Ancora toto-Quirinale a “Servizio pubblico”. Questa volta però senza cronaca, opinoini e analisi ma attraverso retroscena. Nazareno, pupazzo chiamato in riferimento al famoso Patto, spiega cosa c’è dietro alla proposta dei candidati per la presidenza della Repubblica. Già dai primi momenti della puntata, la voce di Nazareno era intervenuta su Prodi, Mattarella e Padoan. Ora Nazareno parla di cosa c’è dietro la proposta di Pierluigi Bersani, Anna Finocchiaro, Sergio Chiamparino e Graziano Del Rio. Arriva anche il momento dei sorrisi in questo mare di politica. Il cantande Dado che sulle note di più successi (“Il pescatore” di De andrè, “Andavo a cento all’ora” di Morandi) dedica una canzone a Romano Prodi. Come da prassi le vignette di Vauro, con analogie fra la vittoria di Tsipras e l’attuale situazione italiana, chiudono la puntata.
A “Servizio pubblico” si accantona per un attimo il presidente della Repubblica e si parla-anche solo per poco- del Movimento 5 stelle. Il programma di Michele Santoro ripropone la contestazioni a Walter Rizzetti, ex grillino uscito dal partito. La scorsa settimana il deputato è stato bersagliato da insulti e sputi. Dopo che aveva dichiarato di voler incontrare Matteo Renzi. Una volta arrivato a Largo del Nazareno,sono arrivati cori come “venduto”. Così il parlamentare ha rinunciato ad entrare e quindi di disertare l’incontro. Parlando con l’inviata del programma, Walter Rizzetti ha detto che un insieme di motivi hanno spinto lui e altri ad abbandonare il M5S. Dalle parole di alcuni contestatori non sembra ci sia stata alcuna violenza. Dalle prime notizie il movimento formato dai fuoriusciti si chiamerà “Alternativa libera”.
Non c’è talk-show senza offese. Così a “Servizio Pubblico”,il direttore de “Il Foglio”, Giuliano Ferrara attacca il Movimento 5 stelle e Ferdinando Imposimato. Dopo averlo detto in precedenza, Ferrara dichiara che i grillini hanno fatto una sciocchezza a votare Imposimato. Parlando poi delle consultazioni on-line fatte dal M5S, il giornalista ha detto che chi i votanti sono “degli sfigati”. In parte Gad Lerner concorda con Ferrata, dicendo che i pentastellati hanno perso un’occasione. Poco dopo arriva un video in cui il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio difende la sua scelta di Imposimato. Parlando di un altro papabile al Colle, Gianni Dragoni ha dichiarato l’attuale pensione di Giuliano Amato. L’ex presidente del Consiglio e oggi giudice della Consulta percepisce 31.000 euro di pensione al mese. A questa si deve aggiungere i 12.600 di stipendio di giudice della Corte Costituzionale.
A “Servizio pubblico” arriva il momento di Marco Travaglio, che nel suo editoriale cita il rapporto fra Silvio Berlusconi e il centrosinistra. Per il giornalista, gli ex leader della sinistra Occhetto, D’Alema ed Epifani non hanno mai fatto paura a Berlusconi. Solo Romano Prodi è stato in grado di battere Berlusconi, forse-dice Travaglio- perché si è sempre opposto alle larghe intese. Berlusconi è risorto, sia a livello economico che politico. Con le leggi ingiuste di Berlusconi- ha detto il condirettore del Fatto Quotidiano- ci sono state forti proteste; con Renzi tutto passa. Ad esemprio sulla legge di falso in bilancio o la legge contro i magistrati. Nel dibattito poi entra Gianfranco Fini, che in un’intervista dichiara che Renzi vuole sia il consenso del Pd che quello di Berlusconi. Ironizzando, Pippo Civati ha detto che sabato voterà Sergio Mattarella.
Dopo il filmato sulle opinioni del prossimo presidente della Repubblica, “Servizio pubblico” riparte dallo studio. Per Mara Carfagna di Forza Italia, Sergio Mattarella è un personaggio che non ha fama all’estero. Per la forzista la sinistra vuole un presidente che non disturbi il governo. Il democratico Pippo Civati ricorda la sua proposta di Romano Prodi a prossimo capo di Stato. La scelta del Professore- ha detto Civati- è stata fatta per avere un nome fuori dal famoso patto del Nazareno. La Carfagna invece difende l’accordo fra Renzi e Berlusconi, citando lo spirito di condivisione del patto. Da berlusconiana non poteva che difendere l’ex Cavaliere, ricordando che non hai mai chiesto la grazia. Per Giuliano Ferrara, la votazione di Ferdinando Imposimato è ridicola. Per il giornalista, Imposimato è un complottista.
