Il secondo appuntamento del mese di febbraio di Lucignolo 2.0 comincia con un’intervista esclusiva a Raffaele Sollecito, condannato in secondo grado a 25 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007. Sollecito si è sempre professato innocente e ammette il suo desiderio di tornare alla sua vita, il prima possibile. Il giovane pugliese si aspettava un’assoluzione in Appello e attende ora la sentenza della Cassazione. Ha spiegato di non riuscire a vedere un futuro nella sua vita e di essere costretto a non fare progetti superiori alla settimana. La vicenda ha interrotto un momento della sua vita molto felice, in cui stava per coronare il suo impegno nello studio e non aveva alcun motivo per partecipare a un delitto nei confronti di una ragazza che non conosceva. La vicenda della ragazza di Bollate picchiata selvaggiamente da una coetanea per futili motivi (tra l’indifferenza di molti e l’incitamento di alcuni) ha scioccato il paese ma è solo una delle tante storie di bullismo che avvengono nel nostro paese. Lucignolo si è occupato della vicenda di Luca, uno studente sardo di 16 anni, vittima di bullismo. Sin da piccolo il ragazzo è stato vittima di bullismo, a causa di alcuni comportamenti non accettati dalla massa, come giocare con le bambole. La situazione è peggiorata ultimamente a causa di alcune foto pubblicate su un social network. Il ragazzo è stato offeso e minacciato, anche di morte, ma grazie all’aiuto dei familiari continua ad andare avanti.
Nel terzo servizio Lucignolo si è occupato dei cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training), ragazzi che non studiano ne lavorano, un numero crescente in Italia. Protagonista del servizio Matteo, 21enne, che attende di trovare un lavoro e riesce a vivere con la paghetta settimanale della nonna (40 euro) e nell’attesa di trovare un impiego passa gran parte delle sue giornate giocando al computer. Nel quarto servizio Lucignolo si è occupato della vicenda di Natale Giunta, titolare di una società di catering costretto a vivere sotto scorta. Minacciato da estorsori, Giunta non ha ceduto al ricatto, li ha denunciati e ne ha fatti arrestare cinque. Giunta sogna ora di aprire un ristorante siciliano a Miami.Lucignolo ha seguito Nina Moric nello studio di registrazione. L’aspirante cantante ha dichiarato il suo amore per Michael Jackson e Robbie Williams e ha rivelato un aneddoto sulla sua partecipazione al video musicale di “Livin la vida loca”, dell’artista Ricky Martin, video che le ha dato la notorietà.Viene poi raccontata la paradossale storia di Mauro Bernardi, un uomo che ha perso l’uso di entrambe le gambe in seguito a un incidente stradale. Mauro, nonostante la disabilità, non si è pianto addosso e ha continuato a fare sport grazie a un particolare strumento che gli permette di sciare ma non può fare il maestro di sci per disabili, perché questa opportunità è riservata esclusivamente a chi non è disabile.
In settimana Mario Balotelli ha comunicato su Twitter di aver riconosciuto la figlia Pia, avuta dalla relazione con la show-girl napoletana Raffaella Fico. Lucignolo ha intervistato la mamma di Pia che si augura che Balotelli faccia il padre e garantisca alla piccola quella figura paterna che le manca e ha parlato della loro relazione, nata da un approccio in discoteca e finita dalla sera alla mattina.Si parla poi della vicenda dei fidanzati di Ischia (di cui hanno parlato “Le iene” nell’ultima puntata) che si sono fatti riprendere mentre facevano sesso in una videochat. Il video successivamente è stato diffuso in rete e ha cambiato pesantemente la vita dei due ragazzi, costretti ad abbandonare la loro città Ischia, a causa dei pesanti giudizi dei loro concittadini. Viene mostrato un servizio sulla Neknomination, fenomeno che sta spopolando tra i giovani e che ha causato la morte di due ragazzi in Irlanda. La pratica consiste nel bere più alcol possibile nel minor tempo possibile e in alcuni casi è necessario anche buttarsi in un corso d’acqua gelido. I video delle imprese vengono poi caricati e diffusi su Internet. Dopo un servizio sulla show girl Marika Fruscio, viene mostrato un reportage sulla Marijuana. Oltre agli utilizzi illegali vengono mostrati applicazioni utili in campo agricolo e medico. La puntata si chiude con un servizio sui tatuaggi. Enrico Ruggeri ha intervistato una alternative model di 23 anni che si è tatuata per intero la schiena.
Questa sera, domenica 9 febbraio 2014, a Lucignolo 2.0 si parlerà della Neet Generation: i ragazzi che non lavorano, non studiano e trascorrono le giornate tra divano e tv. Il post pubblicato su Facebook che annuncia il servizio ha generato una discussione tra gli utenti del social network. “Come i parassiti insomma”, scrive con una vena critica un utente, mentre c’è anche chi si immedesima nella descrizione: “Io sono uno di quelli se volete mi spiego anche il motivo”. Qualcun altro aggiunge: “La leva… non si doveva levare!”, facendo riferimento alla leva militare. C’è anche chi si chiede: “Ma che noia come fanno… io impazzirei”. E chi invece prova quasi un moto di invidia: “Beati loro”.
Questa sera, domenica 9 febbraio 2014, alle ore 21.30 in diretta su Italia 1 va in onda un nuovo appuntamento con Lucignolo, con Enrico Ruggeri e Marco Berry. Vediamo alcuni dei servizi di questa puntata. Lucignolo incontra Raffaele Sollecito, accusato dell’omicidio di Meredith Kercher, che racconta la sua versione dei fatti dopo l’ultima sentenza del 30 gennaio che lo ha condannato a 25 anni di carcere. Verrà presentata un’inchiesta sulla marijuana: Lucignolo ha passato una notte con chi la spaccia, e una giornata con chi sta lottando per liberalizzarla per scopi terapeutici. Ci sarà un servizio su Nina Moric che sta per lanciare un nuovo disco: Lucignolo l’ha raggiunta in studio di registrazione, dove la Moric ha cantato in esclusiva per le telecamere di Italia 1.
Si parlerà poi di Neknomination, il gioco virale che in tre giorni ha già ucciso due volte. Di cosa si tratta? Consiste nel bere in pochi secondi quanto più alcol possibile, filmare limpresa e postarla su internet. Lucignolo è andato in Irlanda, dove questa “gioco” è nato e dove, purtroppo, due ragazzi sono morti. Infine si parlerà della Neet generation: i ragazzi che non lavorano, non studiano e trascorrono la maggior parte della giornata tra divano e tv.