I Cesaroni 5, stanno per arrivare. I Cesaroni approderanno alla quinta stagione e tra pochissimi giorni inizieranno le riprese. Lo anticipa Antonello Fassari, l’irrinunciabile inteprete di Cesare Cesaroni, a Ilsussidiario.net: “Cominciamo a girare l’11 luglio”. Le telecamere tornano quindi a Roma, alla Garbatella, alla bottiglieria Giulio e Cesare, con le incursioni di Ezio Masetti e Barilon, si preparano a tirare di nuovo su la saracinesca e i telespettatori devono prepararsi a grandi novità. Tra queste una relativa agli episodi: “Ritornano le strutture da due episodi a serata – rivela l’attore romano – mentre l’anno scorso erano episodi da 70 minuti l’uno, mentre prima facevano due da 50, ritorniamo ai vecchi Cesaroni”. E in attesa di rivestire i suoi “burberi” ma divertentissimi e a modo suo dolci panni di Cesare Cesaroni, per Antonello Fassari la carriera procede a gonfie vele: “Adesso ho girato un film molto divertente con Ezio Greggio che si chiama Box Office 3-D, – racconta Fassari – primo film italiano in 3-D, che uscirà alla fine di settembre, inizio di ottobre. È una parodia di tutti i generi cinematografici. È un film. Io faccio la presa in giro di Harry Potter, faccio Ron, mentre Greggio fa Harry. Siamo due ripetenti che arrivati alla nostra età non riusciamo a combinare niente. Ci sono anche le prese in giro di Twlight de Il Gladiatore, Il codice Da Vinci. È scritto da Brizzi e Martani e ci recita anche Proietti, Franchi, Mattioli. Poi c’è un altro film che ho fatto con Maurizio Ponzi, regista famoso per Nuti e Il bello delle donne, molto piacevole, a episodi, siamo in tre con Ambra Angiolini ed Edoardo Leo, sono tutti episodi legati da una casa. È un film dai toni particolari, un po’ malinconici, ma è veramente un bel film, non so quando uscirà…”.
“Per fortuna – continua l’attore – oltre alla commedia, ho la fortuna di fare interpretazioni più serie, come Romanzo criminale. Poi a fine marzo tornerò al Franco Parenti di Milano, dove già sono stato, per poche repliche de La ricotta di Pasolini, che porto in scena. Io vengo dal teatro e ogni tanto lì devo tornare per ricaricare i motori”.