Carisma, fascino magnetico, fisico statuario e grandi capacità professionali. Per il suo C’è Posta Per te Maria De Filippi mette a segno un altro colpo di sicuro effetto: portare in studio Matthew McConaughey, attore americano classe 1969 fresco di Golden Globe e Oscar. La mossa avrà con tutta probabilità un effetto “valanga” sul pubblico femminile, ma anche la metà maschile non potrà rimanere indifferente di fronte a un attore capace di far convivere la sua fama di “bellone” con solide performance cinematografiche e televisive.
McConaughey nasce in Texas nel 1969, e il suo fascino salta all’occhio fin da giovane, tanto da fargli vincere la “palma” di studente più affascinante della sua scuola nel 1988. Nel 1992 le prime effettive esperienze davanti a una telecamera, in un videoclip e in una puntata del programma televisivo giallo Unsolved Mysteries. L’anno dopo arriverà il suo apprezzato esordio cinematografico con la commedia adolescenziale La vita è un sogno, nella parte del 20enne David Wooderson. Si dimostrerà fin da subito piuttosto versatile, divenendo nel 1994 l’antagonista nell’horror Non Aprite quella Porta 4, un ruolo che gli varrà il plauso della critica e il paragone del Dallas Observer con Jack Nicholson. Nella seconda metà degli anni ’90 arriva la consacrazione, con McConaughey che si muove con sempre maggior disinvoltura sia in ruoli drammatici e di tensione. Ne sono chiari esempi le sue intense performance in Il momento di uccidere (1995), in cui interpreta un giovane ma agguerrito avvocato difensore in un caso di omicidio a sfondo razziale, Contact (1997), Amistad, in cui riveste nuovamente il ruolo di un giovane avvocato impegnato nella lotta ai diritti civili, e in U-571 del 2000, nel ruolo del tenente Tyler.
Tra i film “leggeri” più importanti, da segnalare EdTV (1999), commedia carica di satira verso i mass media in cui sarà al fianco anche della popolare presentatrice americana Ellen DeGeneres. Il suo carisma lo aiuta in altri ruoli in commedie romantiche, come Prima o poi mi sposo (2001, al fianco di Jennifer Lopez), Come farsi Lasciare in 10 giorni (2003) o A casa con i suoi (2006, con Sarah Jessica Parker), e nel caustico Tropic Thunder (2008) con Ben Stiller e Robert Downey Jr. Non vorrà però essere considerato solo attore “da commedie”, e dunque in questi stessi periodi accetterà anche altri ruoli più carichi di tensione, come quello del “giustiziere” Weiks nel thriller paranormale Frailty (2001), o il cacciatore di draghi Denton Van Zan nel fantascientifico post-apocalittico, Il Regno del Fuoco (2002, con Christian Bale). A cavallo tra la fine degli anni 2000 e l’inizio del 2010 decide di concedersi una piccola pausa, che terminerà nel 2011 con la partecipazione dell’attore al successo The Lincoln Lawyer nel ruolo dell’avvocato penalista Haller.
Seguiranno altri ruoli impegnati, culminati con “Dallas Buyers Club” (2013, che gli varrà un Oscar come miglior attore protagonista per il ruolo del malato di AIDS Ron Woodroof). È un successo dopo l’altro, con “The Wolf of Wall Street” (2013, nel ruolo del “mentore” Mark Hanna) e il ruolo da protagonista nel fantascientifico “Interstellar” di Christopher Nolan (2014). Nel 2014 torna in televisione con un vero e proprio cult, la serie thriller “True Detective”. La sua intensa interpretazione dell’asociale, disincantato e alcolista detective Rustin Cohle gli varrà un ampio consenso e il Critics’ Choice Television Awards come miglior attore in una serie drammatica. Insomma, un curriculum d’oro che farà scommettere su qualche sorpresa anche davanti alle telecamere di “C’è Posta per Te”.