SI RINNOVA LA TRADIZIONE CON IL PRESEPE VIVENTE DI AGLIATE 2024: COME SEGUIRLO IN DIRETTA VIDEO STREAMING
La pace e la speranza, due valori “arci-abusati” nei tempi nefasti che viviamo, sono da sempre al centro dell’esperienza cristiana viva rappresentata dal Presepe vivente di Agliate: collocato tradizionalmente nel giorno di Santo Stefano, anche oggi 26 dicembre 2024 dopo i festeggiamenti del Santo Natale si rinnova la 49esima edizione del presepe vivente organizzato dal movimento Comunione e Liberazione in Brianza, assieme alla comunità pastorale “Spirito Santo”.
All’interno della vasta tradizione italiana che segue le orme del primo storico presepe vivente nella Grotta di Greccio, voluto da San Francesco d’Assisi, il Presepe vivente di Agliate – frazione di Carate Brianza – vede riunirsi la comunità cristiana presso la Basilica cittadina dalle ore 15 del giorno di Santo Stefano. Sul sagrato (e poi all’interno) viene riproposta in modalità teatrale con personaggi reali le scene del Santo Natale: la Sacra Famiglia, i pastori e i Re Magi in adorazione, tutto per riportare alla memoria la centralità della pace di Cristo annunciata all’umanità intera nel corso dei secoli, dunque non solo “relegata” nel passato. Sarà possibile, oltre che partecipare in presenza per chi lo desidera (non ci sono biglietti né costi), seguire in diretta video streaming l’intera celebrazione del Presepe vivente di Agliate, dalle scene dell’Annunciazione fino all’Epifania: sul canale YouTube dell’associazione “Presepe di Agliate” e ovviamente sul portale web ufficiale.
Il Presepe Vivente di Agliate nasce dal lontano 1976, quando un gruppo di giovani che abitanti in Brianza rifletteva nei propri percorsi di fede giovanili sul mistero del Natale: non tanto un evento fisso nel passato, ma «la memoria di una Presenza che è entrata nella storia e si rinnova, nel quotidiano sgranarsi di istanti e di eventi che tessono il tempo dell’uomo». Nel tentativo di cercare una modalità “attuale” per comunicare quella verità che riaccade ogni Natale, i giovani appartenenti a Comunione e Liberazione di Don Luigi Giussani vollero rappresentare in maniera reale i momenti della Natività attraverso la gente del posto, attirando l’interesse delle comunità vicine e aprendo una felice tradizione che prosegue ormai da 49 anni consecutivamente nel pomeriggio di Santo Stefano.
IL NATALE E LA PACE DI GESÙ (NELLA SPERANZA DEL GIUBILEO): COME SARÀ IL PRESEPE VIVENTE AGLIATE IN BRIANZA
Come spiegano gli organizzatori del Presepe Vivente di Agliate in questo Natale 2024, la comunità di Comunione e Liberazione Brianza, nella prima scena che sarà rappresentata questo pomeriggio sul sagrato della Basilica di Agliate si fa piena memoria del messaggio di pace originato in un altro luogo sacro per i cattolici lombardi: la venerazione per la Madonna di Caravaggio, nello splendido Santuario situato vicino a Bergamo, nasce dall’apparizione della Vergine il 26 maggio 1432 ad una giovane contadina (Gianetta Varoli). Come poi riconobbe la Chiesa Cattolica nei decenni successivi, la Madonna apparve veramente invitando quella umile ragazza a testimoniare il messaggio di conversione a Dio (in un tempo in cui le guerre tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano erano continue e funeste) attraverso una miracolosa fonte d’acqua viva comparsa come simbolo di pace e di speranza.
Nel Giubileo 2025 appena inaugurato da Papa Francesco in Vaticano con l’Apertura della Porta Santa nella Messa di Natale, il centro di tutto è proprio quella speranza cristiana che all’origine già dà all’umanità la certezza della salvezza nella libera conversione al Cuore di Gesù: con il Presepe Vivente di Agliate dedicato alla speranza e alla pace si compie così l’ideale ponte tra i tempi bui che stiamo attraversando a livello internazionale (guerre e violenze non si sono fermate neanche a Natale, nonostante la tregua richiesta con forza da Papa Francesco) e il messaggio cristiano annunciato per il prossimo anno.
Dopo il riferimento alla Madonna di Caravaggio, il Presepe Vivente di Agliate 2024 vedrà il giro attorno alla Basilica con le consuete scene della Natività – dall’Annunciazione alla strage degli innocenti di Erode, fino ai Re Magi – che culminano ovviamente nella grotta di Betlemme per la nascita del Bambino Gesù, vero re nei cieli e in terra, «Colui che è in se stesso la pace», recuperando il titolo scelto dagli organizzatori del Presepe Vivente 2024, con riferimento a Benedetto XVI. Il compianto Papa Emerito nell’Angelus dell’ultima domenica di Avvento ebbe a dire che il Natale non è affatto una “favola per bambini”, ma è la piena risposta i Dio «al dramma dell’umanità in cerca di vera pace»; secondo Ratzinger, il Natale è il disegno di pace del Signore, è «Lui stesso che sarà la pace». Se si dà infinte un’occhiata al manifesto (nella foto qui sopra, ndr) si capisce perché l’associazione Presepe Vivente di Agliate ha scelto una maternità iconica all’interno di macerie ella guerra: è proprio quel Figlio di Dio che entra nel mondo, squarciato dalle violenze, per poterlo salvare incarnando in se stesso – come persona e divinità – la vera pace.