L’ultima puntata dei knockout di The Voice of Italy 2 ha lasciato un pò l’amaro in bocca ai fan del talent di Raidue. Le polemiche sui social non si placano e tutte, o quasi, riguardano soprattutto il passaggio di Esther Oluloro ai live nonostante l’interpretazione non proprio al top di ieri sera. Le doti interpretative della bella nigeriana non sono fuori discussione per alcuni e il suo passaggio alla fase successiva ha fatto adirare e non poco i fan di The Voice. Molti fan, però, appoggiano la cantante e nonostante tutto continuano a sostenerla con affetto, proprio a loro si rivolge Esther che torna a dire la sua sul suo profilo Facebook ufficiale scrivendo: my beautiful people grazie davvero di tutto io ho ancora tantissimo dentro di me devo solo lavorare su l’emozione e vedrete ieri sera è stata una prova davvero durissima ma io nella mia vita non ho mai mollato e non comincio di certo ora! grazie davvero di cuore!!! siete tutti in my heart! bless u
Nella puntata di mercoledì 30 aprile 2014 della trasmissione The Voice Of Italy 2014 condotta da Federico Russo e che vede come grandi protagonisti nelle vesti di coach anche grandi personaggi della musica italiana come Raffaella Carrà, Noemi, Piero Pelù e J-Ax, va di scena un appuntamento caratterizzato dalla fase di knockout. Dopo alcune frasi di circostanza di entra immediatamente in nel merito della gara con i primi a contendersi un posto nella fase successiva dei live che sono Andrea Veschini che propone un grande successo dei Police come Message in a bottle, e Stefano Corona nella celeberrima canzone dei The White Stripes, Seven Nation Army. Le esibizioni sono entrambe molto buone ma la scelta spetta a Noemi che decide di premiare quella di Stefano Corona rimarcando come la sua voce in falsetto sia una caratteristica davvero apprezzabile. Si passa immediatamente al secondo duello della serata che riguarda il team di J-Ax con la discesa in campo di Giusy Scarpato che si presenta al pubblico e soprattutto al proprio coach con un noto pezzo della cantante romana Gorgia, Il mio giorno migliore. A contendere il passaggio del turno cè Carolina Russi che invece ha deciso di esibirsi nel pezzo dei The Animals, House Of The Rising Sun. Lo scontro è molto equilibrato con entrambe le contendenti che mostrano di essere effettivamente molto brave come del resto testimonia il fatto che J-Ax si prenda qualche istante in più per decidere a chi consentire di continuare il proprio sogno di vittoria. Alla fine viene premiata Carolina Russi che ricordiamo essere la figlia di Anna Pettinelli. Una decisione che viene giustificata da una maggiore pulizia durante lesibizione. ora di scendere sul palco per il primo confronto relativo al team di Piero Pelù con Nadia Marino che se la vede con Esther Oluloro. Nadia Marino gareggia interpretando un grandissimo successo dei Guns NRoses come Sweet Child OMine mentre Esther si esibisce nel brano Così celeste di Zucchero Fornaciari. Si tratta di due pezzi molto differenti anche e soprattutto per il genere musicale di cui fanno parte. Nonostante Piero Pelù abbia maggiore propensione verso il primo pezzo decide di permettere il passaggio ai live a Esther anche se le sottolinea qualche piccola incertezza palesata soprattutto nella parte iniziale della propria esibizione che tuttavia ha mostrato un crescendo anche sotto il profilo della consapevolezza dei propri mezzi. Conclude questo primo giro di confronti il team di Raffaella Carrà con Tommaso Pini che propone ai telespettatori una versione molto personale del pezzo degli Eurythimcs, Sweet Dreams, mentre Sasha Susino ha voluto presentarsi con la canzone di Giorgia, Nessun dolore. La Carrà dopo aver ascoltato attentamente le esibizioni dei due contendenti, rimarca la propria volontà di concedere il pass a Tommaso Pini. Si ricomincia questa volta dal team di J-Ax che vede scontrarsi Valerio Jovine che si esibisce nel pezzo di Stevie Wonder, Isnt she lovely rivisitato in chiave reggae e Andrea Ori che invece ha deciso di giocarsi le proprie chance di continuare in questa avventura musicale, dando un tono decisamente più rock al successo dei Creedence Clearwater Revival, Have You Ever Seen The Rain. J-Ax dopo una breve riflessione nel corso della quale dipinge i punti di forza di entrambi