Durante l’intervista rilasciata a Giovanni Floris a Ballarò, Matteo Renzi ha raccontato la telefonata di Silvio Berlusconi poche ore dopo la nomina come nuovo segretario del Partito democratico. Mi ha chiamato all’una di notte. Che stava facendo a quellora? Lui non lo so. E comunque, Floris, se mentre stava facendo quelle cose a cui lei maliziosamente pensava si è messo a chiamare me vuol dire che ha dei problemi, ha detto il sindaco di Firenze, che ha ammesso di essere stato contento di ricevere le telefonate dei leader politici. Mi ha detto: Hai fatto bene a vincere le primarie. Farai un grande partito socialdemocratico, ha raccontato Renzi imitando Berlusconi. Il leader di Forza Italia ha poi magnificato le primarie: E io gli ho detto: visto che gliele prometti da ventanni a quelli di centrodestra fagliele fare queste primarie. Il neo segretario del Pd ha raccontato anche di aver ricevuto una telefonata da Rosy Bindi: Mi ha detto: Avere Letta come presidente del Consiglio e te segretario… Ma tanto non durate nessuno dei due. Clicca qui per guardare il video.
La puntata di martedì 10 dicembre del programma di approfondimento di Rai Tre, Ballarò, condotto da Giovanni Floris viene incentrata su quello che sta accadendo nel Paese con la cosiddetta protesta dei Forconi e sui possibili scossoni che lelezione di Matteo Renzi a segretario del Partito Democratico potrebbe avere sul futuro del Governo. In studio ci sono come ospiti la rappresentante del Partito Democratico Pina Picierno che tra laltro è una dei volti nuovi della segreteria di Renzi, Cattaneo di Forza Italia, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il presidente della RCS Libri Paolo Mieli, Riccardo Monti presidente della ICE ed ossia dellagenzia per la promozione allestero e per linternazionalizzazione, il politologo francese Marc Lazar, il direttore de Il Fatto Quotidiano Antonio Padellaro e il professor Luigi Naldini del San Raffaele di Milano presente per via della campagna di raccolta fondi Telethon.
La trasmissione ha inizio come da prassi con la copertina di Maurizio Crozza che esordisce sottolineando come ormai si sente vecchio visto che il Paese viene gestito da trentenni. Quindi parla del fatto che il movimento dei Forconi ha reso vecchio e superato quello dei Cinque Stelle. Nella parte finale del proprio intervento da vita ad una imitazione di Matteo Renzi nella quale il comico ligure annuncia come il neo segretario abbia come prossimo obiettivo quello di andare al Festival di Sanremo.
Inizia il dibattito in studio con la Picierno che sottolinea come il Partito Democratico sarà leale nei confronti del Governo Letta tantè che il primo atto ufficiale di Renzi nella vesti di segretario sia stato quello di incontrare Letta per capire quali siano le prime cose da fare. Insomma, dalle dichiarazioni della Picierno appare evidente come il Pd dia senza alcun ripensamento la fiducia al Governo. Paolo Mieli fa presente come ci sia il concreto sentore che con laffacciarsi sulla scena politica di questa nuova classe dirigente guidata da Matteo Renzi, possa cambiare effettivamente tutto in quanto non hanno più legami con il passato del partito e tutti i vari big che lo hanno guidato. Tuttavia, Mieli vorrebbe che Renzi smettesse di fare annunci e adesso passi ai fatti concreti come nel caso della legge elettorale che deve essere assolutamente fatta e in un lasso di tempo breve. De Magistris sottolineando come Renzi non sia un rivoluzionario in quanto ha comunque un percorso allinterno di un partito, è comunque una ottima notizia per il Paese giacché viene da una esperienza amministrativa nel corso della quale ha potuto toccare con mano quali fossero i problemi del Paese. Padellaro introduce il prossimo argomento relativo alla protesta dei Forconi, evidenziando come non sia ancora capito quale sia il motivo della protesta e soprattutto che Berlusconi sta cercando di cavalcarla per ottenere consenso elettorale, dimenticando che due anni fa in Sicilia sia stato proprio il suo Governo ha far in modo che prendesse corpo questa protesta. Monti, dopo un servizio nel quale vengono mostrate le immagini delle proteste che stanno andando in scena in diverse città, sottolinea come nonostante la pesantezza di questo lungo periodo di crisi, lItalia ha tutte le potenzialità per creare ricchezza e occupazione in quanto tutto quello che viene creato e fatto in Italia è ben visto nel Mondo per la grande qualità offerta.
Lazar sottolinea come in effetti in Italia ci sia una crisi della politica che non trova più corrispondenza del cittadino e per quanto concerne Grillo e Berlusconi, il politologo francese, li dipinge come due contendenti che stanno facendo a gara nel mostrarti quanto più possibile contrari al sistema. Per via dellintervista a Renzi vengono anticipati i sondaggi di Pagnoncelli dai quali si evince come allo stato delle cose nelle intenzioni di voto ci sarebbe al primo posto il Partito Democratico con il 31,6% dei consensi seguito a distanza da Forza Italia che aggancia il secondo posto con il 22,5% e quindi il Movimento Cinque Stelle con il 21,5%. Resta alto il Nuovo Centro Destra di Alfano che raccoglierebbe il 7,4% mentre Sel si attesterebbe sul 3,1% quindi la Lega Nord al 3,0%, Udc al 2,7 e Scelta Civica al 2,4%. La somma della coalizioni vedrebbe il Centro Sinistra al 35,2% e il Centro Destra al 34,8% mentre il Centro al 5,1% e il M5S ovviamente al 21,5%.
