Per Sylvester Stallone, la realizzazione de I mercenari The Expendables, rappresentava la possibilità di rivalersi sul cinema contemporaneo, dimostrare al mondo intero che lui e i suoi colleghi coetanei non erano solo vecchie glorie, ma pilastri fondamentali del genere Action Movie. Anzi, protagonisti insostituibili e inarrivabili, del tutto imparagonabili agli attuali. Parlando della peculiarità di Schwarzenegger, di Willis e di se stesso, spiegò, in occasione delluscita del primo film della serie, nel 2010: «Arnold era un sasso che parlava a monosillabi, Bruce il furbo con la parlantina, io me ne stavo praticamente zitto. Arnold non avrebbe potuto fare Rambo e io non avrei potuto fare Terminator. I nostri film erano pieni di noi, delle nostre personalità. Oggi, chiunque può fare qualunque cosa. I muscoli te li attaccano col Velcro. Ogni film è pensato a tavolino da un consiglio d’amministrazione. E con questo, aveva detto tutto. Nacque, dunque, I Mercenari, cui fece seguito I mercenari II. Le due pellicole misero insieme un cast decisamente eccezionale, il meglio del meglio dei film dazione degli anni 80-90: oltre ai tre suddetti, cerano Dolph Lundgren, Jet Li, Mickey Rourke, Jason Statham, Jean-Claude Van Damme e Chuck Norris. Per i più disparati motivi, mancavano, a memoria, solamente Mel Gibson, Steven Seagal, Kurt Russell, Nicolas Cage e Wesley Snipes. Ed Harrison Ford. Ma quest’ultimo, assieme a Snipes e Cage, sarà presente nel terzo film della serie. Per ragioni, tuttavia, non particolarmente felici. Già, perché, in sostanza, dovrà sostituire Bruce Willis dopo che, a quanto pare, è stato malamente cacciato. Stallone ha fatto sapere su Twitter: «Willis fuori … Harrison Ford dentro! Grande notizia!. E fin qui, ci sarebbe da pensare che lex Rambo, semplicemente, è contento di aver arruolato lex Indiana Jones. E invece, in un Tweet successivo, scrive, senza citare Willis: «Pigro e avido. Formula sicura per il tuo fallimento. Cosa sia successo esattamente tra i due non è ancora chiaro ma siamo sicuri che presto, quando anche Willis dirà la sua, lo scopriremo.