“Un recupero di ragionata fiducia in noi stessi, una lucida percezione del valore dell’unità nazionale, sono le condizioni essenziali per far rinascere la politica nella sua accezione più alta, per rendere vincente quell’impegno molteplice e di lunga lena che i cambiamenti necessari all’Italia chiaramente richiedono”. Un passaggio chiave del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un discorso ancora pervaso da una grande forza, spirito innovatore e passione per il Paese in un grave momento di crisi.
Il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica ha fatto venire ad Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, lidea di una campagna sociale per il rilancio del paese. Gli abbiamo quindi chiesto di darci qualche dettaglio.
Ho assistito con molta attenzione, insieme ai quasi 12 milioni di italiani che lhanno fatto (la più alta audience mai raggiunta durante il suo mandato) al discorso in tv del presidente Napolitano. Sui contenuti si sono già esercitati commentatori di ogni tipo. Per stare al mio mestiere di comunicatore, posso dire di aver apprezzato lo stile semplice, diretto, sincero, privo di ogni retorica, che ha reso il discorso molto efficace. E che ha pure bagnato le polveri dei professionisti dellantipolitica, se stiamo ai flop delle loro anche troppo prevedibili dichiarazioni.
E noto che lei abbia rapporti di amicizia con il Presidente, quindi il suo giudizio potrebbe essere viziato da questo fatto
Direi proprio di no. Ci siamo conosciuti da vicino per il fatto di frequentare entrambi destate la stessa piccola isola, Stromboli, dove ogni anno organizzo sul mio terrazzo delle serate di ascolti musicali commentati, cui il presidente ha sempre partecipato volentieri con la moglie, commentando a sua volta e suggerendo anche spunti per la scaletta dellanno successivo. Posso testimoniare che in privato il presidente è come in pubblico, con in più laggiunta di una sottile ironìa partenopea che ne fa un conversatore assai amabile. Ma con diversi presidenti della Repubblica (Scalfaro, Ciampi) ho avuto la fortuna di rapporti frequenti, per via del fatto che apprezzavano molto il ruolo e il lavoro di Pubblicità Progresso. Ricordo con piacere e commozione quando il presidente Ciampi volle dare a me e a Lucio Dalla lonoreficenza di GrandUfficiale al Merito della Repubblica Italiana, in virtù della splendida campagna a favore dei disabili che facemmo e di cui Dalla aveva scritto gratuitamente la colonna sonora.
Ma per il presidente Napolitano avete fatto anche del lavoro comune con il Quirinale
Si. Avevo notato che da diverso tempo il Presidente aveva cercato in ogni occasione di sensibilizzare alla prevenzione degli incidenti sul lavoro. Così fu subito daccordo, quando glielo proposi, di sviluppare una campagna che approfittasse di quellattività di sensibilizzazione, per cercare di raggiungere anche risultati concreti. Così lavorammo alcuni mesi con la prof. Zincone, consigliere del presidente per la Coesione Sociale, per arrivare ad una campagna che promuovesse luso degli strumenti di protezione, e richiamasse imprese e lavoratori alle proprie responsabilità. Con molta soddisfazione abbiamo poi appreso dallIstat che per la prima volta in molti anni, dopo quella campagna, il trend degli incidenti si era invertito decisamente. Inoltre quella campagna è stata indicata insieme a quellaltra nostra sulla Donazione Organi- tra le migliori del mondo dal Creative for Good, sito del World Economic Forum che raccoglie e segnala le campagne sociali più performanti del pianeta.
