Questa sera va in onda lintervista a Mario Balotelli, lattaccante rossonero, su Italia 1 per il programma Le iene show alle ore 21.25. Durante lincontro, come al solito informale e scherzoso, sono state toccate varie fasi della vita del campione cresciuto nella provincia di Brescia, dalle notizie di gossip che lo riguardano, alla sua vita calcistica e professionale. Prima che lintervista abbia inizio la iena Laura Gauthier, rompe il ghiaccio mostrando al 22enne il filmato di un ragazzo che sembra stia cercando di organizzare falsi scoop da vendere ai giornali, proprio ai danni del bomber del Milan.
Cosa ne pensi di questo filmato? Cè certa gente che veramente nella vita non sa come guadagnare i soldi e allora se ne approfitta. Perché comunque il gossip ci sta, però quello che fa questo ragazzo non dico sia criminalità, ma quasi.
Quante storie si inventano su di te? Tante, troppe.
Dal gossip si passa direttamente senza troppi giri di parole al recente passato in cui militava nel Mancheseter City di Mancini.
Sei venuto alle mani con i tifosi del Manchester United? No.
vero che hai tirato delle freccette ai ragazzi delle giovanili del Manchester City? Vero, afferma Super Mario ridendo sotto i baffi. Seguono alcune domande allombra delle dicerie per le quali Balotelli era solito indossare calzettoni rossoneri agli allenamenti nel periodo in cui giocava allInter. Risposta negativa e sorride di gusto: erano solo voci di corridoio. Quello che viene subito allocchio è unapparente timidezza celata da sorrisi trattenuti a forza, ma subito smentita quando la iena chiede:
vero che hai ordinato una statua di bronzo che ti ritrae da metterti in casa? Vero. Evviva la sincerità. Dal gossip, alle voci di corridoio fino ad arrivare al rapporto con i suoi ex allenatori Mourinho e Mancini, il centravanti non si risparmia niente e rivela tutto senza far mistero su nulla e senza nascondere la sua ammirazione sincera per calciatori protagonisti della scena internazionale e italiana.
Mancini lo senti ancora? Raramente.
Vi siete riappacificati? Sì.
Mancini o Mourinho? A livello umano Mancini, a livello calcistico Mourinho.
Tre giocatori che ammiri? Messi, Ronaldo e Ibrahimovic.
Tre giocatori che sono più forti di te? Messi, Ronaldo e Ibrahimovic.
Ma Mario pensa anche al pallone doro e quando la iena gli chiede il motivo per il quale non lha ancora vinto, lui risponde che è colpa sua. Non centrano gli altri è solamente una sua mancanza per carenza di forza di volontà. Il suo carattere estroverso che lo rende protagonista, più di quanto lui non vorrebbe, delle cronache inglesi ieri e italiane oggi.
Non potevano mancare poi delle frecciate sul mondiale che si terrà lanno prossimo in Brasile. Quale il compagno ideale di reparto alla luce dellaut aut che vige nel reparto offensivo rossonero e che potrebbe ripresentarsi alla corte di mister Prandelli:
“Ci sarai in Brasile l’anno prossimo?” “Speriamo”.
“Titolare?” “Speriamo”.
“Con chi in attacco?” “Uno è quello che gioca con me nel Milan. Gli altri vanno bene tutti”.
“Pazzini?” “Può anche essere Pazzini” afferma Balotelli, ma quello che viene in mente è un’altra cosa: tana per Mario, era fin troppo evidente che stesse pensando al El Shaarawy. L’affinità col faraone è maggiore poiché sono praticamente coetanei, solo due anni di differenza. L’intervista prosegue con la rivelazione di un tabu che risale alla gloriosa annata dell’Inter sotto la gestione Mourinho, in cui Mario non contento per lo spazio offertogli dal tecnico (un certo Eto’o era titolare quasi inamovibile dell’attacco), sembrava remare contro il gruppo ed essere poco contento nonostante i tre titoli conquistati in un anno.
“Senti ancora qualcuno dell’Inter?” “Dell’Inter di adesso no. Qualche volta sento Materazzi o Sneijder”.
“Ci sono dei trascorsi però tra te e Materazzi” “No, Marco mi è sempre stato vicino. Non sono mai successe le cose gravi che sono state dette”.
“Sui giornali si è letto che ti ha tirato un pugno…” “No. A parte che non ce la fa” dice ridendo.
E infine, la iena Laura Gauthier stuzzica il campione sul risultato finale del derby di qualche settimana fa:
“E’ stato più bravo Handanovic o più scarso tu?” “In due occasioni scarso io, in due molto bravo lui”.