contendenti, decidere di lanciare al turno successivo Valerio Jovine che ricordiamo essere uno dei componenti della storica band napoletane I 99 Posse. Torna sul palco il team Noemi che questa volta schiera da un lato Yvonne Tocci che interpreta il brano Lamore si odia e Andrea Manchiero che invece ha deciso di convogliare i propri sforzi e le proprie speranze di successo nella canzone The Scientist dei Coldplay. Noemi sceglie Manchiero non trovando però lapprovazione del pubblico presente. Per il team Pelù ci sono in gara Claudia Megrè che canta un successo di qualche anno fa di Anouk, Nobodys Wife, e Valeria Marchetti che invece ha deciso di puntare su Il mare di inverno scritta da Enrico Ruggeri e portata al successo da Loredana Bertè. Piero Pelù in un clima ostile con tanto di fischi, rende nota la decisione di proseguire nella corsa verso il trionfo con Claudia Megrè rimarcando come abbia avuto modo di ascoltare qualche cosa scritta da questultima e che pare averlo decisamente impressionato. Anche J-Ax non è contento delleliminazione di Valeria Marchetti che ricordiamo era nel suo team prima delle Battle. Si chiude il sipario per il team di Raffaella Carrà per la quale ci sono Nancy Sardiello che canta Lady Marmalade di Christina Aguilera e Giuseppe Maggioni che invece si propone con Follow me dei Muse. La Carrà dopo un certo lasso di tempo spesa a pensare alle performance dei due, decide che a completare il proprio team per la battaglia dei live sarà Giuseppe Maggioni. Le squadre di Pelù e della Carrà sono state completate mentre resta da assegnare un posto per quelle di Noemi e J-Ax. Questultimo decide di inserire Dylan Magon che canta I Will Survive dei Cake preferendolo a Pietro Napolano che invece aveva tentato di avere la meglio con Hold On Were Going Home di Drake. Nel team di Noemi, lultimo posto riesce ad ottenerlo Giorgia Pino che ha interpretato Tra le nuvole e le lenzuola dei Negramaro, battendo così sul filo di lana Paola Bivona che invece si è cimentata con scarsa fortuna nel pezzo di Bjork, Its oh so quiet.
Dopo la puntata di The Voice of Italy 2014 andata in scena ieri sera, mercoledì 30 aprile 2014, ogni team ha i cinque finalisti che correranno per il titolo. I talenti di Piero Pelù sono Daria Biancardi, Giulia Dagani, Claudia Megrè, Esther Oluloro e Giacomo Voli, mentre quelli di Raffaella Carrà sono Federica Buda, Giuseppe Maggioni, Francesco Marotta, Luna Palumbo e Tommaso Pini. J-Ax potrà contare su Debby Lou, Valerio Jovine, Dylan Magon, Carolina Russi e Suor Cristina Scuccia, mentre i cinque finalisti di Noemi sono Gianna Chillà, Stefano Corona, Gianmarco Dottori, Andrea Manchiero e Giorgia Pino. Tanti i fan che si sono fatti sentire sulla pagina Facebook della trasmissione: Spero che vinca Giacomo! Ha una voce fantastica ed esplosiva… Secondo me The Voice è lui, recita il commento che ha raccolto il maggior numero di mi piace. Sono molti i talenti rimasti in gara… Ma Esther…. Dalla prima volta mi ha stregato!! davvero magica!!, scrive unaltra ragazza. Pelù ha il miglior team. Daria e Esther sono due potenze assolute, con Giacomo in giro per gli altri non c’è storia… Altri in altri team che apprezzo sono Federica Buda, Stefano e Luna… Ma visti i primi tre non c’è gara…, si legge ancora sul social network, dove un altro fan scrive che “meritano di vincere i rispettivi team Giacomo, Luna, Dylan e Stefano”.
Si sono chiusi i Knockout di The Voice of Italy 2014, ed i team dei coach finalmente sono completi. E’ stata una serata di grande battaglie con i coach che sono stati costretti a scelte difficili che spesso gli hanno portato a scegliere tra grandi talenti che avrebbero meritato di accedere ai live. I team ora sono completei ed ancora più rappresentativi del carisma e lo stile musicale dei singoli coach e spaziano dal pop, al rock al ‘black & soul’ per finire con il rap: Piero Pelù – Daria Biancardi, Giulia Dagani – Giuliètte, Claudia Megrè, Esther Oluloro e Giacomo Voli – Joker; Raffaella Carrà – Federica Buda singer., Giuseppe Maggioni Official, Francesco Marotta, Luna Palumbo e Tommaso Pini Official; J-Ax – Debby Lou, Valerio Jovine, Dylan Magon Diamante, Carolina Russi e Suor Cristina Scuccia; Noemi – Gianna Chillà, Stefano Corona Fans Club, Gianmarco Dottori, Andrea Manchiero e Giorgia Pino.