Si apre con un servizio sul prossimo presidente della Repubblica la puntata di “Servizio pubblico”.Passeggiando per le strade di Roma il giornalista di Santoro chiede chi sarà il prossimo inquilino del Quirinale. Forza Italia, Pd, M5s ancora non sono uniti per un nome. Per i berlusconiani ancora non c’è una figura, come per Sel il cui leader Nichi Vendola dice “chieda a Renzi il nome”.La Taverna ha dichiarato che non condivide la prensenza di Romano Prodi nelle liste on-line del partito. Non è mancato il momento delle battute e, se si parla di comicità in politica non poteva mancare il forzista Antonio Razzi. L’inviato gli ha ricordato che aveva detto che “avrebbe votato anche Totò Riina”. Silvio Berlusconi, dopo l’incontro col premier Matteo Renzi ha detto che per ora lui e Renzi non hanno deciso nomi.
Sta per tornare su La7 un nuovo appuntamento con Servizio Pubblico, il talk show politico condotto da Michele Santoro. A dargli manforte come sempre il vice-direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e il vignettista Vauro. Al centro del dibattito degli ospiti in studio la prossima elezione del Presidente della Repubblic. Vi ricordiamo che oltre a poter guardare Servizio Pubblico sintonizzandovi su La7, la trasmissione sarà visibile in diretta streaming su La7.it: cliccate qui per vederla
Poco fa Matteo Renzi ha ufficializzato il candidato del PD per il Quirinale. Si tratta di Sergio Mattarella e l’assemblea l’avrebbe votato all’unanimità. Cliccate qui per vedere l’annuncio di Matteo Renzi. Il Premier ha precisato che fare questo nome non è stato un gesto di arroganza da parte del PD ma che è il risultato di una richiesta collegiale di tutte le forze politiche che si sono unite ad dibattito. Nel frattempo Forza Italia fa sapere di non essere disposto a votare questo nome e Berlusconi si sarebbe sentito tradito dal comportamento di Renzi che, a suo avviso, sarebbe venuto meno ai patti. Chi l’aveva previsto prima di tutti è stato Massimo Cacciari che, qualche puntata fa, aveva dichiarato a Servizio Pubblico che il prossimo Presidente della Repubblica sarebbe stato uno tra Amato e Mattarella. Non ci credete? Cliccate qui per vedere il video del suo intervento.
La puntata di Servizio Pubblico di oggi sarà tutta rivolta alla prossima elezione del Presidente della Repubblica. Tra i servizi più attesi c’è quello di Sandro Ruotolo che si è aggirato per le strade romane chiedendo ai cittadini di esprimere il loro giudizio in merito. Una delle persone che ha destato di più la sua attenzione è la signora Annarella che, nonostante, la vita umile alla quale è condannata sembra avere le idee molto chiare sul futuro politico del nostro Paese. Nel servizio che Michele Santoro mostrerà questa sera Annarella svela il suo candidato al Quirinale e attacca il Patto del Nazareno: “Una fregatura alla romana, tutte chiacchiere: ma le chiacchiere non riempiono la panza, i maccheroni sì”. Cliccate qui per vedere l’anteprima.
Questa sera, giovedì 29 gennaio 2015, alle 21.10 su La7 va in onda un nuovo appuntamento con Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro. Il titolo della puntata è Il prezzo: al centro del dibattito le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica. Quale sarà lasse politico vincente per eleggere il nuovo Capo dello Stato? In tanti si chiedono se Renzi manterrà l’accordo con Berlusconi o sceglierà un candidato non condiviso. Secondo altri potrebbe essere lo stesso Berlusconi a rompere con il premier. Santoro ne parlerà in studio con i suoi ospiti: Giuliano Ferrara, ex direttore de Il foglio, Gad Lerner, la deputata di Forza Italia Mara Carfagna e Giuseppe Civati del Partito Democratico.