Ultima puntata: è tornata Ilaria Evangelista. Ancora ombre su Donatella Grosso e Patrizia Rognoni. Chi l’ha visto? Ha concluso ieri sera un’ottima stagione con l’ultima puntata, in cui Federica Sciarelli e il suo team di giornalisti hanno dato gli ultimi aggiornamenti su casi di persone scomparse ancora irrisolti. Ma la diretta di Rai Tre è iniziata con una notizia positiva: in collegamento telefonico è intervenuta Ilaria Evangelista, la giovane ragazza scomparsa la settimana scorsa, la quale avverte tutti che il suo allontanamento da casa e dalla famiglia è avvenuto a causa della mancata tesi universitaria, comunque ha deciso di rientrare a casa, in quanto in quei pochi giorni del suo allontanamento ha potuto riflettere sul da farsi. Ma purtroppo ci sono persone che a casa non hanno ancora fatto ritorno e di cui non si hanno più notizie. Liviana Greoli, inviata di Chi l’ha visto, si trova a casa della famiglia di Vanessa: il padre è molto preoccupato riguardo la scomparsa della figlia, anche perché le autorità non gli danno notizie sugli sviluppi del caso, mentre il suo compagno Fabrizio sostiene che ogni ipotesi potrebbe essere valida, come quella dell’allontanamento volontario, visto che la sua auto è stata ritrovata nei pressi della stazione di Pescia. Viene quindi lanciato un servizio nel quale il padre sostiene che qualcuno potrebbe averle fatto del male, anche perché non ci sono notizie della figlia, come movimenti del suo conto bancario, mentre il compagno sostiene che la ragazza non aveva contatti con persone estranee, attraverso il pc e spiega che ultimamente, quando tornava dal lavoro, Vanessa sembrava alquanto nervosa, ma che questo gli passava dopo una mezz’ora, in quanto si sfogava, seppur in maniera veloce, con lui. Il servizio rende noto un fatto molto importante: Vanessa aveva chiesto un prestito di 15mila euro alla banca e questa somma di denaro era stata investita nell’agenzia, dal suo stipendio, inoltre, veniva trattenuta una cospicua somma per ripagare un suo grave errore: l’agenzia nella quale lavora, la “Bei Viaggi”, ha anche acquistato uno spazio in un giornale, nel quale viene appunto spiegata questa situazione, ma da quel momento in poi, le colleghe non parlano più con giornalisti o con la famiglia di Vanessa, mentre la titolare ed il marito, avvicinati dall’inviato, si comportano in una maniera scontrosa, col secondo che fa un gestaccio chiudendosi alle spalle la porta. Al rientro dallo studio, la madre spiega che la figlia aveva un appuntamento con persone per terminare le pratiche di un viaggio e che dal momento della pubblicazione di quell’articolo, le colleghe non si sono più fatte sentire, cercando quindi di spronare, tramite un appello, tutte queste persone a parlare qualora queste siano a conoscenza di fatti nascosti, anche perché con loro Vanessa aveva un ottimo rapporto. A Chi l’ha visto il caso di Laura, ragazza di diciassette anni scomparsa il 26 maggio scorso da una comunità di suore di Agrigento: nel servizio mandato in onda sua sorella Giovanna spiega che loro padre è un bracciante, la madre è di origini slave e che il padre si è separato dalla madre quando lei aveva nove anni, per poi stare insieme ad un’altra persona, la quale ha rovinato il rapporto tra lei ed il padre. La ragazza prosegue spiegando che anche Laura è andata via di casa all’età di tredici anni, dopo aver denunciato ripetutamente il padre e la compagna, andando appunto a vivere in quest’associazione di suore, dalla quale comunque scappava ripetutamente, per poi essere riaccompagnata dalla sorella: la ragazza spiega che si teneva in contatto con un’amica di Laura, la quale la informava di tutti i suoi movimenti, ma che ha telefonato un mese prima della scomparsa, scoprendo che Laura era scomparsa da un mese. Pochi giorni fa però, la sorella riesce a mettersi in contatto con Laura, la quale le dice che sta lavorando a Milano, per conto di una signora di origini siciliane, il ché porta Giovanna e la troupe del programma ad andare a trovarla, ma mentre sono in viaggio, Laura cambia completamente versione, dicendo di trovarsi a Lampedusa, lasciando parecchio perplessa Giovanna, la quale sostiene che questa donna sta soggiogando la sorella, cercando quindi di continuare le ricerche e di riuscire a liberarla da questa persona, poiché teme che possa accaderle qualcosa di male. Continua alla pagina seguente.
