Sandra Mondaini, lattrice moglie di Raimondo Vianello che si è spenta oggi, è ricordata soprattutto per la sit-com Mediaset «Casa Vianello, nata quando lartista aveva già 57 anni. Ma chi era in realtà Sandra Mondaini al di là del programma che lha resa celebre?
Lo abbia chiesto a Guido Clericetti, che lha conosciuta fin dagli anni dellesordio alla Rai e che con Sandra e Raimondo ha passato anche diversi momenti nel tempo libero. «Lho conosciuta da vicino e con lei ho lavorato con molta simpatia. Era innanzitutto una persona cui si stava bene insieme racconta Clericetti -. Siccome era figlia di Giacinto Mondaini, famoso umorista della rivista satirica Il Bertoldo, una volta Sandra portò a me e agli altri colleghi che lavoravano nel suo stesso programma un disegno realizzato da suo padre che ci raffigurava. Lui non ci aveva mai visto, ma si era basato solo sulla descrizione della figlia. Sandra Mondaini aveva spesso uscite scherzose di questo tipo, che poi la rendevano inconfondibile nel piccolo schermo. «Il suo ruolo è stato importante sottolinea Clericetti – perché è stata il simbolo di una tv che non cè più.
E prosegue Clericetti: «Sandra Mondaini ha mosso i primi passi nella Rai degli esordi, quella di Sergio Pugliese, in cui bisognava essere intelligenti per fare ridere, andando al di là della comicità bieca che spesso caratterizza la tv di oggi. Quella di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello al contrario è stata una grande tv, caratterizzata da una ricchezza umana, da una professionalità e da un buon gusto che oggi non ci sono più». E se nel 1988 è approdata a Mediaset, negli anni della Rai Sandra Mondaini «è stata una soubrette vera, che sapeva cantare, recitare e ballare, indimenticabile in programmi che facevano ridere raccontando il mondo di allora, con gusto e in modo mai ripetitivo. A 32 anni è stata il simbolo della giovinezza nel film “Un signore di mezza età” di Marcello Marchesi, mentre dieci anni dopo abbiamo lavorato insieme nel programma “Ah l’amore”, di cui era la protagonista». E conclude Clericetti: «Con Sandra e Raimondo ho passato anche delle vacanze insieme nella mia casa di Gressoney. Sono degli amici, ma sono certo che li ritroverò lassù».
(Pietro Vernizzi)