Dopo soli cinque mesi Sandra Mondaini ha raggiunto il suo Raimondo Vianello. Come dire che senza Raimondo non poteva restare troppo, qui, sulla terra.
Una coppia nella vita, nello spettacolo e nellandare a Dio.
Forse non tutti sanno che Raimondo nel 1943 aderì alla RSI. Meglio così, non cataloghiamo le persone per lappartenenza e militanza politica, guardiamole come persone.
Lui allampanato, alto, signorile, fece colpo su questa biondina carina dai capelli corti e biondi con gli occhioni grandi. Il sodalizio è andato avanti nello spettacolo e nella vita, e con è andato avanti, non intendo il tirare a campare, ma il vivere e il costruire.
Ho due immagini che mi compaiono davanti agli occhi.
La prima è stato il vedere tanti anni fa Sandra che con la domestica filippina passeggiava mano nella mano con il primo figlio della sua collaboratrice. So di per certo che questo bimbo e poi il suo fratellino, ora grandi, li ha, anzi li hanno (lei e Raimondo) considerati figli adottivi.
La seconda è più personale.
Mia figlia ed una sua amica in età scolare (leggi Sbirulino) scrissero una letterina, un pensierino a Sandra.
In sintesi scrivevano: Cara Sandra, ti ammiriamo tanto, da grande vogliamo diventare delle bravi attrici come te.
Nelle mie vaste collaborazioni ebbi anche la fortuna di incontrar proprio in quel periodo Raimondo. Diedi a lui la loro letterina. La aperse e la lesse davanti a me con un filo d’ironia, ma anche di commozione affermando: E poi diventeranno come lei!
La settimana dopo Raimondo mi portò due foto autografate di Sandra che, ringraziava e incoraggiava le due bimbe.
Qualcuno potrà dire che, senza Raimondo, Sandra non sarebbe diventata famosa. Non credo, pensando a Casa e Cascina Vianello, senza Sandra cosa sarebbe accaduto? Ci sarebbe stato lo stesso successo di pubblico? Sicuramente lei era complementare a suo marito. Senza i suoi acuti ci sarebbe stato un vuoto.
Faccio ora una domanda: l’avete mai vista chiedere o pretendere un programma da solista in prima serata? L’avete mai vista atteggiarsi da starlette dello spettacolo?
Eppure di film con o senza Raimondo ne ha fatti, da Totò, Walter Chiari, Tognazzi, Rascel, e con i maggiori registi della commedia italiana. Film che a rivederli ci fanno sorridere. Altro che i cine-panettoni che sono stati sdoganati al Festival di Venezia.