Questa sera parte su Italia Uno il nuovo talent Shark Tank, nel quale cinque imprenditori che nel corso della propria vita hanno ottenuto un grande successo, valuteranno delle proposte di investimento dei vari concorrenti. Tra gli affermarti imprenditori cè anche Gianluca Dettori, volto noto dellazienda DPixel. Si tratta di un personaggio molto carismatico che nel corso della propria carriera ha saputo sempre tirare fuori il meglio da ogni esperienza, anche se estremamente negativa. Infatti, presentandosi Dettori ha sottolineato come il motto che lo caratterizza sia: Tutto quello che non uccide fortifica.
ormai tutto pronto per l’esordio di Shark Tank, il nuovo programma di Italia 1 che vedrà un gruppo di manager giudicare la validità dei progetti sottoposti alla loro attenzione. Tra i cinque imprenditori che saranno chiamati a dare il loro parere, c’è anche Gianluca Dettori, fondatore e presidente di DPixel, una società che opera nel settore tecnologico e che ha in piedi una lunga serie di partnership, tra le quali Banzai, Vitaminic Seolab, Viamente e Sardex. Gianluca Dettori ha 47 anni e ormai da un ventennio si occupa di tutto ciò che gira intorno a Internet, dopo essersi laureato all’Università di Torino, in Economia.
Lo strumento da lui usato è proprio Dpixel, che ormai dal 2006 si occupa di scoprire e finanziare startup, grazie alla collaborazione di società ed enti istituzionali decisi a investire nell’innovazione. Dpixel opera lungo tutto lo stivale mediante Barcamper, un programma che provvede a selezionare squadre di imprenditori sul territorio. La sua attività è iniziata in Italia Online, una società del Gruppo Olivetti, per poi diventare General Manager di Lycos Bertelsmann in Italia, lanciando proprio da noi il primo motore di ricerca online a livello mondiale. Nel 1999 ha quindi fondato, insieme a Adriano Marconetto e Franco Gonella, Vitaminic, una piattaforma tesa a distribuire musica, all’interno della quale ha svolto la funzione di Ceo, portando la società ad essere quotata presso il Nuovo Mercato della Borsa.
Attualmente è impegnato nell’advisory board di Assolombarda, ove si occupa di equity crowdfunding, oltre a ricoprire l’incarico di advisor per la Commissione Europea per un progetto teso a finanziare acceleratori di startup sul territorio continentale. Scrive su tematiche relative alla rete per il Sole 24 Ore e Wired, oltre che sul suo blog personale. In una recente intervista ha spiegato il suo grande interesse per le startup innovative, dovuto proprio alla sua prima esperienza in Olivetti, quando molti dei suoi colleghi lasciarono la società per fondarne di nuove, spesso sotto l’egida della casa madre. Nella stessa intervista ha anche chiarito come la fondazione di Vitaminic sia il risultato del lavoro fatto ai tempi di Lycos, motore di ricerca per il quale Dettori si occupava della vendita di pubblicità collegata alle ricerche.
In questa veste scoprì che la parola più ricercata dagli utenti era mp3, ovvero quel formato con cui erano messi in rete i file musicali, traendone le conseguenze con il varo della sua piattaforma per la distribuzione dei brani. Proprio la genesi di Vitaminic, che è potuta partire grazie a un finanziamento concesso da Elserino Piol, ha poi convinto Dettori ad attivarsi a sua volta per mettere in condizione di partire progetti meritevoli, trasformandosi in venture capitalist. Una attività da lui definita come un investimento ad alto rischio, in settori ad elevata innovazione e che possono consentire una grande crescita.
Una attività diversa da quella che fa invece Banzai, altra società fondata da Dettori, che a sua volta acquista società per poi aggregarle nel maggiore gruppo indipendente operante in rete del nostro Paese. Una delle sue frasi preferite afferma che una buona idea affidata ad un manager mediocre non può riuscire, mentre un’idea mediocre gestita da un imprenditore di valore può invece decollare. Proprio pensando a questa frase, saranno probabilmente rilasciati i suoi giudizi in Shark Tank.