Quarto Grado, puntata 24 aprile 2015 – Ieri sera a Quarto Grado si è tornati a parlare dei principali casi di cronaca nera che hanno scosso il nostro Paese: due di questi, in particolare, sono stati al centro del programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, quello dell’omicidio di Yara Gambirasio e quello della scomparsa di Guerrina Piscaglia (clicca qui per la replica della puntata in video streaming su Video Mediaset). La puntata di Quarto Grado del 24 aprile è iniziata con il caso di Yara Gambirasio e il suo presunto assassino, Massimo Giuseppe Bossetti. Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero hanno dato il via ad alcuni servizi riguardanti l’operaio di Mapello e, più precisamente, il suo arresto. Il programma ha trasmesso le immagini inedite contenute in alcuni filmati risalenti all’arresto dell’uomo. I filmati hanno mostrato polizia e carabinieri intenti ad arrestare Bossetti e quest’ultimo in preda ad una paralisi emotiva dopo quanto avvenuto. In studio erano presenti i due legali di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, i quali hanno espresso la loro disapprovazione per le modalità con cui è avvenuto il fermo. E’ stato trasmesso un ulteriore filmato, mai mostrato prima, in cui si vede l’uomo che arriva in questura, di fronte al comandante dei carabinieri. Successivamente, i conduttori hanno parlato dell’arresto di padre Graziano, il sacerdote accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia. L’inviato Remo Croci ha intervistato l’avvocato dell’uomo, Luca Fanfani, che ha descritto la prima notte del parroco in carcere, commentando la vicenda come una prova molto dura per padre Graziano. Finora il prete si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai giudici. E’ stata trasmessa, inoltre, un’intervista fatta da Remo Croci al sacerdote prima che quest’ultimo fosse arrestato. Nel filmato padre Graziano smentisce ogni suo possibile coinvolgimento sentimentale con la donna scomparsa da Ca’ Raffaello e si dichiara estraneo ai fatti. In ultimo, è stata mandata in onda una ricostruzione di un primo interrogatorio tra gli inquirenti e il sacerdote. Dopodiché, Quarto Grado ha trattato del caso di Lorys Stival e, più precisamente, delle immagini che, secondo la procura, mostrano il bambino rientrare a casa subito dopo essere uscito con la mamma, Veronica Panarello, e il fratellino. Secondo la difesa della donna, le immagini mostrate non sono riconducibili alla figura del bambino, in quanto delle minuziose analisi del filmato avrebbero dimostrato che la persona che si vede nelle immagini indossa abiti diversi da quelli di Lorys. In studio, l’avvocato Daniele Scrofani, legale di Davide Stival, padre del bambino ucciso, ha smentito tali dichiarazioni, sostenendo che un’altrettanto scrupolosa analisi dei suoi collaboratori non ha evidenziato differenze tra Lorys e la figura presente nel filmato. Inoltre, Scrofani, afferma che prima che la difesa facesse ricorso ai programmi di pulizia e contrasto delle immagini, la procura aveva già provveduto a servirsi di tutti i mezzi disponibili per analizzare le immagini, senza, tuttavia, riscontrare incongruenze o errori. Veronica Panarello è stata interrogata una nuovamente dalle 11.00 alle 17.00 e, in questo frangente di tempo, ha esternato dubbi su possibili responsabili della morte del figlio ed ha suggerito possibili piste alternative. L’avvocato della donna, Francesco Villardita, ha parlato con l’inviato Simone Toscano, dichiarando che Veronica stessa ha voluto parlare con gli inquirenti. Secondo alcune indiscrezioni, la donna avrebbe cambiato versione su alcuni tragitti percorsi la mattina dell’omicidio di Lorys ed ha chiesto di poter ritornare sui luoghi in cui era presente quella mattina per poter ricostruire il giusto percorso. Secondo la procura la morte del bambino risale alle 8.00/10.00 del mattino, mentre la difesa di Veronica colloca il decesso del bimbo tra le 12.00 e le 12.30. Si attende incidente probatorio sulle immagini riprese dalle telecamere per fare chiarezza sulla vicenda. Intanto Veronica fa sapere al marito Davide che, se non le crede, può chiedere tranquillamente il divorzio. Dopo il caso di Lorys, si torna a parlare del duplice omicidio dei giovani fidanzati di Pordenone, Trifone Ragone e Teresa Costanza. Finora la pista passionale è la più battuta, anche se non si escludono altre possibilità. Un servizio ha mostrato la possibile ricostruzione dell’omicidio, del quale nessuno si è accorto subito, nonostante diversi testimoni abbiano dichiarato di aver sentito degli spari. L’inviata Francesca Carollo ha dichiarato che sta girando un identikit del possibile omicida che gli inquirenti non considerano valido. L’unica notizia certa che la procura fa sapere è che si tratta di un omicidio che non ha niente a che fare con l’estero. Si torna di nuovo a parlare dell’omicidio di Yara Gambirasio e del DNA ritrovato sugli slip della ragazzina. Secondo gli esperti il DNA nucleare coinciderebbe perfettamente con quello di Massimo Bossetti, mentre quello mitocondriale sembrerebbe appartenere esclusivamente a Yara. Gli avvocati del presunto colpevole hanno dichiarato che la prova del DNA costituisce un indizio non preciso, mentre la procura la considera la prova regina. A proposito del DNA è stato presentato un convegno dal Justice Of Mind a cui hanno partecipato i maggiori esperti di genetica forense. Giorgio Sturlese Tosi si è recato sul luogo del convegno per raccogliere pareri e opinioi sul caso di Bossetti. Inoltre, la giornalista Ilaria Cavo ha intervistato via Skipe il dottor Peter Gill, che ha espresso la sua preoccupazione sulla mancata coincidenza dei due tipi di DNA, sostenendo che bisognerebbe effettuare un secondo test per verificare la veridicità della prova, cosa che non è più possibile fare a causa della piccola quantità di campioni rilevati. Tosi ha anche intervistato Marita Comi, moglie di Bossetti, la quale ha dichiarato, dopo aver visto le immagini dell’arresto del coniuge, di aver percepito l’enorme paura e il grande disorientamento dell’uomo. La puntata si è conclusa con la campagna IO DICO NO contro la violenza in famiglia. In studio erano presenti gli opinionisti Massimo Picozzi, Alessandro Meluzzi, Carmelo Abate, Luciano Garofano e, in collegamento da Roma, Barbara Palombelli.