A Chi l’ha visto il caso di due donne scomparse, ovvero di Rita Pennetti e Patrizia Rognoni: alla prima viene dedicato un servizio, nel quale viene spiegato che la donna, inizia a lavorare nell’azienda di famiglia subito dopo il diploma e che li incontra la persona con la quale poi si sposerà, ma diversi anni dopo il matrimonio, la vita di Rita subisce diversi colpi duri, primo dei quali, il malore e la successiva morte della madre, alla quale Rita era molto affezionata, fatto che la porta alla depressione. Questo suo comportamento incrina ulteriormente il rapporto col marito, il quale decide di allontanarsi e di portarle via le figlie, poiché, a detta della sorella Alba, l’uomo era passato “dalle stelle alle stalle”, cosa che fa rimanere veramente male sia Rita che sua sorella Alba.
La donna, ormai trentatreenne inizia una relazione nel 2009 con Fabio, che conosce sin da bambina: la sorella dice che Fabio era molto presente nella vita di Rita, sopratutto dopo l’allontanamento del marito, spiegando che questo chiamava anche lei quando Rita non rispondeva al cellulare: la mattina della scomparsa, ovvero il sei settembre dello stesso anno, Fabio e Rita escono assieme, e la donna si reca in un negozio, per poi scomparire definitivamente, lasciando però la borsetta ed il cellulari in terra di fronte al negozio. Da quel momento sparisce anche Fabio, il quale sostiene di aver cercato la donna per un’ora con la sua auto, non avvisando i famigliari, in quanto pensava che Rita fosse tornata a casa. In studio, la sorella spiega che lei possiede quella borsetta, la quale risulta essere strappata, e che la stessa non è mai stata esaminata, sostenendo che anche il cellulare è in suo possesso e che lo ha tento acceso una settimana dalla scomparsa, attendendo che qualcuno chiamasse quel numero, ma invano: la sorella spiega anche che la sorella non si è allontanata volontariamente con un uomo dai capelli brizzolati, in quanto la prima testimonianza, ovvero quella di una bambina che aveva visto Rita viene smentita dalla madre, la quale la reputa una bugiarda, mentre quella dell’infermiera risulta essere completamente infondata, il che dovrebbe portare gli inquirenti a riaprire il caso.
Il secondo caso è quello di Patrizia Rognoni: nel servizio Enzo Iacchetti spiega che il comitato per la ricerca di Patrizia nasce il dodici di maggio, e che il 24 giugno sono state mandate raccomandate a diverse figure politiche, come il Presidente della Repubblica, ma che nessuna di queste ha risposto alle lettere. Il servizio spiega poi che la donna era separata dal marito e che il giorno della scomparsa, la donna sarebbe dovuta andare a prendere la figlia a scuola: vengono poi intervistate due amiche, la prima spiega che la casa di Patrizia era tutta illuminata dalle luci di casa, e che una volta entrata, la donna ha trovato la borsa della donna nella quale erano presenti sia i documenti che i soldi ed il telefono, una vicina di casa, invece, spiega che un’auto sospetta con all’interno due uomini era parcheggiata di fronte al cancello di Patrizia. Iacchetti conclude spiegando che non si arrenderà finché la verità non verrà a galla e che i magistrati dovrebbero rivolgersi a lui per essere indirizzati da coloro che secondo lui sanno qualcosa di Patrizia. Viene poi introdotto il caso di Emilia Bianchi, la quale è alla ricerca del fratello gemello: la donna spiega che lei venne adottata da subito dai suoi genitori, i quali dovettero rinunciare all’adozione del fratello a causa di una coppia di Napoli che stava facendo delle storie per poter adottare il bambino. La donna prosegue raccontando che lei venne a scoprire che fu adottata quando aveva nove anni, ma che questo non rovino il rapporto coi genitori adottivi, ma anzi, lo rinforzò ulteriormente, tant’è che lei andava a lavoro col padre per fargli compagnia, aggiungendo che i genitori non le hanno mai fatto mancare nulla, e che per ringraziarli, per i loro cinquant’anni di matrimonio, gli ha organizzato una grande festa, con partecipazioni e messa in chiesa, accompagnando il padre all’altare. La donna conclude il suo racconto dicendo che la sua vita è molto felice, ma che sente la necessità di conoscere suo fratello, e che se qualcuno si identifica con codesta storia, di non esitare a contattarla.
