Strage di Firenze: a Pomeriggio 5 immagini shock. Con un video sulla strage di Firnze si è aperta la opuntata odierna di Pomeriggio 5. Barbara DUrso ha mandato in diretta su Canale 5 un video con lintervento delle forze dellordine che ha cercato di fermare luomo che aveva appena compiuto il folle gesto, che poi si è suicidato. Di seguito news sul delitto di Perugia, in cui ha perso la vita la studentessa inglese Meredith Kercher, un caso di bullismo e novità su Vanna Marchi. La puntata inizia dunque con la tragedia di Firenze, dove una sparatoria messa in piedi da un folle ha causato la morte di due senegalesi. I due facevano i venditori ambulanti, e mandavano i loro soldi a casa, privandosi di molte comodità pur di assolvere ai propri doveri Inviato da Firenze, Massimo Canino ragguaglia il pubblico sulle condizioni del terzo colpito: il ragazzo rimarrà sulla sedia a rotelle.
Aggiornamenti giungono dall’omicidio di Meredith: Raffaele Sollecito, ragazzo pugliese assolto dallaccusa di omicidio insieme allamericana Amanda Knox è stato intervistato mentre ritira la pergamena della sua laurea. Torna sulle prime pagine di cronaca cronaca il bullismo. Luca è stato un bambino felice fino all’età di 7 anni: ora è cieco e sulla sedia a rotelle, poichè, quando era in Svizzera, è stato picchiato brutalmente da un gruppo di coetanei. La Polizia Svizzera sostiene invece che il ragazzo sia stato ridotto cosi dal suo cane. La madre, ora tornata in Puglia, chiede giustizia.
Altra notizia di cronaca: vengono mostrate immagini dagli Stati uniti, dove una ragazza è stata bloccata e sparata con una pistola elettrica da 50000 Volts, rimanendo a terra per diversi minuti. L’amica tenta di avvicinarsi ed aiutarla, ma l’agente minaccia di sparare anche lei. Si parla poi di Vanna Marchi. La truffatrice è in regime di semilibertà, ed ha avuto uno sconto della pena. In una conferenza stampa di Lunedì chiarirà la sua posizione. La cassazione con sentenza definitiva ha rideterminato la condanna, considerando anche il fatto che la Marchi è in stato di salute precario. Per la figlia, inoltre, ulteriore sconto: le restano solo 4 mesi in carcere.
Come preannunciato, si approfondisce poi il caso di Gianluca Casseri, l’omicida di Firenze che ha freddato 2 Senegalesi per poi suicidarsi. Scrittore fantasy e sostenitore dei gruppi di estrema destra, l’uomo viveva con il suo stipendio da ragioniere. Il rapporto col fratello era nullo, e il diabete lo tormentava. In collegamento il senegalese Jean Leonard Touadì(PD), assieme al presidente della comunità Senegalese Ali Baba Faye. In studio, il presidente dell’associazione CasaPound, Daniela Santanchè ed un edicolante che, davanti al mercato, ha cercato di fermare l’omicida.
Prima del dibattito, l’inviato Massimo Canino fa il punto della situazione. Ancora non sono state date le autorizzazioni al rimpatrio delle salme, e il ferito ancora non sa che rimarrà paralitico.
L’edicolante racconta come egli abbia sentito le urla della folla e, quando ha capito che qualcuno era rimasto ucciso, pensando ad una rapina, si è messo davanti all’uomo per tentare di fermarlo. L’uomo gli ha solo consigliato, con molta calma, di togliersi dalla sua strada, perchè non era sua intezione uccidere lui, ma se fosse stato costretto lo averebbe fatto.
Giuseppe di Stefano di CasaPound, l’associazione di estrema destra in cui militava il killer, spiega che il pensiero dell’associazione è diverso e molto pacifico. Quelli che hanno scritto delle frasi di caratura razzista, spiegherà, sono solo ragazzi che non hanno il coraggio di uscire allo scoperto. Di Stefano imputa tutto alla malattia del killer e alla sua depressione. Tutti e due i fattori si sono incrociati in un mix micidiale.
Un video mostra l’assalto, avvenuto in notturna, alla sede di CasaPound. I disordini sarebbero stati causati solo da gente Italiana, come rivelerà la Polizia. Daniela Santanchè invita a non associare la destra alla violenza. Parla poi Jean Leonard del PD, che fa notare la matrice razzista dell’attentato, secondo lui inequivocabile. Parlano anche i vicini e i conoscenti. Alcuni affermano: “caschiamo dalle nuvole” . Di Stefano abbozza un tentativo di difesa dell’uomo, attribuendo la responsabilità anche ad un paese che non ha mai ascoltato lo stato di depressione in cui versava l’uomo. (continua alla pagina seguente)
Un amico dell’omicida-suicida, in un’intervista esclusiva, parla di lui. Lo definisce una persona sola che non si è fatta aiutare. Dice inoltre di averlo visto la sera prima non accorgendosi di nulla. Andando a perquisire il suo appartamento, la Polizia ha trovato un’altra stranezza: dei suoi fumetti, delle sue storie e delle sue passioni, non vi è traccia. Il computer è stato trovato inoltre privo di hard disk. Le ultime parole spettano poi ad Ali Baba e a Touadì: il primo incita alla non violenza, il secondo a perseguire la verità, parafrasando le frasi di Nelson Mandela.
Poi scorrono le immagini, molto forti, del suicidio dell’uomo nei parcheggi.
Conclude la prima parte la rubrica “la rivincita delle casalinghe”: Giuliana si vendica di Ivano, un marito “lavativo”. Un inviato chef farà preparare a quest’ultimo un pranzo natalizio coi fiocchi: cocktail di scampi, schiacciatina di gambero rosso e maccheroncelli con la gallinella. Seguirà quindi un severo assaggio.