La prossima puntata di Verissimo, la trasmissione condotta da Silvia Toffanin su Canale 5, vedrà tra i suoi protagonisti anche Emis Killa, uno dei rapper italiani di maggior successo. Nato a Vimercate, popoloso centro alle porte di Milano, nel cuore della Brianza, nel novembre del 1989, con il nome di Emiliano Rudolf Giambelli, il giovane rapper proviene da una famiglia di umili origini presto divisa dalla separazione dei genitori. Il padre, morto nel 2009 a causa di un arresto cardiaco, era un musicista, mentre la madre, originaria della Sicilia, è un’operaia in una delle tante officine metalmeccaniche dell’area. Ha frequentato l’istituto tecnico e poi l’alberghiero, senza riuscire a diplomarsi. Allo studio ha preferito il lavoro di muratore, e la musica. Proprio in quegli anni il ragazzo lombardo decise infatti di dedicarsi al rap, per poi riservare tutti i propri sforzi alla composizione, dedicandosi in particolare al free style. Al primo periodo della sua formazione artistica, è dovuto il suo nome d’arte Emis Killa: Emi è infatti il diminutivo del suo nome, mentre Killa, deriverebbe dallo slang americano, indicando la sua indole di killer, la stessa che gli aveva permesso di trionfare in tutti i concorsi di freestyle cui ha partecipato. Il suo primo album, Il peggiore, è stato pubblicato nel 2011 e lo ha subito fatto notare come giovane promessa del rap. L’anno successivo è uscito L’erba cattiva, che ha debuttato al quinto posto della classifica di vendita. Un album cui hanno collaborato molti nomi di spicco della scena tricolore e che dopo molte settimane di permanenza in classifica è riuscito addirittura a risalire in quarta posizione. Ancora meglio è andata a Mercurio, il terzo lavoro in studio uscito nel 2013. L’album ha debuttato in prima posizione e gli è valso il disco d’oro ad appena un mese dall’uscita. La sua notorietà ha presto varcato i confini nazionali, tanto che proprio Emis Killa è stato chiamato negli Stati Uniti per l’edizione annuale dei Best Hip Hop Awards America. La sua esibizione, integralmente in lingua italiana, è stata però oggetto di forte polemica da parte di Ed Lover, che non ha evidentemente gradito il fatto di non poter capire i suoi testi. Una carriera quindi in fase di evidente decollo e nel corso della quale non sono mancate le critiche. In particolare, il rapper di Vimercate è stato accusato di omofobia, accusa cui ha reagito affermando di essere agli antipodi da qualsiasi atteggiamento omofobo. L’accusa sarebbe dovuta in particolare ai testi di alcuni brani e a una dichiarazione rilasciata a Vanity Fair in cui si è dichiarato contrario all’adozione per le coppie omosessuali. Molto forte anche la sua polemica con Povia, che ha criticato le ripetute affermazioni di provenienza dal proletariato dei rapper e le scene dei video in cui invece si fanno vedere ai bordi di lussuose piscine contornati da belle ragazze. La risposta di Emis Killa alle punzecchiature di Povia non si è fatta attendere, arrivando in contemporanea con quella di altri colleghi, a suon di insulti e provocazioni. Altra polemica rovente è stata quella con il collega Moreno, con il quale è arrivato alle mani durante un concerto del 2010. Tra le sue amicizie va ricordata quella con Mario Balotelli, spingendolo a rispondere ai ripetuti attacchi di cui è stato fatto oggetto l’ex attaccante di Inter e Milan nel corso degli ultimi anni.