Pomeriggio 5, riassunto puntata 4 aprile 2012 Nella prima parte di Pomeriggio 5 dedicata alla cronaca, Barbara d’Urso ha parlato di varie notizie, tra cui spiccano l’operazione di Emanuele Filiberto di Savoia (che ha avuto problemi di salute), il ritorno della minorenne Karelyn, scomparsa dopo una lite con sua madre e gli aggiornamenti sul caso di Roberta Ragusa e sull’omicidio di Antonia Bianco. Da Monturano (Fermo) è in collegamento Remo Croci, che racconta di una rapina in gioielleria: 3 persone, due uomini e una donna, sono entrati armati di pistole a salve picchiando il proprietario e legandolo. Non riuscendo ad aprire la cassaforte, i tre hanno fatto scattare l’allarme, che ha attirato il genitore del proprietario stesso. Mentre i tre si scagliavano sull’uomo anziano, il proprietario è riuscito, liberandosi del nastro adesivo, a impugnare la sua pistola scaricando sei colpi sul gruppo. Gli uomini sono riusciti a fuggire, ma la donna è stata ferita mortalmente da un colpo. Le condizioni del padre del proprietario non sono preoccupanti, a parte le ecchimosi presenti sul volto. Intervistato in un video (che viene mostrato nel servizio), il genitore ha raccontato l’accaduto. Sul caso di Roberta Ragusa, ci sono aggiornamenti: i due figli appena adolescenti della donna sono stati interrogati, ma ancora non si sanno le loro deposizioni. E poi spunta un sessantaduenne, di nome Antonio Fuvi, che dice di averla avvistata intorno al 20 di Febbraio. Federico Cortesi de “La Nazione” racconta meglio il fatto in collegamento telefonico: “L’uomo dice di averle dato un passaggio. Ma ci sono elementi che non tornano. Egli racconta infatti che la donna fumava, mentre Roberta non lo ha mai fatto. Le indagini nell’abitacolo sono state fatte, senza trovare tracce di Roberta. Pare che la polizia abbia trovato un coltello nella macchina, denunciandolo per porto abusivo di armi. La testimonianza non è attendibile e fa pensare a un megalomane”. Cambiando argomento, Emanuele Filiberto è stato operato stamattina per risolvere un problema che lo affligge da tempo: un tumore al setto nasale che gli ha dato problemi. La conduttrice racconta anche che l’operazione è andata a buon fine. Parlando di casi risolti, a buon fine è andata invece la scomparsa di Karelyn, adolescente straniera che era andata via la settimana scorsa(a questo punto per una fuga). La mamma Karina era giunta a fare un appello, tra le lacrime, che a quanto pare è stato ascoltato. Ora, tutte e due, mamma e figlia, sono in studio assieme. A parlare è Karelyn, che svela il mistero: la fuga era nata per cercare il suo vero padre, che, anche se lei non vuole parlarne, pare abbia abbandonato la madre alla sua nascita. La ragazza aveva dei risentimenti su alcune cose nascoste a lei in passato: era stato il suo modo di far pesare alla madre tali mancanze.
Poi, Karelyn racconta di essere stata accolta in una famiglia, che anche se ha nascosto la sua permanenza creando apprensione nella madre, in qualche modo l’ha protetta. Poi, andando avanti, Barbara parla della morte di Antonia Bianco, vittima di una stilettata al cuore con un ago, infertagli dal suo ex. Un video ripercorre la sua storia, e in studio ci sono Mariateresa Casciaro(madre della vittima) e Massimiliano Daniele Chiven(uno dei suoi due figli), Assunta Bianco(sua sorella), Daniela Santanché(Pdl), Maria Carmela Rozza del PD. Inoltre, è presente Gina Casarin(madre di Roberta Vanin, ragazza uccisa con 63 coltellate dal suo ex). Il figlio racconta della lite: “Quel giorno sono finiti una sull’altro, mentre una figlia di lui mi reggeva. Poi, quando è finito tutto, mia madre si è alzata e si è accasciata. Non è arrivata neanche in ospedale”. La sorella continua raccontando il rinvenimento del piccolo foro sull’ascella: “all’inizio si pensava ad un infarto, poi abbiamo notato questo puntino più piccolo di una monetina da due centesimi. E i dottori hanno capito che li, un oggetto appuntito e sottile era stato fatto entrare fino al cuore”. Poi, le immagini di un video indugiano su Gabriele, terzo ed ultimo figlio di cinque anni della vittima. Il vispo ragazzo viene mostrato mentre, tra l’energia tipica dei bambini della sua età, bacia una foto della madre, di cui gli è stato detto che è “volata in cielo”. Gina, con la voce rotta dalle lacrime, racconta della tremenda fine fatta dalla figlia, facendo un appello: “Quando il giudice ha emesso la sentenza, ha detto poche parole. E dire che era anche una donna”. A tale discorso si unisce la Santanché: “Ma questo giudice ce l’avrà una figlia? Come è possibile dare solo sedici anni?”. Poi, parla la Rozza: “Siamo un paese di maschilisti, se pensiamo che la legge sullo stalking abbiamo dovuto lottare fino al 2009 per approvarla, ci rispondiamo da soli”. E la Santanché conclude il discorso: “Deve essere istituito il reato di femminicidio”.