Stasera su Rete 4 va in onda il film Il bambino con il pigiama a righe, dedicato al ricordo della Shoah. Siamo a Berlino negli anni Quaranta e Bruno è un bambino di otto anni con larghi occhi chiari e una passione sconfinata per i romanzi davventura. Il padre è un ufficiale nazista che viene promosso e trasferito con la famiglia in campagna. La nuova residenza è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica l’eliminazione sistematica degli ebrei. Lincontro con un bambino ebreo, schiavo insieme ad altri nel cortile della sua villa gli cambierà completamente la vita. Ecco il trailer del film
Nel film Il bambino con il pigiama a righe, in onda questa sera su Rete 4 in occasione delle giornata della memoria, assisteremo a qualcosa di sconvolgente. Di tutte le cose che ci fanno orrore della Shoah cè sicuramente la spietatezza con cui sono stati uccisi milioni di bambini innocenti. Proprio il confronto tra un bambino ebreo ed uno tedesco è al centro di questa lodevole pellicola. Bruno, figlio di un ufficiale nazista, farà amicizia con Shmuel e faticherà a capire la logica dello sterminio. Il bambino comincerà a porsi migliaia di domande: Perché il suo amichetto è al di là del filo spinato?, Perché è rinchiuso? Perché è così magro? Che cosa lo rende inferiore?. Ecco il video della scena dei due bambini a confronto:
Il bambino con il pigiama a righe è un film del 2008 tratto dall’omonimo romanzo scritto da John Boyle. La sceneggiatura e la regia sono, invece, affidate al britannico Mark Herman. Il film tratta della Shoah, l’olocausto degli ebrei, ed andrà in onda su Rete 4 stasera, giornata dedicata, appunto, alla memoria. Vediamo la trama. Il film si svolge a Berlino negli anni Quaranta. Il protagonista è Bruno (interpretato da Asa Butterfield), un bambino di appena otto anni. Le sue caratteristiche principali sono i grandi occhi azzurri, profondi ed espressivi, ed un’enorme passione per l’avventura che appaga leggendo numerosi libri e creandone di propri con i suoi compagni di scuola. Tra gli amici più intimi di Bruno c’è Leon (i cui panni sono indossati da Zac Mattoon O’Brien), che nel libro in realtà si chiama Daniel. Ralf, il padre di Bruno (interpretato da David Thewlis) è un ufficiale nazista che, grazie ai meriti ottenuti sul campo, ottiene una promozione e si trasferisce in prossimità di un campo di concentramento. Ad accompagnarlo c’è tutta la famiglia, che oltre a lui e Bruno è composta anche dalla moglie, Elsa (interpretata da Vera Farmiga), la figlia Gretel (Amber Beattie), la nonna (interpretata da Sheila Hancock) e il nonno (Richard Johnson). Ovviamente, nel campo di concentramento vicino casa vengono eliminati sistematicamente gli ebrei costretti a risiederci. Per questo motivo Ralf ed Elsa non permettono a Bruno di uscire di casa. Costretto a non allontanarsi dalla villa di famiglia, Bruno si sente spesso solo e triste, soprattutto perché non può appagare lo spirito d’avventura che lo contraddistingue. Un giorno, però, per ingannare la noia decide di costruirsi un’altalena. Essendo solo un bambino, è prevedibile che l’altalena creata non sia sicura, di fatti mentre ci gioca questa cede e Bruno ha un lieve incidente. Viene però tempestivamente soccorso da un servo della casa, Pawel (interpretato da David Hayman).
Stanco di restarsene in giardino, approfittando dell’assenza di entrambi i genitori, si allontana dalla villa ed inizia ad esplorare il bosco. Dopo poco si imbatterà nel campo di concentramento e conoscerà un altro bambino: Shmuel (interpretato da Jack Scanlon). E’ proprio lui il bambino con il pigiama a righe, classica divisa che gli ebrei erano costretti ad indossare nei campi di concentramento. Sul momento Bruno non comprende la situazione e non capisce l’utilità del filo spinato che circonda tutto il campo. Bruno instaurerà una profonda amicizia con il piccolo Shmuel, bisognoso di affetto ed attenzioni e, come tutti i bambini, voglioso di giocare e di divertirsi. Come è prevedibile, la famiglia di Bruno è estremamente contraria a questa amicizia. La madre Elsa è molto preoccupata per i risvolti che questa unione può prendere e il padre Ralf è assolutamente contrario. Non bisogna dimenticare, infatti, che è un ufficiale nazista e pertanto profondamente convinto dell’inferiorità degli ebrei e del bisogno di tenerli lontani. Anche il tutore di Bruno, Herr Liszt (interpretato da Jim Norton) si applica con tutte le forze per impedirgli di allontanarsi da casa e di frequentare Shmuel ed i confini del campo di concentramento. Nonostante Bruno abbia tutti contro, continuerà a vedere il proprio amico e, con il passare del tempo, sarà sempre più convinto dell’insensatezza delle opinioni degli adulti che lo circondano.