A Pomeriggio Cinque la telefonata shock del Comandante Schettino, accusato di aver abbandonato la nave prima di eseguire le manovre di salvataggio dei passeggeri del Costa Concordia e la testimonianza strappalcrime di un sopravvissuto, che, nei primi isanti davanti alle teleczamere di Pomeriggio 5 non ha retto l’emozione ed è corso fuori dallo studio. La prima parte della puntata odierna di Pomeriggio 5 è stata di nuovo dedicata al naufragio della nava da crociera al largo dell’isola del Giglio. Una tragedia che sta commuovendo l’Italia e della quale non sembrerebbe ancora terminato il nimero delle vittime. Barbara DUrso ha reso noto che oggi siano stati trovati 4 uomini e una donna, che vanno aggiungersi al bilancio dei morti. Tanti ancora i dispersi. E’ stato mandato in onda il docimento shock che ha sconvolto l’Italia: la telefonata intercorsa tra il comandante Schettino e un ufficiale della capitaneria di porto. Dalla telefonata emerge che il Comandante ha abbandonato la nave prima di assicurarsi che fossero eseguite le procedure di salvataggio dei passeggeri a bordo. L’ordine della Capianeria è stato è quello di risalire immediatamente sulla nave, ma il comandante avrebbe esitato. L’ufficiale avrebbe poi detto che c’erano già delle vittime e, urlando, avrebbe detto a Schettino di risalire. Il comandante è stato arrestato e oggi è stato sottoposto a interrogatorio. A Pomeriggio 5 si è aperta la pagina del doloro di chi ha vissuto quegli incredibili e drammatici attimi. Giuseppe Lanzafame, ex marittimo è superstite del naufragio: l’uomo è troppo commosso ed esce dallo studio. Dopo qualche istante Lanzafame rientra e accanto a lui c’è Fabiana di Napoli, moglie di un ufficiale. Altri ospiti in studio sono Ilaria, tra le ultime persone ad aver lasciato la nave, Simona Santini e Alessandro Cappelli (musicisti), Olly Kozlova(modella presente per una sfilata) e Silvia Graziadei, membro dell’equipaggio. In collegamento da Genova, Giovanni Schiaffino, responsabile dei servizi di sicurezza di Costa Crociere.
Lanzafame racconta di essersi commosso ascoltando la telefonata, perché mentre era sulla Costa non aveva realizzato la tragedia e in questi giorni, con questi filmati, lo sta facendo. In collegamente da Grosseto, Paolo Capresi, spiega che l’interrogatorio a Schettino è terminato: a quanto pare il comandante continua a raccontare di non aver mai abbandonato la nave e di aver anzi avvicinato questa alla costa salvando molte vittime. Il Gip si è riservata la decisione, che verrà emanata alle ore 20.00 di stasera.
La conduttrice legge un giornale in cui Alessandro di Lena, primo ufficiale della Concordia, racconta che Schettino fosse stato ininterrottamente a telefono durante la tragedia, impietrito e senza saper che fare. Con chi parlasse, non si sa ancora. In collegamento, Stefania Zane con il parroco dell’isola Don Lorenzo, che aggiorna tutti sulla situazione dei dispersi. Un collega di Santini e Cappelli, anch’egli musicista, è ancora scomparso, e i familiari sono giunti da Don Lorenzo per chiedere informazioni. In trasmissione viene fornito un identikit dell’uomo. All’appello manca anche una bambina di 5 anni. Un video mostra delle immagini incredibili girate da una famiglia sarda, a bordo della nave, mentre stava avvenendo la tragedia. Queste mostrano il panico generale e la nave inclinata dall’interno nella zona ristorante.
La Graziadei racconta come gli annunci, che invitavano alla calma, servissero per non creare il panico ed evitare danni peggiori. Lanzafame racconta che, il modo in cui sia stata presa la “secca”, denoti chiaramente il fatto che fosse stata vista all’ultimo momento. Ma la cosa più sconcertante, per l’uomo, è stato il fatto che egli, recatosi sul ponte per far indossare, prima ancora degli avvisi ufficiali, i giubbotti di salvataggio ai suoi familiari, abbia notato che i membri dell’equipaggio li avevano già presi. Viene mostrata l’intervista esclusiva a un sub che è riuscito a entrare nella nave: essi si sono introdotti mediante alcuni squarci causati da mine fatte brillare, al fine di creare dei fori per l’entrata degli addetti al recupero. Il sommozzatore racconta come all’interno la situazione sia molto confusa.
Ilaria Argentin, ultima superstite ad aver lasciato la nave, racconta una scena molto “forte”; ilsangue che i molti feriti hanno versato per via di tagli o contusioni varie. Poi, la donna racconta dell’entrata nelle scialuppe piene di gente. Parla, con evidente commozione del momento in cui avevano capito che non vi fossero più scialuppe libere e di quando hanno realizzato che avrebbero dovuto aspettare soccorsi senza sapere se e quando sarebbero arrivati. Al telefono, Andrea Bongiovanni difende l’equipaggio: nessuno ha abbandonato la nave, anzi, è stato fatto tutto il possibile.