Vengono poi dati gli aggiornamenti sul caso di Donatella Grosso. Continua alla pagina seguente.
In studio i genitori di Donatella spiegano che il detective che hanno assoldato aveva interrogato Marco, fidanzato della ragazza, il quale sembrava parecchio teso, aggiungendo che grazie all’uomo, hanno scoperto che la lettera scritta dalla figlia, nella quale veniva detto che lei voleva andare a Parigi, venne scritta ed imbucata dallo stesso Marco; questo porta i genitori a dubitare fortemente sul ragazzo, concludendo il loro discorso ringraziando il programma e la procura di Pescara, aggiungendo che non si arrenderanno finché non sapranno che cosa sia accaduto alla loro figlia.
Prima dell’introduzione dell’ultimo caso, in collegamento telefonico ci è colui che avrebbe dovuto avere l’appuntamento con Vanessa la mattina della sua scomparsa: l’uomo spiega che la sera prima la moglie aveva contattato Vanessa per fissare l’appuntamento, e che la ragazza le aveva detto di presentarsi l’indomani mattina all’apertura dell’agenzia. I due si recano di fatto all’appuntamento, attendendo la ragazza, ma questa non arriva e la coppia, intorno alle nove e mezza decide di andarsene, in quanto doveva recarsi a lavoro: l’uomo afferma che conoscevano Vanessa da ben quindici anni, e che era sempre stata puntuale, e che questo ritardo li aveva preoccupati parecchio, tant’è che la sera hanno della ragazza, ottenendo una risposta negativa per quanto riguarda la sua presenza in agenzia, lasciando ancor più preoccupati i due, i quali hanno dovuto concludere le pratiche con un’altra ragazza. I famigliari, ancora in collegamento, ringraziano l’uomo per avergli fornito codeste informazioni preziose. Ultimo caso trattato dal programma risulta essere quello di Aurelio Brugnano, un uomo di sessanta quattro anni residente in Sicilia, scomparso il 24 giugno: l’uomo, proprietario di un’azienda che fornisce attrezzature farmaceutiche agli ospedali, la sera della scomparsa aveva salutato sua moglie e si era recato in un bar tabacchi, visto da un dipendente del distributore di benzina, il quale sostiene che l’uomo era abbastanza tranquillo e che aveva comprato una stecca d sigarette, dopo aver rifiutato un caffè offerto dallo stesso dipendente. L’auto dell’uomo, una Golf GT bianca, viene ritrovata nei pressi di Palermo coi finestrini aperti e secondo la sorella Aurelio potrebbe aver fatto un incontro fatale con qualcuno, il quale potrebbe avergli fatto del male, mentre i nipoti spiegano che hanno cercato in tutte le strade della città.
Al termine del programma, la conduttrice ringrazia lo staff e gli inviati del programma, dando appuntamento a settembre, spiegando che il servizio di segnalazioni del programma è ancora attivo.