Si è da poco conclusa l’ottava edizione di Amici e la macchina produttiva del talent show di Maria De Filippi si è già messa in moto per Amici 9: tra pochi giorni inizierà Amici in Tour la tournèe italiana degli allievi delle passate edizioni del talent e in queste settimane è andato in onda Amici Casting, che ha visto la consegna della maglia ufficiale del programma a Matteo Macchione, promettente tenore, primo allievo della prossima edizione del format. Amici farà entrare per la prima volta la musica lirica in un talent show. Qauli cambiamenti e che direzione sta prendendo il talent show di Maria De Filippi? L’abbiamo chiesto a Marco Mangiarotti, critico musicale, vicedirettore de Il Giorno e più volte giudice delle sfide di canto ad Amici.
Con l’ingresso di Matteo Macchione nella scuola di Amici, il tenore è il primo alunno ufficiale della prossima edizione del programma di Maria De Filippi, la lirica entra per la prima volta in un talent show. Si tratta di una scelta forte: cosa comporterà a livello televisivo e di declinazione del format il riconoscimento di questa tipologia di musica, colta e meno commerciale rispetto ad altri generi?
Nel panorama televisivo italiano la lotta tra format è in continua evoluzione. Negli altri Paesi, come gli Stati Uniti e l’Inghilterra un format resta invariato, cambia declinazione solo se non ottiene buoni risultati in termini di ascolti. In Italia spesso si è imprecisi e le trasmissioni cambiano in corsa. Maria De Filippi è partita modificando e adattando al mercato e al pubblico televisivo italiano format internazionali: si è rivelata un’iniziativa geniale e vincente dal punto di vista editoriale. Rai Due ne ha preso atto e Antonio Marano, ha fatto una scelta differente rispetto ad Amici: X Factor, ad esempio, non prevede la danza, ma di fatto occupa spazi nel day time della rete e in prospettiva anche del prime time con prodotti analoghi.
La questione sta nel definire e differenziare i format. Nel caso di Amici Maria De Filippi ha intuito che l’ibrido tra reality show e talent show che mutava nel corso dell’anno non funziona più, perciò dalla prossima edizione ha deciso di rafforzare l’identità di talent. Nella trasmissione di Maria De Filippi si parla di canto e come nella danza si spazia dal classico all’hip hop, in modo analogo si può fare con la musica, introducendo in un contesto moderno la voce tenorile lirica con il relativo repertorio. L’aspetto interessante di questa nuova disciplina sta nel fatto che sarà possibile, in ambito musicale, affrontare discorsi più tecnici e far comprendere meglio anche a un pubblico di non adetti ai lavori la tecnica vocale, cosa si intende per estensione ,grana, colore della voce. Questa è una grossa e positiva novità.
Subito dopo la conclusione dell’ottava edizione del talent è andato in onda Amici Casting con la prima selezione dei futuri alunni del programma. Come mai la scelta di far vedere le selezioni ni diretta? Amici ha bisogno di avere programmi spin off che facciano da traino?
Nella televisione di oggi un concetto è ben chiaro: se un programma funziona va sfruttato al massimo delle sue potenzialità, sia ragionando in merito all’offerta su piattaforme diverse, in chiaro, digitale e satellitare, sia dilatandolo nel tempo. La scelta di mandare in onda la fase del casting e di presentare i nuovi professori ha una motivazione sia relativa ai costi industriali, sia di tipo editoriale. Da questo secondo punto di vista molti dubbi sollevati su Amici erano relativi alle scelte di casting: sembrava ci fossero attriti tra i professori e il team di redattori e autori del format. Selezionare gli allievi alla luce el sole, davanti al pubblico in studio e ai telespettatori dà maggiore credibilità alla trasmissione e rende trasparenti le scelte e i loro meccanismi.
Inoltre mandare in onda i casting ammortizza i costi produttivi che comportano lunghe e impegnative selezioni. La presenza nel palinsesto comporta delle spese per la rete, che in parte vengono ammortizzate dalla pubblicità pagata dagli inserzionisti che vogliono gli spot nella fascia oraria di quel determinato programma. Maria De Filippi inoltre ha compreso l’aggressività di Rai Due, che appena lei si sposta di fascia oraria, piazza nel suo palinsesto format analoghi ad Amici di danza e di canto, come Academy e X Factor o Scalo 76. Per questo Amici si dilata lungo tutto l’anno.
Nemmeno un programma di successo come Amici può permettersi di sparire dalla programmazione di rete per 4 mesi e questo vale per tutti i format. Il palinsesto non va mai lasciato scoperto, così coprendo i costi editoriali e industriali con la messa in onda si fanno gli interessi sia del programma, sia delle reti. Nel caso di Amici Casting, questa trasmissione collaterale si rivela positiva dal punto di vista della credibilità del format, perché le scelte avvengono alla luce del sole.
Il 19 giugno inizia Amici in Tour. Perché la scelta di far diventare un programma televisivo uno spettacolo di piazza? Si tratta di seguire le orme del Grande Fratello o c’è altro?
Come i musical che i ragazzi delle precedenti edizioni di Amici hanno portato nei teatri di tutta Italia con la Compagnia della Rancia, Amici in tour rappresenta la possibilità per mantenere appetibile e ben visibile il brand della trasmissione, per portare i ragazzi tra il pubblico oche li ha seguiti per un anno nella scuola e rafforzare il legame “caldo” tra i giovani talenti e i loro spettatori, questa volta dal vivo. Allo stesso tempo è un modo per dare un’opportunità di tipo professionale a questi ragazzi e di farli guadagnare.
Il tour è indispensabile perché da quest’anno molti ragazzi di Amici hanno il loro disco: Alessandra Amoroso, Valerio Scanu, Luca Napolitano, Silvia Olari, Martina Stavolo. Sono in vendita i dischi, i singoli sono acquistabili anche on line su iTunes: Amici in Tour è il mezzo migliore per promuovere e pubblicizzare questi lavori . Amici non è più solo un programma televisivo, ma ha aperto le porte al mondo complesso della discografia. Amici 9 farà un ulteriore passo avanti perché offrirà opportunità analoghe anche ai ballerini, offrendo l’opportunità ai danzatori più talentuosi di avere prestigiosi ingaggi con compagnie di ballo di prestigio internazionale.
Camilla Schiantarelli