Il film in onda a breve su Rete 4 (ore 16.10) è diretto da Tab Murphy e di certo non è passato nella storia del cinema come un capolavoro, eppure L’ultimo cacciatore offre alcuni elementi di spunto interessanti. Per prima cosa, questa pellicola d’azione del 1995 riflette alcune tematiche dei grandi film del passato come il rapporto complesso indiani-americani, la presenza di uno sceriffo rude e cattivo, e una storia d’amore straziata dalla distanza: il problema rimane che nonostante un buon cast, sarebbe servita una necessaria rilettura maggiore, con qualità e non con semplice richiamo al cinema di genere. In secondo luogo è proprio il cast il punto forte di questo film: Tom Berenger, il protagonista, è un buon caratterista che ha partecipato a film interessanti negli anni settanta-ottanta, come Sentinel di Michael Winner del 1977, oppure Platoon di Oliver Stone del 1986, ma venendo ai giorni nostri anche il fantastico ed eccellente Inception di Christopher Nolan. Barbara Hershey invece ha recitato in film come Hannah e le sue sorelle di Woody Allen e l’Ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese. Invece, per i più attenti lo sceriffo Mark Boone Junior vi ricorderà qualcuno il compare del commissario Gordon nella Trilogia di Batman tra le più belle della storia del cinema, firmate sempre dal mitico Nolan.
Va in onda oggi pomeriggio alle 16.10 su Rete 4 il film L’ultimo cacciatore, titolo originale “Last of the Dogmen”: nel programma del pomeriggio spicca dunque questa pellicola del 1995, diretta da Tab Murphy che scelse come principali protagonisti del cast, Tom Berenger e Barbara Hershey. In attesa di godersi il film che comincerà tra qualche istante, ecco la trama della pellicola d’azione firmata Murphy: Lewis Gates è un cacciatore di taglie che deve andare alla ricerca di tre fuggitivi che, nel corso della sua missione, sono appunto riusciti a scappare. Nella sua mente però vi è sempre un tristissimo ricordo, ovvero quello della morte di sua moglie, cosa che il padre della donna, continua a rinfacciargli. Durante la ricerca dei fuggitivi, il cacciatore di taglie è accompagnato dal suo fido compagno, ovvero Zip, un cane e, mentre si addentra nei meandri di Oxbow, scopre una particolare freccia. Subito l’uomo si reca dall’antropomologa Lillian, che gli spiega che si tratta di un’ottima replica delle frecce che in passato venivano utilizzate da parte di un gruppo di selvaggi, ovvero gli Cheyenne Dog Soldiers, che possono anche essere considerati come militari indiani. La scoperta fa riflettere tantissimo Lewis, che sostiene che non si tratta di una replica, ma bensì di una freccia originale al cento per cento: l’uomo gli racconta allora la storia di un bambino che, nel XX secolo, venne rapito appunto dagli indiani. Se fosse ancora vivo, ora quel bambino dovrebbe avere oltre centoventi anni, situazione quasi impossibile che si possa realizzare. Il cacciatore di taglie ovviamente è deciso a fare chiarezza su questo mistero, seppur sospetti che i tre fuggitivi siano stati uccisi appunto dagli indiani, che proteggono la loro zona anche a costo della vita. Il cacciatore di taglie convince la donna a partire con lui e durante il lungo viaggio la coppia si trova costretta a dover fare i conti con un ambiente ostile e difficile da superare, in quanto la fitta vegetazione impedisce loro di poter proseguire con facilità il loro cammino. I due si ritroveranno poi nel deserto ma, a causa della poca esperienza di sopravvivenza in questo ambiente, Lewis decide di tornare indietro e di portare a casa la sua compagna: i due vengono però intercettati proprio dagli indiani, che li fanno prigionieri. Lewis e Lillian fanno la conoscenza del capo della tribù, ovvero Piedi Gialli, che sembra sia pronto ad ucciderli, quanto improvvisamente la donna riesce a comunicare con loro ed a spiegare la situazione. La tribù degli indiani decide dunque di accogliere i due nuovi arrivi e di spiegare loro perché sono molto agitati: i tre fuggitivi, durante la loro fuga, hanno ferito mortalmente il figlio, che sembra stia soffrendo le pene dell’inferno. Prendendo molto a cuore tale situazione, Lewis decide di aiutare gli indiani: l’uomo torna nella città ed effettua una rapina in una farmacia, prendendo solo i medicinali che serviranno per curare il figlio dell’indiano. Questo ovviamente irrita tantissimo lo sceriffo Deegan, ovvero il padre della defunta moglie di Lewis. Dopo un lungo inseguimento nel deserto, Lupo Giallo arriva in soccorso di Lewis, ma lo sceriffo ed i suoi uomini riescono a raggiungerli. Lewis organizza allora un piano per poter evitare che la tribù possa essere catturata, e saluta Lillian, che decide di andare a vivere con gli indiani: il cacciatore di taglie decide di consegnarsi allo sceriffo, che però vede gli indiani e cerca di catturarli. Soltanto una freccia che colpisce la dinamite, scoccata da Lupo Giallo, permette agli indiani di scappare, mentre Lewis e lo sceriffo, gravemente ferito, vengono soccorsi dagli uomini di Deegan. I due avranno poi un duro confronto, che permetterà ad entrambi di seppellire l’ascia di guerra. Lewis, dopo diverso tempo, cercherà di trovare gli indiani e riuscirà in tale impresa, abbracciando la sua amata Lillian.