Ieri sera, venerdì 22 maggio 2015, a Quarto Grado focus rivolto sul caso della scomparsa di Guerrina Piscagla con il no dei giudici alla richiesta di scarcerazione per Padre Graziano, sulla nuova versione di Veronica Panarello sul tragitto compiuto quella tragica mattina e sulla lettera scritta da Massimo Bossetti dal carcere (clicca qui per la replica della puntata di Quarto Grado di venerdì 22 maggio 2015 in video streaming). Inoltre spazio alla misteriosa morte del giovane padovano Domenico Maurantonio, il giallo di Orune con la morte di Gianluca Monni e quella che sembra la scomparsa collegata di Stefanio Marsal ed infine con aggiornamenti sulla posizione di Salvatore Parolisi. Il programma condotto da Gianluigi Nuzzo con la collaborazione di Alessandra Viero, si è aperto del caso della scomparsa di Guerrina Piscaglia avvenuta il 1 maggio 2014 nella provincia di Arezzo e per la precisione nel piccolo centro di Cà Raffaello. Gli inquirenti hanno portato avanti delle indagini dalle quali sono emersi elementi tali per cui si è arrivati allarresto di Padre Graziano con laccusa di omicidio ed occultamento di cadavere. Nella giornata di giovedì 21 maggio il tribunale del riesame di Firenze ha deciso di rigettare la richiesta di scarcerazione per lo stesso Padre Graziano con lavvocato Fanfani che nel corso della puntata sottolinea il proprio rammarico per una decisione che definisce ingiusta. In studio viene anche valutata lipotesi che il prete stia coprendo qualcuno magari una donna. In tutto questo viene evidenziato quello che è il pensiero della pubblica accusa che sottolinea come il fatto che il sacerdote abbia frequentato diverse donne, dimostri quale sia la sua vera personalità. Lo stesso avvocato di padre Graziano ci tiene a precisare quello che lui ritiene possa essere un errore commesso e che continuano a commettere gli inquirenti e nello specifico di aver sempre portato avanti le ricerche pensando ad una donna morta. Per lavvocato si potrebbe arrivare ad una soluzione del caso soltanto se si tenti di cercare Guerrina Piscaglia come persona viva e vegeta, per cui indirizzando in altra maniera le ricerche. Si passa a parlare del caso della morte del piccolo Loris con la madre Veronica Panarello che negli ultimi giorni è stata ancora una volta ascoltata dagli inquirenti fornendo una nuova versione del percorso che ha compiuto quella mattina per portare il figlio a scuola. Una nuova versione che in questo caso trova riscontro nelle riprese delle telecamere. Lavvocato Villardita, legale di Veronica Panarello, sembra essere in possesso delle prove che scagionerebbero la propria assistita e nello specifico: stando allorario della morte del bambino evidenziata dal report del medico legale, lassassino non può essere Veronica Panarello in quanto era ancora in casa come testimoniano le telecamere. Si passa a parlare della morte di Domenico Maurantonio, il ragazzo di 19 anni originario di Padova che è precipitato dal quinto piano di un albergo di Milano presso il quale si trovava per una gita scolastica. Viene mandata in onda una intervista ai genitori che palesano tutta la propria amarezza per questa incredibile vicenda ed inoltre sottolineano la loro convinzione che gli amici del figlio non abbiano detto la verità sulla vicenda o quanto meno non tutta. Poi viene mandata in onda lintervista realizzata allimbianchino che ha ritrovato il corpo del ragazzo facendo presente come avesse indosso soltanto le mutande e la canottiera, smentendo il fatto che fosse sporco. Al momento gli inquirenti stanno continuando ad indagare per capire quale sia stata la dinamica dei fatti e questo significa che tutte le opzioni sono ancora in piedi. Si parla brevemente anche dellomicidio di Melania Rea e soprattutto della decisione della Cassazione di togliere laggravante della crudeltà a Salvatore Parolisi, il che impone di fatto al giudice di rivedere al ribasso la sentenza. Cè attesa per capire di quanto essa possa essere ridotta. Si passa a parlare dellomicidio avvenuto ad Orune e nel quale ha trovato la morte Gianluca Monni, ragazzo che aveva 19 anni. Un caso molto complesso e che sembra essere legato alla scomparsa di un altro ragazzo di 28 anni il cu nome è Stefano Marsala. Gli inquirenti pare abbiano individuato un possibile sospettato e si tratterrebbe di un minorenne del quale viene ascoltata la madre che assolutamente non crede allipotesi che il figlio possa aver avuto un ruolo nella vicenda. Si passa allomicidio di Yara Gambirasio ed in particolare leggendo la lettera che Massimo Bossetti ha voluto scrivere ai propri legali per ringraziarli del supporto che gli stanno dando. Una lettera nella quale Bossetti non solo ribadisce la propria innocenza ma sottolinea di non aver mai conosciuto Yara e di non essere capace di fare una cosa così atroce. Inoltre, fa riferimento alla propria famiglia, alla sofferenza di dover star lontano dalla propria moglie e dai propri figli.