Tra i venti aspiranti cuochi chiamati a contendersi la vittoria della quarta edizione di Masterchef, il talent show culinario di Sky, c’è anche Chiara Zanotto, trentasette anni, agente di viaggi di Monterotondo, grosso centro alle porte di Roma. Nel corso della sua vita ha avuto occasione di viaggiare molto e proprio questo girovagare in lungo e in largo le ha consentito di arricchire in maniera decisiva la sua cucina con ispirazioni provenienti dai molti luoghi visitati. Una esperienza che spera naturalmente di mettere a frutto nel modo migliore durante le peripezie che la attendono nel corso della trasmissione.
Tra le sue grandi passioni, c’è quella per i funghi, frequentazione iniziata sin da bambina, quando dopo averli portati a casa li cucinava e serviva, inizialmente per gioco. Le sue prime esperienze ai fornelli sono iniziate alle dipendenze del nonno, una figura di riferimento della sua infanzia. Proprio lui, che era stato fatto prigioniero nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ha infatti cominciato a trasmettere alla nipotina tutto quanto aveva avuto modo di apprendere nel corso della lunga prigionia e nelle fasi successive al conflitto. Negli anni a seguire, Chiara Zanotto ha poi iniziato a girare per il mondo, tra Arabia, Egitto, Grecia e Spagna, entrando perciò a contatto coi sapori di questi paesi, cercando di saperne sempre di più non solo a livello culturale, ma anche culinario. Una volta rientrata in Italia ha quindi deciso di nutrire in modo più compiuto il suo amore per la cucina, affiancandolo alla sua attività professionale, sino a decidere di tentare ora la sorte con Masterchef, sperando di poter trasformare quella che per ora è una passione in una vera e propria attività professionale.
Chiara Zanotto ha avuto modo di raccontarsi in maniera più esaustiva, rispondendo ad alcune domande che sono del resto quelle che tutti gli spettatori del talent show culinario di Sky si saranno fatti, dopo aver avuto modo di conoscerla in queste prime fasi della trasmissione. Per quanto riguarda la sua vita privata, al momento non sarebbe legata a nessuno, se non al suo cane, Sally, con cui si diverte a effettuare lunghe passeggiate nel corso della giornata. Dichiara la sua grande paura per l’indifferenza altrui, una cosa che del resto cerca di combattere dedicando parte del suo tempo all’associazionismo. La sua giornata tipo, inizia molto presto e si dipana tra le camminate con Sally, il lavoro di fronte al personal computer per la onlus e quello all’agenzia di viaggi. Il suo grande sogno è quello di vedere una sua idea fuori dagli schemi premiata dal successo.
Per quanto concerne l’ambito strettamente legato alla cucina, dichiara senza esitazioni nella bistecca di Macrolepiota procera ripiena il suo pezzo forte. Tra gli ingredienti che non possono mancare nei suoi piatti, ci sono naturalmente gli adorati funghi, anche per i ricordi che le riportano alla mente, relativi alla sua infanzia. I modelli a cui si ispira sono più di uno, tra i quali non può mancare di elencare Gualtiero Marchesi, Ducasse e Giorgione, mentre tra le donne indica Cristina Bowerman. In generale preferisce comunque chi riesce a valorizzare al meglio i contrasti.
Tra gli aneddoti che ama raccontare, c’è quello relativo alla caduta di una lente a contatto nel corso della preparazione di una cena molto importante, con un ospite particolare. Non potendo buttare tutto, ha quindi deciso di servire tutti i piatti, sperando che quello con la lente sarebbe capitato a lei. Puntualmente, il piatto incriminato è invece finito all’ospite, il quale, dal canto suo, non ha potuto fare altro che elogiare con molta eleganza il foie gras con la lente.
Per quanto concerne Masterchef, dichiara che la trasmissione di Sky rappresenta ai suoi occhi la testimonianza che quando le idee si vanno a mixare in maniera concreta a dedizione e passione, il successo è pressoché assicurato. Le piacerebbe che come chef la si indicasse come spontanea, piena di fantasia e pronta ad uscire dalle regole, dandosi intanto un 6+ come voto. Ora non resta che vedere cosa riuscirà a fare di fronte alla vera e propria prove del nove rappresentata dal giudizio di Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri, soprattutto come riuscirà a reggere dal punto di vista nervoso in una gara che solitamente presenta difficoltà non indifferenti da questo punto di vista.