Su Rai 4, alle 21:10, verrà trasmesso il film “L’ombra della vendetta”. La pellicola, racconta gli anni 70′ di un’Irlanda del Nord devastata dalla Guerra Civile, con Ira e Uvf a contendersi la guida militare, e di conseguenza politica, della nazione. Sullo sfondo di una situazione tesissima, si inserisce l’omicidio di un ragazzo cattolico da parte di un esponente dell’Uvf. L’assassino e il fratello della vittima si incontreranno a distanza di 30 anni dall’accaduto. Clicca qui per vedere il trailer del film. – Stasera, sabato 23 maggio 2015, Rai 4 trasmette la pellicola drammatica “L’Ombra delle vendetta“: vediamo di che cosa si tratta, trama e cast. Non è mai facile creare un film ambientato nel pieno di un conflitto, di qualunque genere esso sia. Se poi il periodo è quello controverso della guerra civile nord-irlandese, bè, allora davvero si ha la sensazione di muoversi quasi su un terreno minato, con tutti gli occhi puntati su di sè. probabilmente quel che è successo a Oliver Hirschbiegel nel far uscire nel 2009 L’Ombra della Vendetta (Five Minutes of Heaven), ma il cineasta tedesco ne esce assolutamente con dignità.
La trama della pellicola si inserisce sullo sfondo del terribile conflitto che negli anni ’70 e ’80 insanguina l’Irlanda del Nord, opponendo da un lato gli indipendentisti dell’IRA e dall’altro i lealisti pro-Regno Unito racchiusi in sigle come l’Ulster Volunteer Force. La vicenda raccontata è tratta dalla storia vera di Alistair Little (Mark Davison per la versione giovane, Liam Neeson per quella adulta), leader nel 1975 di una cellula dell’UVF particolarmente sanguinosa e decisa ad attuare rappresaglie contro la popolazione cattolica nord-irlandese, colpevole secondo lui di aiutare in segreto gli indipendentisti protestanti dell’IRA. Tra le vittime del gruppo di Little c’è un giovane cattolico, James Griffin (Gerard Jordan), ucciso sotto gli occhi del fratellino più piccolo Joe (Kevin O’Neill). Le indagini si fanno serrate e arrivano a smantellare la cellula di Little, con quest’ultimo che viene condannato a 12 anni di carcere. Trent’anni dopo l’accaduto, a Little e a Joe Griffin (James Nesbitt nei panni del Joe adulto), ormai cresciuti, viene chiesto di incontrarsi davanti alle telecamere, affinchè la loro riconciliazione simboleggi quella di un’intera nazione. I
Due accettano, il progetto sembra dunque poter funzionare, ma la realtà è ben diversa. Joe Griffin non ha mai dimenticato l’omicidio del suo fratello maggiore James e sembra deciso a ottenere vendetta, per sè e in nome dell’antica faida contro i protestanti. Poco prima del loro supposto incontro televisivo, però, Griffin ha un momentaneo cedimento psicologico che fa annullare tutto. A quel punto è Little a cercare di rifare un nuovo primo passo, chiedendo a Joe di incontrarsi. L’uomo accetta ma è ormai sempre più tormentato da quella tragedia passata, e stavolta sembra deciso a proseguire nel suo sanguinoso piano di vendetta… Per raccontare la sua storia, Hirschbiegel sceglie due tra i migliori e più famosi attori nord-irlandesi, scelta che si rivela molto adatta per far entrare ancor di più in atmosfera lo spettatore.
A dare il volto al protestante Alistair Little è inizialmente il giovane Mark Davison, ma ben presto a prendere il suo posto sarà Liam Neeson, estremamente a suo agio nella parte di questo vecchio ex combattente, ormai stanco e desideroso di chiudere i conti con il suo passato di sangue. Assieme alla coppia Davison-Neeson si muove un’altra coppia, formata rispettivamente da Kevin O’Neill per il ruolo di Joe Griffin da giovane, e Jason Nesbitt per la versione adulta. I lineamenti spigolosi di Nesbitt sembrano cuciti su misura per la parte di un uomo normale che vede la sua vita totalmente sconvolta da una violenza insensata, violenza che finisce per impadronirsi anche della sua anima facendogli desiderare per tutta la vita solo la vana speranza di pace attraverso la vendetta. Peraltro i due non avevano mai lavorato assieme prima della loro apparizione in questo L’Ombra della Vendetta, ma si dimostrano comunque entrambi validi e affiatati tra loro.
Attraverso le storie di Little e Griffin, i quali hanno anche collaborato come consulenti per la storia, Hirschbiegel offre un ritratto lucido e amaro di un periodo fosco della storia dell’Irlanda del Nord e di tutto il Regno Unito. Il cineasta tedesco aveva avuto modo di far conoscere il proprio tocco particolare già con la sua opera d’esordio “The Experiment”, un thriller psicologico ambientato in una prigione, e con “La Caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”. Pochi anni dopo arriva la sua incursione nel fantascientifico con “Invasion”, remake modernizzato del film anni ’50 “L’Invasione degli Ultracorpi”. Per “L’Ombra della Vendetta”, Hirschbiegel è spalleggiato da BBC Four e da alcune piccole compagnie indipendenti tra cui Big Fish Films. Il film si rivela un successo e verrà anche premiato al Sundance Film Festival, la più importante rassegna dedicata al cinema indipendente.