Nonno Libero si convertirà e tornerà in chiesa, lo rivela Lino Banfi intervistato dal settimanale Credere, parlando del suo rapporto con il papa emerito Benedetto XVI, con il quale ha un rapporto di speciale amicizia. La sua vocazione da attore comico nasce in gioventù, ai tempi del seminario, quando, racconta lattore, «quelli che dovevano essere momenti di riflessione e di tristezza, raccontati da me diventavano comici: facevo ridere tutti, di continuo. Così, il vescovo mi chiamò e mi disse: Lino, anche quella di portare buonumore alle persone è una vocazione. Il Signore ti chiama perché tu adempia questa missione. Da qui ha inizio la sua carriera di attore che, nellultimo decennio, lo vede protagonista del nonno più apprezzato dItalia, nonno Libero, della fiction Un medico in famiglia. Ma andiamo al rapporto col papa emerito. «Ho avuto e ho tuttora un ottimo rapporto con Benedetto XVI. Lho incontrato diverse volte e ho fortemente desiderato che benedisse le mie nozze doro. Era il primo marzo 2012. Lui ci ha ricevuto e ha chiesto a mia moglie: Suo marito è sempre così simpatico come nei personaggi che interpreta?. E io, rispondendo per lei, dissi: Santo Padre, non sempre a volte sono incavoleto. Mi sono accorto che non aveva capito il significato del termine mentre tutti i sacerdoti accanto a lui sono scoppiati in unenorme, fragorosa risata…. Banfi ha incontrato il papa emerito di recente, nellottobre del 2013. In quelloccasione il papa gli mandò a casa dopo lincontro, una sua foto con dedica. Lino Banfi ha ricevuto una formazione cattolica, da piccolo infatti ha frequentato il seminario e ne ha un ricordo bellissimo, ammette lattore durante lintervista, ricordando le parole che gli disse il vescovo di allora che anche se non come sacerdote, il Signore lo aveva comunque chiamato e aveva bisogno di lui. Poi lattore spiega il segreto del successo di Un medico in famiglia: «Ancora oggi, riesce a riunire insieme più generazioni, che seguono insieme tutte le puntate. La comparsa di nonno Libero in tv ha coinciso, più o meno, con gli anni dello sgretolamento della famiglia. In qualche modo, noi siamo riusciti a creare un motivo per far stare insieme giovani e adulti, bambini e anziani, che si sedevano sul divano a vedere le vicende della famiglia Martini. E tutto questo ha anche contribuito a ridare valore alla figura del nonno. Poi la sua devozione a Padre Pio, di cui porta sempre con sé unimmagine. Prega spesso e in latino. Con il cardinale Francesco Coccopalmerio e don Sergio Mercazin ha fondato inoltre lassociazione Lo vuole il cuore: Aiutiamo quanti, ogni giorno, non riescono ad andare avanti. un grande impegno, e a volte è difficile. Ma una cosa è certa: non possiamo stare a guardare!. (Serena Marotta)