Si ritorna in studio parlando prima della legge elettorale con un botta e risposta tra la Picierno e Cattaneo su chi avrebbe le maggiori responsabilità sullassunzione del Porcellum e quindi di come sta cambiando il sistema alimentare italiano con un aumento cospicuo di vegetariani e vegani. Dopo un servizio su Berlusconi che secondo Lazar è in cerca di alleanze, entra in studio Matteo Renzi che parla immediatamente della necessità di fare un deciso cambiamento. Quindi racconta di come ci sia da parte sua una passione verso la politica e come ami mettersi in gioco rischiando in prima persona. Evidenzia come Bersani gli abbia mandato un messaggio per complimentarsi della vittoria e quindi focalizza lattenzione su come nel Paese ci sia un problema legato alle classi dirigenti che riguarda un po tutti gli ambiti come banche, scuole e via dicendo. Renzi parla del fatto che ha un accordo con Letta e che il Governo deve fare delle cose concrete entro il prossimo anno e annuncia come entro maggio occorre dare una legge elettorale e prevedere un piano serio per il rilancio del lavoro. Dopo una battuta su Brunetta che paragona a un orologio rotto che dice un paio di cose giuste al giorno, parla del fatto di essere stato chiamato intorno alluna di notte da Berlusconi per congratularsi con lui e prima da Rosy Bindi. Infine, evidenzia come lui si senta di sinistra anche perché è da questa parte politica che può arrivare il cambiamento.
La puntata di Ballarò di oggi è stata aperta ancora da Maurizio Crozza e la sua copertina. Il suo intervento è stato incentrato sulla vittoria di Matteo Renzi alle primarie del Pd e sulla possibile alleanza tra Grillo e Berlusconi. Battute anche sullo sciopero dei Forconi. Crozza ha anche imitato Beppe Grillo, colto di sorpresa da questa protesta. “Giova… è una rivoluzione! Ora, nel PD cè Renzi… un trentenne, fuori del Parlamento, che comanda dei parlamentari sessantenni che stanno dentro… E nel M5S… c’è un sessantenne fuori, che comanda dei trentenni dentro…“, ha iniziato Crozza. Il comico genovese che ha poi commentato la rivolta dei Forconi: “Vogliono bloccare l’Italia… ma perché con i TIR? Non è meglio il metodo classico, cioè farsi eleggere?“. Spazio anche all’imitazione di Grillo che ha definito come “uno di quei 60enni che si sentono ancora giovanili e si incazzano se gli lasci il posto a sedere in autobus“. Crozza non ha risparmiato nemmno Salvini: “anche la Lega si rinnova… Ha vinto Salvini… lui è un uomo preciso… va in giro sempre con le felpe con su scritto MILANO”… così si ricorda dov’è“. Infine una lunga imiitazione del neo Segretario del pd Matteo Renzi: un mix tra Striscia la notizia e X Factor e con il sogno di diventare Mika, non Obama. Le prime parole di Crozza/Renzi? “Vorrei scrollarmi di dosso questo senso di Pd“. Clicca qui per guardare il video.
La copertina di Crozza aprirà la puntata di Ballarò di oggi, 10 dicembre 2013. Inevitabile per il comico genovese affrontare il tema delle primarie del Pd, tanto più che nelle scorse settimane aveva interpretato Matteo Renzi, eletto ora segretario del partito di maggioranza. Non dimentichiamoci poi che in studio è presente Pina Picierno, una delle componenti della segreteria nominata da Renzi ieri pomeriggio. Probabile poi che la rivolta dei forconi possa fornire un altro spunto a Crozza, così come il voto di fiducia che attende domani il Governo Letta. Ricordiamo che la trasmissione si può seguire anche in diretta streaming cliccando qui.
Il martedì sera di Rai Tre è come da tradizione dedicato allappuntamento con Ballarò, il talk show di approfondimento politico ed economico condotto da Giovanni Floris, che scatta questa sera alla ore 21.05. Non mancherà certo la classica introduzione di Maurizio Crozza: la sua copertina satirica è ormai diventata un vero e proprio must imperdibile. Domenica 8 dicembre Matteo Renzi, stravincendo le Primarie, è diventato Segretario del Partito Democratico. La trasmissione non può certo che analizzare questo dato, alla luce anche dei numeri della vittoria del rottamatore che ha surclassato i diretti avversari: Pippo Civati si è fermato al 14%, mentre Gianni Cuperlo ha ottenuto un deludente 18%. Ora tocca a Renzi dare quellaccelerata che al governo è ancora mancata. Il sindaco di Firenze e il premier Letta collaboreranno (si spera) per il bene del Paese, facendo quelle riforme istituzionali ed economiche di cui abbiamo grande bisogno. Dallaltra parte della barricata, Silvio Berlusconi è in cerca di una quanto mai paradossale alleanza con Beppe Grillo. Il suo obbiettivo è quello di rifare la legge elettorale per tornare immediatamente al voto, ponendosi così sulla stessa linea del leader penta stellato.
Gli ospiti di Floris di questa serata sono Pina Picierno, una delle sette donne della nuova segreteria del Pd; il sindaco di Napoli Luigi De Magistris; il presidente della nuova ICE Riccardo Monti; lo storico e politologo francese Marc Lazar; lo scienziato Luigi Naldini direttore dellIstituto San Raffaele-Telethon di Milano; il direttore de Il Fatto quotidiano Antonio Padellaro e Paolo Mieli, presidente di Rcs libri.
Inoltre, in collegamento da Bologna il jazzista Paolo Fresu riarrangerà la sigla di Ballarò in occasione di un concerto di solidarietà per i comuni della Sardegna maggiormente colpiti dal terribile ciclone Cleopatra. Infine, non mancherà la solita finestra sui sondaggi con Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos.