Antonio Albanese, Sergio Rubini, il regista Giulio Manfredonia, il produttore Domenico Procacci e tutto il cast di Qualunquemente hanno presentato a Roma, nella cornice del Nuovo Cinema Sacher di Nanni Moretti, il film su Cetto La Qualunque.
Il personaggio di Cetto La Qualunque creato da Antonio Albanese negli ultimi tempi, anche grazie alla grande vetrina del programma di Fabio Fazio Che tempo che fa, ha conosciuto una grande popolarità: il suo pubblico è affezionato e fedele, e lo segue in televisione come in teatro. Incoraggiato da questo successo, Albanese si è convinto a dare a Cetto una seconda vita al cinema, come ha detto nella conferenza stampa romana del film il regista Giulio Manfredonia: Io e Antonio ci conosciamo da tanti anni, quindi sapevo che lui aveva in testa di fare questo film da un po’ di tempo, ne avevamo anche parlato qualche volta, e quando è arrivato con Piero (Guerrera) a una stesura della sceneggiatura che gli sembrava bella, mi ha fatto questo grande regalo chiamandomi e dicendomi che gli sarebbe piaciuto fare questo film insieme. Per me è stato un regalo sia perché lavorare con Antonio è un piacere, sia perché mi è sembrato un progetto molto originale e azzardato.
Lo stesso Albanese ha dichiarato come fosse forte in lui il desiderio di fare un film su La Qualunque: Il desiderio nasce soprattutto dalla voglia di raccontare il nostro paese. Io sono un figlio dell’immigrazione e sono stato segnato da mio padre, dai suoi ricordi, dal bisogno di lavorare, dalla disperazione di chi ha abbandonato la sua terra non per un capriccio culturale ma per bisogno, e sentivo, ormai da qualche anno, il bisogno di raccontare il nostro paese in questo modo. Con Cetto, nato ormai otto anni fa, è arrivato il bisogno di raccontare anche il suo territorio, la sua famiglia, gli amici, così è nata la sceneggiatura del film.
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Alla domanda se il film sia più amaro e, in un certo senso demoralizzante, piuttosto che comico, Albanese ha risposto: “Abbiamo tutti un nostro senso dell’ironia e per fortuna siamo tutti diversi. E’ una questione di gusti, di mentalità, di apertura, è una questione di condizionamenti e non. La comicità è meravigliosa per questo, perché ognuno può vedere il film dal suo punto di vista: io lo trovo comicissimo, è la cosa più comica che abbia mai fatto. Capisco questa osservazione, sento che la realtà è così, ma mi piace avere queste due facce che vanno insieme contemporaneamente. Il film è tutt’e due le cose, e sono molto orgoglioso di questo”.
Uno degli aspetti più interessanti del film è la campagna pubblicitaria non convenzionale, basata su finti manifesti elettorali esposti in tutte le città d’Italia di cui il produttore, Domenico Procacci, si è detto molto soddisfatto: “E’ la prima volta che la mia società realizza un film comico, e ci abbiamo lavorato con la stessa cura di sempre. Abbiamo creato da tempo una campagna particolare intorno al film, anche se nessuno poteva immaginare che i fatti reali di questi ultimi giorni avrebbero rispecchiato così da vicino il film. Non tutti i film si prestano ad un lavoro di promozione come quello che abbiamo fatto, ed è bello quando ci si impegna molto in questa fase. E’ stato un buon lavoro”.
Il film Qualunquemente esce venerdì 21 gennaio con 600 copie.
(Valentina Ariete)