Nella settima puntata serale di Amici 12, che tra laltro rappresenta anche la semifinale del talent di Maria De Filippi, interverrà anche lattore, regista e produttore italiano Raoul Bova, che ricoprirà il ruolo di giudice speciale, affiancando così i tre giudici fissi di questa edizione, ossia Sabrina Ferilli, Luca Argentero e Gabry Ponte. Dunque un personaggio di primissimo spicco del panorama artistico italiano per impreziosire questo importante appuntamento con la semifinale di Amici, molto atteso non solo dai vari concorrenti ancora rimasti in gara, ma anche e soprattutto dal pubblico televisivo che ha seguito con particolare trasporto tutto il percorso del programma. Raoul Bova è nato a Roma il 14 agosto 1971 da genitori che in realtà si erano trapiantati da poco nella capitale. Infatti, nelle sue vene scorre sangue campano e calabrese. Il suo percorso artistico inizia tardi, giacché da ragazzo aveva una certa propensione per il mondo dello sport, in particolare per il nuoto. Infatti, a soli 16 anni riesce addirittura a conquistare il titolo di campione italiano di categoria nei 100 metri dorso. Purtroppo, nonostante le più che rose premesse, lattività agonistica a livello professionistico, si mostra più complessa di quanto potesse immaginare, inducendolo a ritirarsi alletà di 21 anni, anche se rimarrà a lavorare nel mondo del nuoto come istruttore presso il corpo dei Bersaglieri. in questa fase della sua vita che nasce la passione per il mondo dello spettacolo, in particolare per quello della recitazione. Si iscrive a una nota scuola di recitazione e quindi muove i primi passi per quella che sarà una carriera fatta di grandi successo. Nella sua vita privata cè un solo grande amore, Chiara Giordano, che ha sposato e dalla quale ha avuto due figli: Alessandro Leon nel 1999 e Francesco nel 2001.
Raoul Bova incomincia a gettare le basi del proprio successo aglio inizi degli anni Novanta, precisamente nel 1992, quando partecipa a una miniserie televisiva, Una storia italiana, andata in onda sulle frequenze di Rai Uno e nella quale veniva raccontata la storia dei grandissimi fratelli Abbagnale. Nello stesso anno fa il suo esordio anche nel mondo del grande schermo recitando in ben due film: Quando eravamo repressi e Mutande pazze diretto da Roberto DAgostino. Ovviamente, essendo alle prime armi, gli vengono affidati ruoli di secondaria importanza, ma Raoul Bova non dovrà attendere molto prima di essere il protagonista di un film. il 1993 quando il regista romano Carlo Vanzina lo sceglie per affidargli il ruolo principale nel film Piccolo grande amore. Questo è il momento in cui arriva il grande successo per Raoul, diventato di colpo uno degli attori di maggior attrattiva del panorama italiano e non solo.
Nel 1996 si cimenta sempre da protagonista, in un film di tutt’altro genere, ossia Palermo-Milano solo andata dove recita insieme a un mostro sacro come Giancarlo Giannini. Nello stesso anno è al fianco di Michele Placido e Monica Guerritore nel film La Lupa. Insomma, incomincia a passare da un genere a un altro con estrema facilità e soprattutto con grande riscontri da parte del pubblico. Si dedica anche alle fiction, per lo più, quasi tutte incentrate sul genere poliziesco come La Piovra, Ultimo e Ultimo – La sfida. Il suo talento unito alla sua bella presenza gli consentono di far breccia anche a Hollywood, con la partecipazione nel cast del film azione Alien vs Predator. Dopo questa parentesi statunitense durata un paio di anni, Raoul Bova torna in Italia dedicandosi a diversi lavori di straordinario successo e impatto come il film La finestra di fronte per la regia di Ferzan Ozptek, la fiction televisiva Nassirya per non dimenticare per la regia di Michele Soavi.
Nel 2007 è protagonista del film Milano-Palermo – Il ritorno, sequel del film che anni prima lo aveva visto protagonista con Giancarlo Giannini e nel 2008 recita nel film commedia di Federico Moccia, Scusa ma ti chiamo amore, con il quale otterrà un grandissimo successo al cinema. Sempre nel 2008 fa parte del cast del film di grandissimo impatto firmato dal regista Giuseppe Tornatore, Baaria. Dal 2010 recita in diversi film tra cui Immaturi di Paolo Genovese, Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno e tanti altri ancora. Attualmente è protagonista su Canale 5 con la fiction Come un delfino 2, del quale è anche regista e produttore.