Toni Servillo sarà ospite della puntata di Che tempo che fa di oggi. Dopo la presenza di Paolo Sorrentino della settimana passata, questa si può considerare come un ulteriore tributo a La grande bellezza, il film che ha riportato lOscar in Italia. Toni Servillo è nato ad Afragola, un grosso centro dellhinterland napoletano, nel gennaio del 1959. fratello di Peppe, il cantante della Piccola Orchestra Avion Travel e sin da piccolo si è interessato di teatro, spinto da un ambiente familiare molto ricettivo dal punto di vista culturale. Un interesse poi sfociato negli anni della contestazione studentesca nella fondazione del Teatro Studio di Caserta e nellallestimento di una lunga serie di rappresentazioni, sino al 1984. Due anni dopo si è quindi accostato al gruppo Falso Movimento e al regista Mario Martone, uno dei protagonisti della vita teatrale del nostro Paese. Negli anni a seguire ha partecipato a una lunga serie di spettacoli su testi di Eduardo De Filippo, Moliere, Marivaux e altri, oltre a iniziare la carriera di regista con allestimenti come Il misantropo, Tartufo, Le false confidenze. Proprio Martone lo ha poi convinto a rivolgersi al grande schermo, partecipando a Morte di un matematico napoletano (1992), Rasoi (1993), I vesuviani (1997) e Teatro di guerra (1998).
Risale invece al 2001 linizio del sodalizio artistico con Paolo Sorrentino, quando Toni Servillo ha preso parte a Luomo in più. Un sodalizio andato avanti con Le conseguenze dellamore (2004), con il quale lattore campano ha avuto il David di Donatello e un nastro dArgento in qualità di miglior attore protagonista. Nel 2008 ha invece partecipato alle riprese de Il divo, pellicola ispirata alla vita di Giulio Andreotti, con la quale ha nuovamente ottenuto una larga messe di premi, a partire dallEuropean Film Award per il miglior attore e dal David di Donatello. Da ricordare anche la sua straordinaria interpretazione in Gomorra, il film diretto da Matteo Garrone e in La ragazza del lago, diretto da Andrea Molaioli, per il quale ha ottenuto ancora una volta il David di Donatello.
Nel 2010 ha dato vita ad una annata di grande rilievo, nel corso della quale ha preso parte a Gorbaciof, diretto da Andrea Incerti, Noi credevamo, il film dedicato da Mario Martone al Risorgimento italiano, e Una vita tranquilla, alle dipendenze di Claudio Cupellini.
Con lintepretazione di Jep Gambardella in La grande bellezza, ha confermato ancora una volta di essere ormai uno dei migliori attori italiani in assoluto, grazie alle capacità camaleontiche che gli consentono di passare attraverso ruoli molto diversi, sempre con la stessa efficacia.
Per quanto concerne la sua vita privata, è sposato e padre di due figli. Nel corso di una lunga ed articolata intervista rilasciata a Repubblica, ha voluto ricordare di non essere un uomo frivolo e di trovarsi perciò a disagio sotto la luce dei riflettori. A proposito dellesperienza americana conclusa con lOscar, ha invece affermato che per lui si è trattato di una cosa assolutamente elettrizzante, una sorta di riduzione della distanza tra i sogni e la realtà. Una realtà alla quale è peraltro tornato con un pezzo teatrale, Le voci di dentro, con il quale ha voluto rilasciare lennesimo tributo in favore di Eduardo De Filippo, da lui definito come il più straordinario rappresentante di una drammaturgia contemporanea dal carattere realmente popolare, forse lultimo. Dal 26 marzo calcherà con la commedia di Eduardo il Barbican Theatre di Londra.
Negli ultimi giorni l’attore di Afragola è anche voluto tornare su curioso episodio risalente allo scorso gennaio, quando aveva rivolto una parolaccia alla giornalista Elena Scotoni, di RaiNews24, durante una intervista rilasciata in margine alla vittoria del Golden Globe, proprio con La grande bellezza. In quella occasione, di fronte alla domanda della giornalista sulle critiche non positive ricevute dal film, l’attore si era lasciato scappare una imprecazione, che era poi diventata un vero e proprio tormentone. Una risposta che aveva a sua volta provocato la protesta del Consiglio di Redazione di RaiNews24 e dell’Usigrai e sulla quale Toni Servillo ha voluto precisare di essere incorso in un equivoco pensando che il cellulare fosse ormai spento e di non avere nulla di personale contro la giornalista.
La sua apparizione a Che tempo che fa rappresenta perciò l’ennesimo tributo a La grande bellezza e una occasione per scoprire qualcosa di più su un attore che non ha mai mostrato di soffrire eccessivamente di presenzialismo, preferendo far parlare i suoi film.