Delusione per chi si aspettava grandi cose da Andrea Veschini (voto 5) che se fino ad adesso si è dimostrato molto a suo agio sul palco questa sera è stato un pò anonimo, anonimo in confronto a Stefano Corona che con il suo atteggiamento estroverso e la sua voce dai suoni interessanti e ben controllata soprattutto nei falsetti ha fatto grandi cose. La vittoria va proprio a Stefano, voto 9 per la sua originalità e la sua voce che lo rendono “inconfondibile”.
Imprecisioni in entrambe le esibizioni ma questa sera il motto è Originalità e subito abbiamo capito che Carolina Russi (voto 8) e il suo timbro graffiato e soul avrebbe conquistato il live. Voce importante quella d Giusy Scarpato ma un pò anomina (voto 6) per lei che torna a casa ma senza lacrime. Vince Tommaso
Una sfida davvero senza chance per Nadia Marino con la sua grande voce ma la poco originalità (voto 7) si scontra con il gigante di questa edizione, ovvero Esther Oluloro, sicuramente una delle finaliste. Lei graffia, interpreta entrando nel midollo e anche se gli errori non sono mancati, è inutile dire che la sua originalità è al top, un bel 9 per lei che va ai live.
Tommaso Pini, è lui la “voice” di Raffaella Carrà e non avevamo dubbi che Sasha Susino sarebbe stata carne da macello. Due voci diverse, due modi diversi di vedere la vita e “la musica”. Sasha (voto 7) da il meglio di sè ma la voce non fa iimpazzire la Carrà che opta per un Tommaso sopra le righe, quasi “posseduto”, ma sempre originale e dalla voce mitica, voto 8 a lui che ha rischiato grosso ma ha portato a casa il sì del nostro caschetto d’oro.
Scontro tra rock e reggae per il team J Ax, ma il risultato è già scritto. Chiamatela storia, chiamatela “raccomandazione”, fatto sta che Valerio Iovine (voto 6) porta sul palco il Reggae mischiandolo ad altri generi senza paura ma senza fare un grande effetto. L’unica sua dote? la dolcezza. E’ lui che passa ai live a discapito del bravissimo Andrea che, pur sembrando una comparsa di Breaking Bad (cit.), ha un gusto musicale importante e una personalità che accompagnano una voce rock che ti colpisce nel profondo. Voto 8 per lui sperando in futuro di sentirne ancora parlare.
Capelli rossi e lentiggini, una voce calda e suadente per Yvonne Tocci (voto 7) che ha portato sul palco un successo di Noemi senza scadere nella caricatura, la giovane ha tutte le carte in regola per farsi notare ma forse questo non è il suo momento. Graffio, energia e tanta malinconia nell’interpretazione per Andrea Manchiero che vince ma non convince, il muro tra lui e il pubblico rimane alto, speriamo che ai live vada meglio, voto 7 per lui, un incoraggiamento.
Borchie, giacchino di pelle, siamo all’ultimo scontro per il team Pelù. Due ragazze, due voci e due personalità diverse. Sono Claudia Megrè (5) e Valeria Marchetti (7), la prima fa un rock puro con molte sbavature, mentre la seconda fa una sua versione di “Mare d’inverno”che è stata molto personale senza aver paura, e questo colpisce sia J Ax che Noemi. E’ proprio Claudia, per una misura infinitesimale, che va ai live tra i fischi del pubblico. Svista del toscano?
Il Burlesque è di scena a The Voice. Datele una coppa di champagne e mille bollicine, e Nancy Sardiello (voto 8) diventa la nostrana Dita Von Teese. La sua voce passionale e le sue movenze ci incollano allo schermo e ci “asciuga i capelli” (cit). Ugola in bella vista e occhi in fuori (cit.) per il suo sfidante, Giuseppe Maggioni (voto 7) che usa le pose da super eroe per impressionarci e ci riesce visto che va ai live.
Siamo all’ultima sfida per il team J-Ax. Probabilmente Dylan e Pietro sono i due cantanti con meno talento del team del rapper, le prestazioni sono del tutto incolore, prive di freschezza e di novità. Il rap di Dylan è scontato mentre Pietro non ha carattere ed il timbro della voce è banale. Passa come ci si aspettava Dylan, vicino alla corrente artistica di J Ax, ma entrambi si meritano un 4 in pagella
Un coraggio incredibile per Paola Bivona che tra falsetti, grida e interpretazione porta sul palco una sua versione da muical (cit.) di “It’s Oh So Quite” di Bjork. 9 per lei se non per l’intonazione (con alcuni urli sembrava di essere in una giungla) per il coraggio. Voto 7 per Giorgia Pino che canta ma non interpreta fino in fondo un pezzo cult del repertorio dei Negramaro. Indovinate un pò chi va ai live? A sorpresa va Giorgia Pino.