Proprio per celebrare un altro notevole risultato Pubblicità Progresso siete stati ricevuti al Quirinale nello scorso luglio
Sì. E’ stato un momento intenso e molto gratificante. Grazie anche all’uso innovativo dei social network abbiamo raggiunto in due anni quasi 50.000 nuovi donatori d’organo, il che è un risultato enorme. In quell’occasione portammo dal presidente i rappresentanti di tutto il nostro mondo: i nostri consiglieri in rappresentanza dei soci, alcuni docenti del network Athena da noi costruito per diffondere la comunicazione sociale nelle università, alcuni membri del nostro Advisory Board e alcuni studenti vincitori dell’annuale concorso On the Move. In quell’occasione il Presidente ha ribadito “Pubblicità Progresso ha fatto molto per il progresso del paese, continuate così”. Il video di quell’incontro è tutt’ora sul sito www.pubblicitaprogresso.org. Ricordo con piacere che in quell’occasione, facendo un intervento non programmato, il Presidente ha sfoderato la sua ironìa e la sua cultura storica, ricordando agli astanti che ero riuscito a battere persino Quintino Sella nella capacità di infilare tanti concetti in pochi minuti…
Veniamo all’idea della campagna sul rilancio del paese che le è venuta ascoltando l’ultimo discorso di Napolitano.
Dopo aver stigmatizzato la mala politica della corruzione, e messo in guardia dai rischi dell’antipolitica, il Presidente ha fatto un richiamo a tutti affinchè ogni cittadino si dìa una mossa per contribuire al rilancio del paese. Siamo certamente in una situazione assai pericolosa, aggravata dal fatto che mediamente i cittadini si aspettano che arrivi qualcuno a risolvere la situazione, rifugiandosi inoltre nelle critiche generiche alla classe politica. Posso capire che quando si è tartassati dalle tasse e ci si trova in un clima di grande diseguaglianza sociale, oltretutto in presenza di privilegi inaccettabili di alcuni e anche di grandi sprechi, il cittadino medio ritenga che gli sia dovuto qualcosa, altro che rimboccarsi le maniche…
E quindi?
E quindi mi pare che sia giunto il momento di darci tutti una mossa, seguendo il richiamo del Presidente. Oramai sono anni che si parla di CSR (Corporate Social Responsibility), e molte imprese vi si stanno attivamente impegnando. Così potremmo prendere spunto dall’invito di Giorgio Napolitano, e cercare di coinvolgere i cittadini in un progetto che potremmo battezzare con lo stesso acronimo, ma con un significato diverso: Citizens Social Responsibility. Il tema è molto delicato per i motivi che ho detto prima, ma c’è spazio per lavorarci su. Naturalmente il Governo deve fare a sua parte, magari dandoci anche un piccolo aiuto per cominciare.
Ma come, proprio adesso che si parla di spending review andate a chiedere soldi?
Perché no? Da oltre quarant’anni Pubblicità Progresso lavora gratis mettendo a disposizione le migliori agenzie e le migliori intelligenze in termini di ricerca sociale. Per non parlare del fatto che solo l’anno scorso, oltre ai contributi delle quote sociali, e agli oltre 800.000 euro di lavoro gratuito non fatturato di presidente, creativi e consiglieri, i soci hanno messo a disposizione della società oltre 130 milioni di euro di spazi gratuiti. Attualmente siamo impegnati nel secondo anno della nostra campagna a favore della Parità di Genere, si tratterebbe di trovare un po’ di risorse per creare una campagna straordinaria. Che deve essere moderna, articolata, tenere conto dei più diversi target, soprattutto giovanili, da raggiungere tramite i social network: e in questo ci possono aiutare Google e Facebook che sono da poco diventati nostri soci.
Oltretutto oramai una campagna sociale è fatta di due grandi momenti: lo spot, che ci si augura diventi virale, e un complesso lavoro di coinvolgimento tramite siti ad hoc e social network, molto impegnativo in termini di risorse e di gestione creativa continua.
Sinceramente credo che Pubblicità Progresso, grazie al suo retroterra, sarebbe in grado più di chiunque altro di realizzare una campagna così difficile, senza scadere nei paternalismi, ahimè tipici della campagne governative. Proprio l’altro giorno sul Corriere della sera è comparso un lungo elenco di enti inutili che dovevano essere chiusi, e che grazie ad alcuni emendamenti presentati al momento opportuno…sono ancora lì!
Chi ha orecchie per intendere…