Wild Oltrenatura, riassunto puntata 4 aprile 2012 – II prologo della puntata di Wild Oltrenatura di questa settimana è dedicato interamente al tema della natura selvaggia. Ne sono protagonisti animali il cui habitat è stato in qualche modo invaso dall’uomo. Il primo filmato, presentato dalla conduttrice Fiammetta Cicogna, mostra un agguato mortale di un coccodrillo marino, capace di stare in apnea per ben 2 ore modificando il funzionamento del cuore. E’ come se tutto il sangue venisse pompato verso il cervello mentre il cuore si blocca momentaneamente. Questa sua capacità gli permette di attendere il momento adatto per attaccare la preda. Il mal capitato viene afferrato dalle possenti fauci e trasportato sott’acqua, con una morsa che risulta quasi sempre mortale. Nell’episodio successivo un gruppo di uomini nella savana fanno l’incontro con un elefantino che era rimasto intrappolato tra i fanghi di una pozzanghera, barcollava ed era come se perdesse l’equilibrio. La scena ripercorre il salvataggio e mostra una reazione davvero strana: il piccolo elefante sembra cercare cure materne dalla jeep dei suoi salvatori. La carrellata di Wild sugli animali viene interrotta da un servizio che riprende le cadute estreme sugli sci. Appassionati di sci che si lanciano a velocità proibitive da vaste discese di neve e che cadono rovinosamente. Si ritorna agli animali selvaggi e agli incontri con l’uomo, quella che segue è l’esperienza in mare di un campione di pesca e un Marlin enorme. Il pescatore e i suoi amici si trovano sull’imbarcazione da cui il protagonista lancia la propria lenza. Un Marlin gigantesco abbocca all’amo. E’ una lotta tra l’uomo e l’animale che finisce con un duro colpo per l’uomo, che distrattosi finisce in mare, riportando una serie di ferite; il Marlin invece è libero, ma il campione di pesca dal giorno dopo è già sulle sue tracce. Dal mare alla terra ferma, le disavventure di un gruppo di scout che si ritrovano dentro il campo un orso affamato che li aggredisce. L’attacco è davvero famelico, l’orso aggredisce due scout dentro la tenda, le ferite riportate sono parecchie ma per fortuna i soccorsi arrivano in tempo. Un toro e la sua furia devastante i protagonisti del servizio successivo. Un torero ancora inesperto diventa la vittima di un toro.
Il torero si appresta a fare la “porta gaiola” una figura che dentro l’arena potrebbe costare cara: il torero, infatti, svolge in ginocchio il volteggio del drappo. In questo caso il torero è salvo con parecchi punti di sutura. Sfidanti involontarie, di questo servizio, sono 80.000 api che sfuggono dalle arnie in cui si trovano per via di un incidente occorso all’apicoltore mentre guidava il camion. Andando fuori strada, il camion con il carico di arnie si ribalta parzialmente, imprigionando al suo interno l’uomo che verrà soccorso dopo poche ore e che nel frattempo si è beccato centinaia di punture di api. Solo un dito il costo della poca avvedutezza di un addestratore di alligatori, che sotto lo sguardo ignaro di alcuni spettatori perde il controllo sull’animale che deve mostrare al pubblico. Il caimano gli trancia un dito, e da quel giorno verrà chiamato “digit”. E’ il momento di scoprire tutti i segreti della rana pomodoro, il piccolo anfibio si ciba di piccoli invertebrati, il suo colore mette in guardia i possibili predatori su una caratteristica insolita: la rana pomodoro sviluppa una sostanza appiccicosa e chi la mette in bocca rischia di trovarsi la bocca impastata e inutilizzabile per giorni. Wild ci ha abituati alle sfide di sopravvivenza, e questa volta Fiammetta Cicogna deve sopravvivere in un’isola vulcanica dove viene lasciata da sola con il cameraman, naturalmente, senza cibo né acqua, con lo scopo di raggiungere il villaggio che si trova al di là del vulcano. Mangia un granchio e beve tagliando una pala di fico d’india, che contiene molta acqua e sali minerali. Si orienta nella notte con le stelle e dorme raggomitolata per non disperdere calore. All’alba è di nuovo in cammino e dopo aver affrontato una parete rocciosa, giunge a destinazione. Il prossimo servizio mozzafiato è quello dell’uomo uccello: una tuta studiata per volare con delle aperture laterali permettono a questo atleta di volare sulle cime del monte Cervino come un novello Icaro. Emozionato e soddisfatto della sua perfomance, l’atleta descrive le sensazioni provate.