Buone notizie per chi non sa resistere al fascino di maghi e cavalieri, per gli amanti del fantasy in Tv e per gli appassionati di Camelot e delle sue leggende. A partire da domani, è in arrivo la seconda stagione di Merlin, serie Tv inglese prodotta per la BBC e approdata in Italia un anno fa, che riprende le storie del ciclo di Re Artù per creare un teen drama molto particolare, ambientato nel Medioevo fantastico dei Cavalieri della Tavola Rotonda e Mago Merlino, tra complotti, magie, spade incantate e profezie.
Negli ultimi anni, il grande successo di saghe come Il Signore degli Anelli, Harry Potter e Twilight ha ridato lustro al genere fantasy, che si è dimostrato capace di attirare folle di giovani al cinema parlando della realtà attraverso mondi immaginari e creature fantastiche; in Tv, però, è tutta unaltra storia.
Nella lunga serialità, i maestri americani ci hanno abituati a prodotti ibridi tra realtà e fantasia, come Streghe, Smallville, Buffy e i nuovi telefilm in arrivo su Fox (uno su tutti Dresden Files, la storia di un mago investigatore), ma raramente trionfano serie che rispecchiano il fantasy puro.
La Tv italiana, dal canto suo, al momento non offre lombra di mondi straordinari, anche se anni fa furono proprio i nostri connazionali a sfruttare il genere sul piccolo schermo, creando prodotti degni di nota come Fantaghirò, in onda su Canale 5 e destinato ai bambini.
Perciò ha incuriosito Merlin, che è riuscito a sbarcare anche in America con il suo bagaglio di leggende britanniche, difendendo la fama del Regno Unito come baluardo del genere fantasy tradizionale: pur non essendo un capolavoro, la prima stagione ha messo in campo un prodotto ben confezionato e interessante, soprattutto perché si presenta come una storia di formazione innovativa, che non teme di sfidare le convenzioni.
Innanzitutto, dimenticatevi il mago con il cappello a punta e la barba bianca del disneyano La Spada nella Roccia: Merlino è un adolescente un po impacciato ma con un destino ben preciso, che deve apprendere le arti magiche in una città, Camelot, in cui la magia è stata bandita dal crudele re Uther.
Come già accade nelle diverse storie di streghe e supereroi, l’introduzione della magia permette di sottolineare che “un grande potere comporta grandi responsabilità” e lancia il tema del destino legato alle proprie capacità, in un momento storico in cui nessuno si sente più predestinato a niente e pochi ancora credono che valga la pena combattere per cambiare il mondo.
Certo non bisogna aspettarsi fedeltà al mito originario, che voleva Camelot fondata da Artù, Ginevra di nobili origini e Merlino mentore del giovane re. Scegliendo di concentrarsi sull’adolescenza dei protagonisti, gli autori hanno reso Merlino e Artù coetanei, il primo generoso, umile e fedele, combattuto tra il desiderio di rivelare la sua vera identità di mago e quello di proteggere il suo re; il secondo, un bulletto biondo e viziato, che impara il valore dell’amicizia e si avvia a diventare un carismatico re.
E Ginevra? È una servetta di colore, grintosa e leale, mentre Morgana è una splendida ragazza divisa tra l’affetto per Artù e il suo dono di visionaria. La prima stagione ha seguito la nascita di un rapporto di amicizia complesso, intenso, stretto come solo tra adolescenti può esistere: Merlino e Artù, che inizialmente si detestano e poi diventano “le due facce della stessa medaglia” sono figure complementari e incarnano il tema cruciale della giovinezza, ovvero la scoperta delle proprie capacità ma anche dei propri doveri.
Chi parla più oggigiorno di missioni, responsabilità collettive, volontà di sacrificarsi per gli amici o per costruire un futuro migliore? Le storie fantasy consentono di farlo, mettendo in campo battaglie, regni, draghi ed eroi costretti a combattere con le proprie forze contro un mondo ostile, a fare i conti con se stessi e le proprie possibilità e, in definitiva, a crescere.
Un anno fa, il sipario è calato sulla vittoria di Merlino contro la perfida e affascinante Nimueh, che mira a riportare la magia a Camelot senza farsi scrupoli morali (al contrario di Merlino, che la utilizza sempre per nobili intenti); non resta che vedere se al nostro mago riuscirà l’incantesimo di restare il sabato sera su Italia 1, come promesso, per tutta la seconda stagione, senza le sparizioni e gli spostamenti a cui i prodotti di nicchia sembrano essere destinati.