Ieri sera Corrado Formigli ha condotto la prima puntata di questa nuova stagione di Piazzapulita, il programma di approfondimento giornalistico che va in onda ogni giovedì su La7. Ospiti di questa puntata dedicata all’emergenza immigrati, sono stati Anna Ascani del Partito Democratico, Claudio Borghi della Lega Nord, Mara Carfagna di Forza Italia, Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri, Alessandro Sallusti del Giornale, Gino Strada, fondatore di Emergency, Paolo Mieli, Presidente di RCS Libri, il fotografo Oliviero Toscani e Monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina. Corrado Formigli ha intervistato Gino Strada sul tema dell’immigrazione. Per lui la distinzione tra profughi di guerra e chi scappa da fame e carestia non fa molta differenza, perché guerra e fame di solito vanno sempre a braccetto. La battaglia politica in Italia ruota tutta intorno al profugo economico, ma si tratta solo di nomi secondo Gino Strada. Anche togliere alle persone la possibilità di vivere è come una guerra. Alessandro Sallusti ha detto che chi scappa dalle bombe deve essere accolto in Europa, anzi dovremmo essere noi ad andarli a prendere o sul posto o in punti cuscinetto.
Accadono invece queste cose drammatiche a causa dell’accoglienza indiscriminata fatta finora abbiamo saturato ogni possibilità di far entrare altre persone. L’inviata Valentina Petrini ha realizzato un reportage ai confini della Serbia, per mostrarci cosa sta accadendo. I militari arrivano addirittura a separare le famiglie Ivan, un profugo, ha raccontato ai microfoni di Piazzapulita di come abbia passato brutti momenti in Serbia e Macedonia e chiede alla Merkel e agli altri leader di aiutarli a salvarsi perché stanno scappando dalla guerra. Gino Strada ha detto di non essere pacifista ma contrario alla guerra in generale. Tutti cercano di capire come risolvere i conflitti, ma intanto vanno avanti. Basti prendere in considerazione la guerra in Afghanistan, che dura ormai da tanti anni quanti corrispondono al triplo della Seconda Guerra Mondiale. Ormai ci sono armi atomiche in giro e non sappiamo neanche a disposizione di chi. Forse avevano ragione alcuni grandi scienziati che dissero tanti anni fa che l’unica soluzione è quella di abolire la guerra così come tanto tempo fa si è abolita la schiavitù. Eppure l’Isis si espande, sembra qualcosa di diverso, ha detto Formigli. Strada allora ha fatto notare che anche i talebani erano dipinti come l’Isis tanto tempo fa e invece ora sono proprio loro a combatterla. Mieli riguardo a questo ha detto che tutte le guerre che si sono fatte in questi ultimi 14 anni hanno dato ragione a Gino Strada. Le guerre contro Saddam Hussein e contro Gheddafi hanno innescato tutti questi problemi. Forse dunque ha ragione strada che dice che la guerra non è la via giusta per combattere l’Isis.
Secondo Mieli l’Isis va combattuta con la pazienza, facendo venire fuori direttamente in quei Paesi degli arabi che combattano l’Isis. Sallusti però è intervenuto per far notare che a volte la guerra è necessaria. Del resto lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, perché senza guerra nessuno ci avrebbe liberato dal nazismo. Il male nella società ci sarà sempre. Il filo spinato che è stato messo ai confini dell’Europa è figlio della mentalità europea. La libera circolazione è limitata ai cittadini europei, ma non a tutti. Gino strada ha poi spiegato che in Libia stanno lavorando e hanno già fatto delle distribuzioni di medicinali, hanno parlato con molte persone e tra una settimana apriranno un ospedale. Riguardo alla situazione della Libia, abbiamo visto come stanno oggi le cose in un reportage di Francesca Mannocchi. Si è commentato dunque in studio in merito all’opportunità o meno di mandare via Gheddafi. Secondo Gentiloni non si può affermare che fosse meglio ai tempi della dittatura, però è evidente che l’intervento è stato sbagliato così come è stato fatto. Quello che si può fare ora è favorire la pace tra i libici, fissando un nuovo governo, e in effetti è proprio a questo che si sta lavorando. Per quanto riguarda la Siria, invece, sempre secondo Gentiloni occorre mandare via Assad e allo stesso tempo trovargli subito un’alternativa. Si deve evitare infatti che rimanga un vuoto politico come è accaduto in Libia. A seguire si è tornati ancora sulla comparazione dei problemi dei profughi con la questione della povertà in Italia. Secondo Di Maio per ridurre il conflitto sociale e favorire anche l’accoglienza degli immigrati, è necessario introdurre un reddito di cittadinanza che aiuti chi si trova in condizioni di difficoltà.
Dopo questa discussione è stata la volta di Monsignor Sigalini, che è stato chiamato in causa per commentare un servizio realizzato da un inviato che si è finto povero per dimostrare come la Chiesa reagisca con indifferenza. Sigalini però ha assunto un atteggiamento difensivo, spiegando che probabilmente era abbastanza evidente che si trattava di un finto povero ed è per questo che lo hanno mandato via. In ogni caso l’inviato che si fingeva povero ha trovato un alloggio a Tor Sapienza. Oliviero Toscani è poi intervenuto in favore dei migranti che scappano non dalla guerra ma dalla povertà. Non fa nessuna differenza da cosa si scappa, ha detto il fotografo, in ogni caso queste persone devono essere aiutate. Abbiamo poi visto come vengono accolti in Germania i profughi siriani e infine il caso di Mortara, dove il sindaco ha vietato agli immigrati di giocare a pallone.
Replica Piazzapulita, puntata 24 settembre 2015: ecco come vederla in video streaming – E possibile vedere o rivedere la puntata di Piazzapulita andata in onda ieri, 24 settembre 2015, grazie al servizio di video streaming Rivedila7 disponibile sul canale, cliccando qui.