano guidano i loro eserciti in una terribile e sanguinosa battaglia, che vedrà trionfare la Compagnia della Morte, grazie a una geniale e misteriosa strategia di attacco. Alberto viene acclamato come un eroe, ma non riesce a darsi pace perchè sul campo di battaglia non c’è traccia del cadavere del Barbarossa…