La televisione pubblica spagnola rinuncerà alla pubblicità a partire dai prossimi mesi e il governo prevede di compensare i minori introiti con contributi delle Tv private e dalle compagnie di telecomunicazioni: lo riferisce oggi la stampa spagnola.
Il nuovo modello di finanziamento illustrato negli ultimi giorni dalla vicepremier socialista Maria Teresa de la Vega in incontri con esponenti delle Tv commerciali, delle società di telecomunicazioni e con rappresentanti dei gruppi politici della Camera dei Deputati prevede che le televisioni private apporteranno dai 120 ai 140 milioni di euro.
Ciò avverrà grazie a una tassa del 3% sulle loro entrate annuali. Le aziende di telecomunicazione che offrono servizi audiovisivi (Telefonica, Vodafone, Orange e Ono) pagheranno una tassa del 0,9% che dovrebbe fruttare circa 300 milioni di euro. Le aziende si vedranno ricompensate dalla maggior raccolta pubblicitaria. Il nuovo sistema potrebbe entrare in vigore nel gennaio 2010.
Il premier, José Luis Rodriguez Zapatero, si era impegnato il mese scorso a introdurre un taglio drastico della pubblicità sulle due emittenti pubbliche, Tve1 e Tve2.
Lo stato apporterà circa 550 milioni come finanziamento per il servizio pubblico prestato da Rtve, mentre altri 240 milioni arriveranno dalla tassa sull’occupazione delle frequenze che pagano radio, televisioni e telecom. Lo stato impegnerà inoltre 100 milioni per coprire il vuoto di oltre 8 mila ore di trasmissioni lasciate libere ogni anno dalla pubblicità. In tutto il budget della televisione statale sarà di circa 1,3 miliardi di euro.