Vieni via con me ha ulteriormente incrementato i dati di ascolto rispetto alle prime due puntate: ieri sera ha registrato 9.670.000 spettatori e il 31,60% di share, vincendo la serata e superando i risultati, già altissimi, degli appuntamenti precedenti, con picchi di 11.393.000 durante il primo monologo di Roberto Saviano e superiori al 43% di share (43,58%) durante il dialogo tra Fabio Fazio e Saviano vado via perché/resto qui perché, in chiusura di trasmissione. Come si spiegano cifre di ascolto così alte, per quale motivo un pubblico così vasto ha scelto di guardare Vieni via con me, tenendo conto che in controprogrammazione su Canale 5 cera Grande Fratello 11, considerato una garanzia di un certo numero di telespettatori?
Abbiamo chiesto un commento a Massimo Bernardini, conduttore di Tvtalk. Fazio e Saviano sono riusciti a creare un clima comunicativo così affettuoso che alla fine sono stati in grado di ottenere una permanenza incredibile da parte dei telespettatori. La mitezza di fondo rende questo programma decisamente appetibile. Il modo in cui ospiti e conduttori arrivano nelle case degli italiani non è aggressivo ma amorevole. Si affrontano temi anche drammatici, ma in modo commovente. Secondo Bernardini il programma, con il suo nuovo linguaggio televisivo sta aggregando le migliori intelligenze italiane, Abbado, Toni Servillo, Renzo Piano, Paolo Conte, Ivano Fossati intorno a tale mitezza; questo programma sperimentale ha saputo aggregare in uno spazio inedito il meglio della cultura italiana e la maggioranza del pubblico televisivo.
L’altro dato che sorprende è relativo alla composizione del pubblico che ha guardato il programma di Fazio e Saviano: nel target tra i 15 e i 24 anni e tra i 25 e i 34 anni il programma ha raggiunto il 34% di share (34,03% sono ragazzi tra i 15 e i 24 anni, 33,97% per il target 25-34 anni, mentre nel pubblico laureato ha superato il 56% di share (56,42%). “Si tratta di un pubblico colto e giovane che da tempo non guardava più la televisione generalista per affacciarsi magari a canali tematici e satellitari.
Secondo Massimo Bernardini è un programma che lancia un nuovo stile: “La Rai dovrebbe studiare a fondo i dati di ascolto emersi dalle puntate di questo programma e modulare i propri prodotti futuri a partire da questa analisi. La Rai non intercettava da tempo questa tipologia di pubblico giovane e colto. Vieni via con me svela aspetti nuovi sulle potenzialità che ha la tv generalista. Questo format è frutto di persone che hanno una cultura solida, magari non condivisa da tutti, ma antica e radicale. Questi dati di ascolto devono far riflettere”.
La tv è a un nuovo punto di partenza?
Camilla Schiantarelli
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