DiMartedì, riassunto e sopiti puntata 9 giugno 2015 – Ieri sera su La 7 è andata in onda l’ultima puntata di questa stagione del programma DiMartedì, condotto dal giornalista Floris. Dopo l’apertura con il monologo satirico curato da Maurizio Crozza, si è iniziato a parlare di politica con gli ospiti in studio, tra cui c’è anche l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti. Il primo a parlare ieri sera è stato Enrico Letta, intervistato da Floris. Egli ha colto l’occasione per annunciare che continuerà sempre a fare politica ma ha preso ormai la decisione di lasciare il Parlamento. Si tratta di una decisione definitiva, dato che le dimissioni sono già state presentate alla Presidente della Camera Laura Boldrini.
Letta è stato chiamato a dare un suo parere sull’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed ha affermato che a suo giudizio Renzi non può essere considerato un usurpatore in quanto si trova al potere perché ha vinto le primarie e quindi in un certo senso è stato comunque il popolo a sceglierlo. Dopo una divertente imitazione di Maroni da parte di Maurizio Crozza, si è ripresa la discussione in studio e l’attenzione si è focalizzata direttamente su quanto sta accadendo nella Capitale. A Roma ieri è stata una giornata di proteste, con manifestazione da parte sia del Movimento Cinque Stelle che di Casapound, direttamente in Campidoglio. E se Crozza scherza con Marino chiedendogli se ci sia rimasto ancora qualcuno a piede libero nella Capitale, quest’ultimo ha detto di essere stato molto disponibile perché alla fine molti sono entrati ieri direttamente in aula, perlomeno tutti quelli che si poteva far entrare senza violare le norme della sicurezza.
Allo stesso tempo l’attuale sindaco di Roma ha voluto ricordare come anche alcuni suoi predecessori abbiano avuto problemi con la giustizia, come ad esempio Gianni Alemanno, indagato per mafia. Marino sostiene inoltre che solo con l’insediamento della sua giunta sia arrivata a Roma una certa legalità nella contabilità del Comune e dice che sull’affidabilità delle persone che lavorano per lui può mettere la mano sul fuoco. Il sindaco di Roma ha infine annunciato che all’Atac verranno assunti presto almeno 200 autisti e questo è un grande traguardo dal punto di vista della lotta alla disoccupazione. Per quanto riguarda i Rom, uno dei problemi che affliggono la città di Roma, Marino ha detto che da parte sua non può accettare l’illegalità ma deve combatterla. Riguardo a questo tema è intervenuto anche Matteo Salvini, il leader della Lega Nord. Salvini è stato molto duro come sempre nei confronti dei Rom, dicendo che alla fine è per il loro bene che non possono più essere lasciati a vivere nei campi. La priorità, ha continuato sempre Salvini, deve essere data agli esodati.
Anche gli italiani si trovano in situazioni di difficoltà e a loro deve essere data la priorità assoluta in questo momento. Stella, altro ospite della serata, ha acceso allora la discussione con Salvini, criticando le sue parole dure nei confronti dei Rom e facendogli notare che essi hanno subìto in passato anche i veri campi di concentramento, quindi occorre pesare bene le parole quando se ne parla. Salvini poi ha continuato a ribattere in tema di immigrazione clandestina, facendo notare che egli personalmente non ce l’ha con i profughi ma con chi entra in Italia in modo irregolare. Gli immigrati che sono in regola e che vengono nel nostro Paese con tutti i documenti sono sempre i benvenuti. Per passare ai problemi dell’Italia, ecco che si è parlato anche di disoccupazione. Landini ha fatto notare che in Italia c’è chi paga per farsi assumere perché in caso contrario il lavoro non si trova. Egli ha poi criticato duramente anche il Jobs Act, sostenendo che sia falso l’aumento degli occupati di cui tanto si sta vantando il governo.
A chi lo invita a fare politica in modo attivo Landini però risponde che non gli interessa di fare politica e candidarsi perché preferisce restare così come sta. Successivamente è stata data la parola anche all’Imprenditore Diego Della Valle, il quale ha fatto notare come in Italia i segnali di ripresa siano davvero pochi e lenti. Secondo Della Valle Renzi avrebbe all’inizio provato a cambiare il Paese ma non ci sarebbe riuscito perché alla fine avrebbe capito che la politica è complicata e avrebbe dunque deciso di seguire delle scorciatoie. Quel che è certo, ha continuato l’imprenditore, è che gli italiani sono stanchi della classe dirigente attuale e secondo lui sarebbe meglio tornare a votare subito dopo l’estate. Intanto si è tornati a parlare anche della corruzione a Roma e del business degli immigrati In collegamento c’era Roberto Fico del Movimento Cinque Stelle, secondo il quale si dovrebbe sciogliere il Comune di Roma per Mafia. Zanda del PD ha però difeso Marino, dicendo che è una persona onesta e deve restare al Comune di Roma.
Replica DiMartedì, puntata 9 giugno 2015: come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di DiMartedì trasmessa ieri, 9 giugno 2015, grazie al servizio di video streaming Rivedila7 proposto dal canale, cliccando qui.