Tra gli ospiti dellevento Con il cuore, nel nome di Francesco, presentato da Carlo Conti, vi è anche la storica band britannica degli Spandau Ballet. Il gruppo ha segnato la storia della musica degli anni ottanta, quando si contendevano il titolo di band più amata dalle teenager con gli altrettanto famosi Duran Duran. La storia degli Spandau Ballet inizia a Londra dove, nel 1976, il cantante e compositore Gary Kemp e il chitarrista Steve Norman, grandi amici che si erano conosciuti tra i banchi di scuola, danno vita al gruppo The Cut. Ai loro esordi, come band scolastica, si unirono anche il batterista John Keeble, il bassista Martin Kemp e il cantante Tony Hadley. Questa formazione rimarrà immutata fino allo scioglimento. Il nome Spandau Ballet deriva da una idea del giornalista e DJ Robert Elms, amico della band. Elms, all’epoca, lavorava per la BBC a Berlino Ovest, vicino a Spandau, dove vide la scritta Spandau Ballet sulla parete di un bagno e ne rimase colpito.
L’espressione, nello slang inglese, ha diversi significati. Inizialmente veniva usata, durante la prima guerra mondiale, per definire la macabra danza dei corpi appesi al filo spinato e devastati dal fuoco delle mitragliatrici Spandau. In molti, invece, fanno riferimento alle convulsioni dei corpi dei criminali di guerra nazista che vennero giustiziati per impiccagione presso il carcere militare di Spandau. Su suggerimento di Elms, quindi, la band acquisì quel nome poco prima di iniziare a lavorare al primo vero progetto discografico. Il successo arriva con il singolo del 1980 To Cut a Long Story Short, seguito dal primo album Journeys to Glory, che valse loro un disco doro. In questa fase, inoltre, si definisce il loro stile musicale. Nati con lamore del Rhythm & Blues, gli Spandau Ballet deviano quasi subito verso sonorità più elettroniche, influenzati dal clima musicale dellepoca dominato dalla New Wave e dalla nascente musica elettronica.
Dal 1981 in poi, gli Spandau Ballet abbracciarono il genere new romantic, caratterizzato da canzoni orecchiabili e ritmate il cui marchio di fabbrica era il timbro particolare della batteria elettronica. Nel 1983, con lalbum True, gli Spandau Ballet raggiunsero il successo internazionale e cambiarono volto, rinunciando al trucco pesante che li caratterizzava in passato. Con lalbum Parade, del 1984, la band era sempre più lanciata verso il successo planetario, scalando le classifiche di ogni paese. La loro fama è tale da farli diventare rivali dei Duran Duran, cosa che scatenò accese divisioni tra i loro fan. Negli anni successivi parteciparono ad eventi di grande rilievo, come il Live Aid del 1985. Progressivamente il loro sound abbandona il pop iniziale virando verso tendenze più rock. La loro fama era giunta, ovviamente, anche in Italia, dove oltre a tenere numerosi concerti furono anche ospiti a San Remo nel 1986, dove presentarono in anteprima il singolo Fight for Ourselves. Tra il 1987 e il 1989 seguì una pausa, interrotta dallalbum Heart Like a Sky.
A differenza dei precedenti, questo disco non incontrò grande successo e non fu neppure pubblicato negli Stati Uniti, segnando la fine della band. Dopo lo scioglimento alcuni dei membri continuarono la carriera come solisti, mentre i fratelli Kemp lavorarono come attori. Dopo una pausa di quasi ventanni, in cui vi furono anche incomprensioni per questioni relative alle royalties, gli Spandau Ballet effettuarono una reunion nel marzo del 2009. La notizia fu annunciata attraverso una conferenza stampa tenutasi a Londra e fu seguita, pochi mesi dopo, dalluscita dellalbum Once More. La band ha dichiarato di voler lavorare ad altri album insieme e la reunion è stata coronata anche da un tour e da concerti e partecipazioni in tutto il mondo. Sullonda del rinnovato successo, la band è stata ancora una volta ospite del Festival di Sanremo nel febbraio del 2015, dimostrando di essere ancora amata e apprezzata in Italia. Per questo motivo, dopo aver recentemente festeggiato il cinquantacinquesimo compleanno del cantante Tony Hadley, il gruppo è tra gli ospiti più attesi allevento benefico presentato da Carlo Conti.